133. Vecchie abitudini

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Clare amava sorseggiare un multivitaminico al tramonto, nel patio di casa, dopo aver corso svariati chilometri sulla costa di Venice. Aveva ritrovato tutto quello a cui aveva dovuto rinunciare nella piovosa Parigi e nell'uggiosa Inghilterra. Il sole, il mare, il jogging all'aria aperta, lo iodo respirato a pieni polmoni. Il venerdì era ormai al termine, dopo una settimana di intenso lavoro all'osservatorio era rientrata, si era cambiata e aveva cominciato a scaricare la tensione, passo dopo passo, tra ragazzi che mostravano i muscoli con vista sull'Oceano e ragazze con i rollerblade che faceva fatica a schivare sulla lingua di legno che seguiva il profilo del mare. Ora, si era accomodata sulla sdraio di casa e stava sorseggiando il suo drink rigenerante.
"Bentornata" accolse Valerie, che impolverata e stanca faceva ritorno.
"Sono un rottame" la Malone si lasciò andare su una sdraio accanto quella della coinquilina
"Giornata pesante?"
"è un eufemismo; mi sono svegliata all'alba e sono andata al cantiere"
"Come vanno i lavori?"
"Non finiranno mai"
"Non essere catastrofica; da quanto avete cominciato? Due settimane?"
"A me sembrano 20 anni; guardami, sono uno straccio. Sporca ed irritata"
"Sporca lo capisco, ma perché irritata?"
"Perché il preventivo dei lavori lievita ogni giorno; impianti non a norma, pavimentazione da rifare, impianto elettrico da sostituire del tutto. Mi sto deprimendo. Cosa bevi?"
"Un multivitaminico, vuoi?"
"Alle 19? Non ti farà male? No, voglio qualcosa di forte"
"In frigo dovrebbe esserci una coca cola"
"Birra?"
"No, ma sta arrivando Steve, gli ho detto di non presentarsi a mani vuote. Magari ti legge nel pensiero"
"Steve non sa leggere, chiamalo"
"Non ci penso nemmeno, mi sto godendo gli ultimi raggi di sole di questo pesante venerdì"
"Lo faccio io".
Valerie prese il telefono, armeggiò con la tastiera ed attese "Ciao Steve, dove sei? Perfetto, prendi per favore delle birre? Quella che preferisci, basta che abbia un tenore alcolico adeguato. Ok, a dopo"
"Che dice?"
"Che ci aveva già pensato; a quanto pare sa leggere. Viene da solo o abbiamo altri ospiti?"
"Solo"
"Ed io che dovrei fare? – sorrise – vi faccio un bel filmino?"
"Tu scherzi, ma in Francia non era un'idea così peregrina, anzi"
"E tu lo hai mai fatto?"
"Una volta"
Valerie si drizzò sulla sdraio "E com'è stato?"
"Vuoi dire che non lo hai mai fatto? Non ci credo"
Si rimise comoda "Sono più puritana di quanto pensi. Potrei rimediare stasera"
"Scordatelo, già dividiamo l'affitto. Fattelo bastare".
La serata trascorse piacevolmente, Steve indossava una di quelle sue camicie Hawaiiane super colorate. Un giardino di fiori. Allestì un barbecue all'aperto, mangiarono hamburger e bevvero Budweiser. Valerie raccontò che i lavori si sarebbero protratti per un po' ma che aveva dato una accelerata perché voleva aprire per la stagione.
"Mi serve una idea per l'inaugurazione".
Clare seguiva i discorsi fra di loro, rise, poi si ritrovarono tutti fuori. Sulle sdraio a sentire la brezza. La calma dopo l'allegria.
"Credo di essere al capolinea" disse Clare chiudendo gli occhi.
Valerie e Steve continuarono a bere ed a chiacchierare. La birra allentò i freni inibitori, provarono a svegliare Clare ma fu un'impresa impossibile.
La coprirono con un plaid per proteggerla dal freddo.
"Ora la prendo in braccio e la metto a letto" disse Steve "se non fosse che non mi reggo in piedi neanche io" rise isterico a bassa voce.
"Sei sempre stato dolce" disse Valerie guardandolo in un momento di lucidità.
"Guardiamo un film o vuoi andare via?" domandò Valerie
"Maddy è da sua madre, ormai i momenti in cui posso giocare a fare lo scapolone senza responsabilità sono ridotti al lumicino. Guardiamo un film. Cos'hai?"
"Tu cosa preferisci?"
"In che senso?" Steve era preso dalle forme dell'amica
"Quale film preferisci, Steve? Qui, nelle mie mani, i dvd sono nelle mie mani"
Il ragazzo rise sonoramente "Scusami, sarà la birra. Ecco, questo; Ritorno al futuro"
"Siamo nostalgici"
"Di indole, il passato sembra sempre migliore di quanto lo sia stato veramente; le cose negative tendiamo a dimenticarle e ci concentriamo su quanto di buono c'è stato"
"Probabilmente. Accomodati, allora"
Il film andò avanti per un'ora abbondante, Steve era attratto terribilmente dal profumo di Val e con movimenti millimetrici le si era avvicinato sul divano. A Valerie non passò inosservato. Sulle note di Earth Angel, mentre George McFly baciava la sua Loreine, Valerie prese la mano di Steve tra le sue ed il ragazzo l'attirò a se baciandola.
Steve si fermò allontanandosi stretto tra l'idea di Clare che dormiva sul terrazzino e Valerie che riusciva ad inabissarlo.
"Questo è sbagliato" disse con un difesa sottilissima.
"Davvero?" sussurrò Valerie che si riavvicinò a lui. Lo baciò sul collo lasciando segni di lei sul colletto. Si mise sopra di lui, e continuarono a baciarsi mentre Marty McFly tornava nel suo 1985.
Un tempo breve, un amore frugale più di istinto e alcol che di altro.
Squillò il telefono di casa e fu come l'irruzione della Swat prima di un disastroso amplesso.
Valerie lo afferrò al volo zittendolo immediatamente.
Clare aprì gli occhi intontita sentì parlottare.
Richiuse gli occhi.
"Clare, Clare, svegliati"
"Cosa succede?"
"Devi uscire, ora"
"Cosa è successo?"
Steve uscì dal bagno con indosso una t shirt.
"Tuo padre ha avuto un infarto. Ha chiamato Andrea. Devi correre in ospedale"
Clare si mise in piedi di scatto, le mancava l'aria, aveva le vertigini, forse per l'alcol, forse per la notizia, forse per entrambi.
"Non ce la faccio a guidare", cominciò a piangere.
"Ti accompagno io" Steve aveva superato in pochi secondi l'euforia regalata dalla birra, era travolto dai sensi di colpa. Ci era cascato ancora. Di nuovo lo stesso errore.
Salirono sulla Corvette e Steve partì sgommando, mentre la ragazza non riusciva a smettere di piangere.
Al  volante, Steve, si chiese come fosse possibile che avesse quell'innata capacità di rovinare tutto quanto di bello la vita potesse offrirgli.
Clare era appena tornata, non avevano neanche parlato di loro, e già aveva fatto un guaio. E ora il padre.
Santo cielo Steve. Si rimproverò con rabbia.

Oltre la fine. Beverly Hills 90210Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora