Capitolo 89. Amici.

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Steve osservava Andrea da lontano. Non sembrava disturbata dalla presenza di Clare. Sapeva la storia che c'era stata o forse non l'aveva presa per una cosa definitiva. Era una donna diversa dalla ragazzina insicura e prolissa del liceo. Era attratto dalla sua feroce indipendenza.
Ne avevano parlato l'ultima volta che erano stati insieme. Nessun impegno. Nessun coinvolgimento. Solo una solitudine condivisa. Gli pareva strano quell'atteggiamento quasi maschile.
"Ok" uscì fuori Hannah attirando l'attenzione di tutti "spero che a voi tutti non venga una sincope ma quel ragazzo laggiù James, mi ha appena invitato a fare una passeggiata questa sera. Vorrei dirlo solo a mia madre ma so per certo che dopo poco lo dirà a voi quindi tanto meglio che lo faccia io prima che vi facciate prendere dall'eccitazione. Per cui, domanda, cosa devo indossare?"
Kelly, Donna, Clare e Brenda risposero quasi in coro: "chiedi a noi cosa devi indossare?"
"Vi avevo chiesto di non agitarvi" precisò Hannah.
Donna infilò gli occhiali da sole, diede Ethan a David e prese per mano Hannah.
"Andiamo, ti aiuta la zia Donna."
"Oddio la zia Donna" ripetè Hannah con gli occhi al cielo.
"Vogliamo sapere tutto" chiese Brenda.
Le girls si affilarono appresso ad una Hannah che non tradiva emozioni ma infondo era contenta di avere uno stuolo di esperte di moda che potevano aiutarla. James le piaceva. Avevano chiacchierato qualche volta. Era carino. Era simpatico. Era allegro. E stranamente lei piaceva a lui.
"Perché non lo chiedi a me?" chiese Andrea un po' più indietro. Hannah non voleva ferire sua madre.
"Perché tu non vieni?" le sorrise debolmente.
Brenda e Kelly andarono dentro la cabina a rivestirsi e a prendere le borse. Si erano a malapena rivolte la parola nelle ultime ore.
Brenda diede un'occhiata ai faldoni e ai fogli impilati su un tavolo.
"Cosa è questo?l
"Un progetto mio e di Brandon."
"Che progetto?"
"Sto scrivendo un libro di tecnica psicologica per l'età evolutiva."
"Sul serio?"
"Si" Kelly si avvicinò a lei persino sollevata dal fatto che le loro conversazioni si fossero spostate sulla sua vita.
"Brandon" precisò Kelly "mi sta aiutando nella stesura, nell'organizzazione degli appunti, ci piace fare le cose insieme. Ci stiamo lavorando da mesi".
"È fantastico"
"Sul serio?"
"Certo" sorrise Brenda "pensa se ti servisse il mio consenso per pubblicarlo dopo" le lanciò una frecciata rapida.
"Lo sapevo..." si irritò Kelly.
"No" la fermò Brenda "dico sul serio Kel, scusami, è stato più forte di me, è fantastico davvero".
"Già" Kel prese la borsa e fece per uscire ma di nuovo fu fermata da Brenda.
"Permettigli di portare con se Sammy, per lui è davvero importante".
Kel si voltò piano.
"Se può servire a farci andare d'accordo e a migliorare la situazione fra di noi, potremmo lavorare insieme sulla sceneggiatura del telefilm"si arrese Brenda.
"Sul serio?"
Brenda sorrise "permettigli di portarlo con lui
Kel è importante ed è al sicuro. Te lo prometto."
Era disposta a limare il suo orgoglio per lui e questo Kel lo vedeva chiaramente.
Le fece cenno di si con la testa.
"Ne possiamo riparlare, magari questa sera, o domani. Ora andiamo".
I ragazzi rimasero soli.
"Che pace" disse Dylan mentre osservava la spiaggia piena di sole.
"Già" rispose Brandon.
"Non hai da lavorare oggi, dentro la notizia?"
"Anche  io ho diritto ferie. In realtà ne avevo accumulate troppe e mi hanno obbligato ma è lo stesso."
"Kel sembra felice" gli disse Dylan improvvisamente "be si magari non oggi" rise "ma sembra felice".
Brandon sorrise.
"Grazie" gli disse Dylan dolcemente.
"Per cosa?"
Lui non rispose. Si erano già compresi.
Steve tornò tra di loro. Senza Maddy che era corsa dietro il progetto di vestire Hannah per il suo primo appuntamento aveva qualche minuto per se.
"Ecco il nostro triangolo 2.0" esclamò Brandon.
"Che vuoi dire?" Chiese Dylan.
David camminava avanti indietro con Ethan tra le braccia e tendeva l'orecchio.
"Se te lo vuole raccontare lui" chiosò Brandon.
"Un gentiluomo non racconta determinate cose e poi l'arrivo di Clare non ha scombussolato Andrea."
"Cosa?" esclamarono insieme David e Dylan.
"Urlate un po' di più" Steve si fece severo.
"Non abbiamo dato una definizione a quella cosa che abbiamo, è più un tenersi compagnia" proseguì Steve.
"E ora lo ha messo da parte per Clare".
"Io amavo Clare" Steve era serio " l'amavo davvero. Averla qui è straordinario. Poter stare con lei. Quando se ne andò fu terribile."
"Lo so" Brandon lo toccò sulla spalla.
"Non posso credere che siamo tutti qui insieme" era commosso Steve "fino a qualche mese fa credevo che la mia vita fosse solo da buttare e invece ora mi sento così felice e vivo."
"Non starai per piangere" gli disse Dylan.
Ethan cominciò a piangere sul serio "Oddio" esclamò David.
"Dai a me" si alzò Brandon "siediti un po' prenditi qualcosa da bere".
Brandon prese il piccolo Ethan con se e lo tenne stretto. Si calmò quasi subito.
"Dio ti ringrazio" esclamò David che si passò una lattina ghiacciata sulla fronte.
I quattro rimasero in silenzio per qualche minuto. Insieme. Di fronte l'oceano che brillava per i suoi ragazzi tornati dai vari fronti dell'anima.

Oltre la fine. Beverly Hills 90210Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora