Oltre la fine. Beverly Hills 90210

Capitolo 98. Punti.

Decisero di andare a casa di Andrea. Brandon aveva bisogno di aiuto. Il taglio tamponato non si fermava e a casa di Andrea c'era l'occorrente per sanare le ferite. Quelle della faccia almeno.
Nessuno disse una sola parola. C'era veramente poco da dire. Un filmetto degno della peggiore scenografia di un cinema di seconda classe.
Il marito che scopre l'amante.
Andrea prese tutto l'occorrente "dobbiamo cercare Brenda".
"E dove?" chiese Steve.
Andrea afferrò un po' di anestetico "prendervi a pugni davanti ai bambini, davanti ad Hannah"sgridò Brandon.
"Andrea non adesso" sospirò Brandon.
Lei si zittì ma solo perché il momento era rimandato.
"Il disinfettante bruciava parecchio e Brandon scostò la testa.
"Devi stare fermo" Andrea gli aveva piantato gli occhi addosso e cercava di tenerlo fermo dal mento.
"Vado a riprendere la Corvette" disse Steve, almeno possiamo uscire a cercarla.
"Ti accompagno" rispose Clare "così restituiamo anche il furgoncino. Non credo che oggi ci servirà" disse lanciando uno sguardo su Brandon.
Andrea e Brandon rimasero soli mentre Hannah si era andata a chiudere in camera sua. Aveva capito benissimo cosa era accaduto, e la cosa le dava una certa soddisfazione, di sicuro non sarebbero andati a lago quel giorno con gli amici furibondi di sua madre e con quel moccioso di Sammy.
Accese la musica ed il pc.
"Ne vuoi parlare?" chiese Andrea a Brandon.
"No."
"Non gli hai lasciato neanche il tempo di spiegare"
"Non ne voglio parlare" ripetè Brandon "ti prego. L'hai visto. Non lo hanno raccontato. Non ce lo siamo immaginato. L'hai visto. Basta."
"D'accordo" Andrea alzò le mani e gli applicò un vistoso cerotto "cerca di non bagnarlo per i primi giorni. Ok?"
"Ok"
Lei gli sorrise. Il sorriso di Andrea era sempre rassicurante.
"Comunque devo trovare Brenda"
"Pensa a luoghi che le piacciono."
"Non ne ho idea, Brenda non vive qui da anni"
"Il Peach Pit?"
"Non credo ma proviamo a telefonare a Nat."
La chiamata fu immediata ma l'esito negativo. Nat provò a fare domande. Perché non fossero al lago e cosa fosse successo. Non ricevette risposta cosa alla quale era per altro abituato. Poi con il tempo, come un rifugio, i ragazzi tornavano da lui. Lentamente. Si sedevano. Raccontavano.
"Potrebbe essere andata da te?"
"Io credo che potrebbe essere andata a Londra direttamente."
A quella affermazione Andrea si arrese. Non conoscevano più Brenda. Non l'avevano mai conosciuta.
Il telefono squillò in quel momento e Andrea e Brandon si guardarono, non c'era neanche bisogno di chiedere.
"Pronto? Ah Kelly.. " Andrea guardò Brandon per alcuni secondi che non ricambiò lo sguardo "no, mi dispiace non è qui. No neanche Brenda. Mi rendo conto ma non lo devi spiegare a me e onestamente non c'è molto da spiegare. Parli con la persona sbagliata." La moralità di Andrea stava risalendo velocemente "ci vediamo. Ti farò sapere si ciao."
Attaccò.
"Non mi piace mentire."
"Lo so."
"Quanto tempo vuoi nasconderti? O puoi nasconderti?"
"Non voglio nascondermi."
"E cosa vuoi fare?"
"Dio Andrea non lo so. Fai cento mila domande. Io non lo so.. io" Brandon non riusciva a formulare una pensiero sensato "non li voglio vedere, non ci voglio parlare, non voglio più averci niente a che fare, è così strano da capire?"
Andrea riordinò la scatola del pronto soccorso "No, non lo è".
In quel momento il cerca persone di lei cominciò a squillare  e attiró l'attenzione di entrambi. Andrea lo prese in mano cercando di leggere meglio il numero.
"È l'ospedale" disse "devo andare".
Brandon fece un cenno con la testa "io aspetto Steve".
Andrea sì raccomandò alla figlia che comunque era contenta di aver saltato quella gita e di poter andare dalla sua amica Karen.
"Mi dispiace Brandon" disse Andrea poco prima di uscire.
L'abbracciò forte senza che lui rispondesse. Attese fuori in giardino l'arrivo di Steve e Clare che comunque non tardarono.
Seduto sui gradini. Seduto nelle macerie. Il telefono di Brenda era staccato e il suo era distrutto davanti casa di Kelly.
La faccia gli pulsava. Gli doleva. Rivedeva lo sguardo di Dylan inerme sotto i suoi pugni.
In cosa si era trasformato?