Capitolo 86. L'anello di Grace.

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"I miei ragazzi! Non vi fate vivi per anni ed ora non riesco a liberarmi di voi!" Nat sorrideva mentre abbracciava Brenda e stringeva la mano di Brandon e Dylan.
"Già, non vogliono lasciarci in pace" rincarava la dose Brandon.
"Taci tu", disse sua sorella, dopo essersi liberata dalle braccia di Busicchio.
"Scusatemi ragazzi, ho la sala piena e Willy oggi è malato. Dire che sono incasinato non rende bene l'idea."
"Tranquillo Nat, ci accomodiamo, porta qualche hamburger, abbiamo una certa fame" replicò Dylan "sono pur sempre il tuo socio!"
"Ma certo" replicò Nat.
"Io non ho appetito" disse piano Brenda...
"Che succede?" Brandon guardava il menu.
"Niente di nuovo, tua sorella fa i capricci."
"Capricci? – Brenda guardava con sarcasmo il suo fidanzato – Il mio futuro da regista dipende da Kelly ed i miei sono capricci?"
"Dai Bren, magari risolviamo siamo qui per questo no?"
"In parte" sibilò Dylan stringendole la mano.
"Va bene, ma per favore possiamo mantenere un atteggiamento più aperto?" Chiese Brandon preoccupato.
"Hai ragione, scusa. Kelly ha troppi ruoli nella mia vita, la madre del figlio del mio fidanzato, mia cognata, la mia migliore amica, la protagonista del mio musical. Ogni tanto perdo l'orientamento e faccio qualche gaffe";
Brandon si concentrò su una sola definizione.
"Fidanzata?"
Brenda sorrise e mostrò l'anello "Si – il suo volto scomparve dietro il sorriso – Dylan mi ha chiesto di sposarlo."
"Congratulazioni!" Brandon era sinceramente felice. Spiazzato ma felice. Abbracciò sua sorella e poi Dylan.
"Dovremmo chiederti di non dirlo, per ora."
"Bren.."
"Lo so che non ti piace tenere segreti, ma te lo chiediamo per favore, abbiamo troppe cose in ballo. E vorremmo essere noi a dirlo. A mamma e papà, e agli altri."
"Già, o la sposavo o pagavo l'affitto a Londra, ho optato per la prima ipotesi" aggiunse Dylan per spezzare quel pò di tensione.
"Scemo" disse Brenda.
"Quando vi sposate?"
"Beh, questo non l'ho capito" Brenda guardò con sospetto Dylan.
"Una cosa alla volta, non abbiamo fretta, intanto abbiamo deciso di sposarci, ora decideremo quando. Mi piacerebbe la prossima primavera.. " Brenda sorrise "poi vediamo."
"Auguri ragazzi!" Nat aveva osservato tutto ed aveva abbracciato la coppia.
"Oh Nat! Grazie" sorrise felice Brenda "però anche a te dobbiamo chiedere di non dire nulla soprattutto a Jim e Cindy"
"Certamente" confermò l'amico avvicinandosi" è giusto. L'anello è identico a quello che mio padre regalò a Grace."
"Chi?" chiese Dylan.
"Mia madre, Grace Mantovani in Busicchio; mio padre doveva trasferirsi negli States, era fidanzato con mia madre; ma i miei nonni non avrebbero mai dato il consenso senza una proposta di matrimonio. Quindi la chiese in sposa e le regalò un anello simile a questo. Si sposarono e partirono alla volta del nuovo mondo. Dopo non molto venni al mondo. Probabilmente ero già nel grembo di mia madre quando indossava un anello uguale a questo. Fu un grande amore".
"Che storia romantica" Brenda guardava Dylan e si teneva il grembo.  Aveva  un ritardo di qualche giorno ma non ne aveva fatto parola con nessuno, soprattutto con Dylan anche perché pochi giorni potevano non significare alcunché. Sognava Brenda. Sorrideva. Senza paura.
"A proposito di romanticismo; i miei hamburger?" Dylan dissacrava senza remore.
"Arrivano, barbaro" rispose sorridendo Nat.
"Come sta Kelly?" chiese Dylan a Brandon.
"Bene" sorrise "ma non sarà facile neanche per lei quando le andrete a parlare. Pensa davvero che lo spettacolo le provochi difficoltà, le rovini la reputazione".
Brenda non aveva peli sulla lingua "le cose si pagano, Brandon."
Il fratello apparve irritato "credevo che l'avessi superata."
"Superata forse, dimenticata no.; ok, l'ho superata, perché ho dovuto e non ho preteso il suo scalpo. Ora sto raccontando il dolore dell'epoca, dando ad ognuno la propria responsabilità. Non capisco dove sia il problema."
"Brenda, il tuo punto di vista non è necessariamente oggettivo e condiviso."
"Ah no?"
"No, non proprio; ognuno ha la propria lettura dei fatti. Kelly crede che la sua responsabilità non sia misurata a quella che esponi nello show"Brandon guardava Dylan mentre scandiva le parole ma lui non tradiva alcun sentimento.
Arrivarono gli hamburger "Finalmente! – disse McKay – ho una fame."
"Non fare il furbo, Casanova, mio fratello sta dicendo chiaramente che la responsabilità di quanto è successo è solo tua."
"Non ho detto questo – intervenne tempestivamente Brandon – nella maniera più assoluta."
"Ah no?"
"No; ho detto semplicemente che stai addossando tutta la responsabilità a Kelly, mentre forse non è andata proprio così."
"Questo hamburger è uno spettacolo" Dylan si nascondeva dietro il piatto.
"Dylan, tu non hai niente da dire?"
"Cosa vuoi che dica? Sono passati dieci anni, forse di più; ero adolescente, avrò fatto qualche stupidaggine; per quanto tempo ancora devo pagare pegno?"
"Non ha tutti i torti", intervenne Brandon.
"Ok la colpa è solo mia; Kelly non ha tutta la responsabilità, Dylan era troppo giovane; quindi la colpa deve essere mia, non ci sono alternative. Ma poi perché stiamo parlando di colpe, è un dannatissimo spettacolo, il mio."
"Possiamo mangiare? – intervenne Dylan – non capisco a cosa serva questo discorso. Dobbiamo parlare con  Kelly perché firmi la liberatoria per mettere in scena questo spettacolo anche negli USA; o meglio, per realizzare una serie tv. Credo che sia la sola cosa che conti. Almeno ascoltiamola."
"Benissimo" Brenda si arrese.
Brandon aveva l'aria preoccupata.  Temeva che non avrebbero trovato soluzione.  Era tutto  complicato, carico di tensione. E ora anche la notizia del matrimonio.

Oltre la fine. Beverly Hills 90210Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora