104. Risvegli.

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"Hei.."
Brandon le prese immediatamente le mani e si guadagnò lo spazio tra Cindy e Jim.
"Che diavolo ti è successo alla faccia?" Chiese impenitente Brenda.
"Ti sei vista la tua?" Le rispose Brandon.
Brenda rise e il movimento le provocò dolore alle costole "ti prego dimmi che non hai fatto a pugni con Dylan".
"Allora non me lo chiedere".
Brenda si fece seria.
Andrea assisteva alla scena un passo indietro. Non appena Brenda aveva aperto gli occhi, l'aveva salutata con il sorriso e lei aveva risposto. Poi aveva cercato di contattare Brandon ed i Walsh. Non era certa che il suo risveglio avesse qualcosa a che fare con la presenza di Dylan quella mattina e di sicuro non poteva dirlo a nessuno. Brandon si sarebbe infuriato ma di fatto Brenda era tornata indietro non appena lui se ne era andato.
La voce era roca. Ma i parametri recuperavano velocemente.
"Come stai?" Le chiese lui.
"Dovrei chiedertelo io".
"Un po' rotta ma sto bene. Te?" Brenda insisteva a chiederglielo perché lo conosceva meglio di chiunque altro. Vedeva l'uomo perso in fondo a quegli occhi più blu dei suoi.
"Bene" rispose lui.
"Bugiardo" gli disse la sorella.
Andrea intervenne per pochi secondi rivolgendosi a Jim e Cindy.
"Il dottor Ferguson vorrebbe parlarvi" gli disse e poi verrà da te sorrise a Brenda.
Brandon intuì che sua sorella non sapeva nulla di quello che le era successo. Glielo avrebbe spiegato il dottore mentre Cindy avrebbe sostenuto il suo dolore. Era grato che i suoi genitori fossero lì. Certe cose sono da genitori. Solo loro le possono fare se ci riescono. Lui non avrebbe avuto il coraggio.
"Andiamo" disse Jim a Cindy portandola via. Il vecchio Jim aveva gli occhi segnati dalla paura. Credeva di essere in un porto sicuro e invece la tempesta aveva rovesciato le barche nella sua anima.
Cindy si mosse lentamente guidata da lui.
Brandon prese una sedia e si accostò a Brenda.
"Allora campione come è la situazione?" gli chiese Brenda.
"Non lo so. Onestamente non so più niente."
"Gliele hai date almeno?"
"Abbastanza" sorrise Brandon. E quello era il primo sorriso che venne fuori da ore "non so come ti venga voglia di scherzare."
"Che altro ci è rimasto?"chiese Brenda con la voce strozzata.
Ricordava tutto. Probabilmente quella tregua data dal sonno a cui era stata costretta aveva raddoppiato il peso del dolore assurdo, che era lo stesso di Brandon.
"Devi fare una cosa per me."
"Cosa?"
"Chiama JT. Digli cosa è successo. Fallo venire qui".
"Perché?"
"Bran, non resterò un minuto di più in questa città. E non posso cavarmela da sola. Guarda come sono ridotta."
"Puoi stare con me."
"E aspettare che torni dal lavoro per poi struggerci tutti e due?" rise Brenda "no, grazie".
"Non ridere che ti fanno male le costole."
"È vero. Chiama JT. Non gli piace volare ma verrà."
"E che farai?"
"Potrei andare a Minneapolis per un po'. Oppure da qualche altra parte. Non lo so."
Brenda lo fissava con i suoi occhi cerulei.
"Tu che farai?"
"Non lo so, onestamente io non .."
"Ci hai parlato"? Gli chiese Brenda.
"No, dovevo?"
"No. Forse no. Quello che abbiamo visto è stato sufficiente."
"Non riesco neanche a guardarli in faccia" Brenda gli diede una carezza.
"Te la caverai. Ce la caveremo."
Improvvisamente Brandon si rese conto che la calma apparente di Brenda non era reale e anche se lo fosse stata a breve sarebbe entrato il dottor Ferguson e le avrebbe detto la verità. Di Brenda non sarebbe rimasto più nulla.
"Ho perso il bambino vero Bran?" Le chiese lei senza preavviso.
Sapeva. Lei sapeva senza che nessuno glielo avesse detto.
"Lo sapevi?"
"Da poco."
"Dylan lo sapeva?"
"No." rispose Brenda "non glielo avevo ancora detto. Veramente " si fermò a guardare un punto indefinito davanti a lei " volevo dirglielo quando saremmo tornati a Londra" fece una pausa e poi lo guardò negli occhi "tutto finito Bran."
Lui non trovò nessuna forza.
"Capisci meglio perché io me ne voglia andare senza sentire niente."
"Chiamerò JT" le promise Brandon.
Il dottor Ferguson entrò in quel momento seguito da Jim e Cindy.
Brandon uscì e li osservò oltre la vetrata. Poteva seguire il viso di Brenda contorcersi in una smorfia di dolore. L'ufficialità di qualcosa che il suo corpo e la sua mente già sapevano senza aver dato alcun nome.
Andrea era dietro di lui.
"Come stai?"
"Meglio ora che è sveglia"
"Si riprenderà prestissimo."
"Davvero?" le chiese sarcastico Brandon.
"Il corpo si" precisò Andrea "io posso curare solo quello".
"Lo so" sussurrò Brandon.
"Che farai ora?"
"Chiamerò JT e questo è il progetto a breve termine. Dopo di che non ci ho ancora pensato. Forse sparisco per un po'?" Disse Brandon alzando il sopracciglio interlocutorio.
"E dove vai?"
"Non lo so ma l'ho sempre sentito nei film e volevo dirlo anche io."
Andrea rise e lui con lei.
Il dottor Ferguson aveva terminato e Brenda piangeva tra le braccia di Cindy.
Ora sapeva anche cosa era successo al suo corpo.
Quando lui tornò indietro per salutarla trovò una Brenda diversa. Più disperata e più dignitosa.
Andrea e Brenda rimasero da sole.
"Come ti senti? Vuoi qualcosa per il dolore?"
"No grazie. Posso sopportare."
Le accarezzò i capelli.
"Vedrai che ogni giorno ti sentirai meglio".
"Dylan è stato qui?" Le chiese Brenda.
"Perché me lo chiedi?"
"So che è stato qui. Io l'ho sentito."
Andrea aveva il volto preoccupato.
"Tuo fratello ha proibito a chiunque di avvicinarsi a te e se sapesse che l'ho fatto entrare Bren. Ma era così disperato. È stato tutta la notte nel garage aspettando che tuo fratello se ne andasse."
Andrea le raccontò tutto quello che era successo. Non risparmiò niente.
"Non sappiamo cosa fare" concluse.
"Brandon è fatto così ma prima o poi le cose si metteranno a posto. Ognuno deve trovare il suo modo" disse "sta soffrendo come me. Forse persino peggio e io non lo so se conosce la parola perdono." Si fermò un secondo cercando con gli occhi qualcosa che non poteva trovare "il mio anello dove è?"
Andrea apri il cassetto.
"È qui."
Brenda aveva l'aria serena. Inspiegabilmente quieta. Come se avesse raggiunto qualche livello di pace o accettazione che non era accessibile ad altri.
"Devi fare una cosa per me."
"Dimmi."
"Dylan tornerà. So che lo farà. E tu dovrai restituirgli questo e dirgli che è meglio così. Per tutti e due. Non voglio guardarlo ed avercela con lui. Che vita sarebbe?"
Andrea non si oppose, prese l'anello e lo infilò nel camice.
Poi Brenda rivolse una preghiera profonda alla sua amica.
" Se potete, tu e Steve, prendetevi cura di Brandon perché sta per crollare" .

Oltre la fine. Beverly Hills 90210Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora