Capitolo 203

835 42 55
                                    

Il mattino dopo, Giada si alzò stranita.

Quell'atteggiamento di Piero l'aveva scombussolata tanto da aver trascorso la notte praticamente insonne.

Sentiva ancora addosso quelle mani affusolate, quel respiro leggero, quel piacevole pizzicchio della lieve barbetta. Il suo corpo avrebbe ceduto molto volentieri a quella sensuale tortura ma la sua mente e il suo cuore le imponevano di allontanarsi.

Ora nella sua vita c'era Maurizio e con questo pensiero decise di chiamarlo. Aveva bisogno di sentirlo, di vederlo, di sentirsi dire che gli mancava, di sentirsi amata.

''ciao picciridda''- la salutò con dolcezza Maurizio

''ciao''- gli sorrise Giada ammaliata da quegli occhi così profondi

In quel momento si alzò Piero per recarsi nella camera dei figli quando sentì Giada parlare.

Si affacciò nella camera da letto senza farsi notare e la trovò impegnata in una videochiamata con Maurizio.

''ti stavo pensando''- confessò l'uomo sfacciato -'' sarebbe stupendo svegliarsi con te accanto''

A quelle parole Giada arrossì imbarazzata permettendo all'uomo di continuare a corteggiarla spudoratamente

''ti ho mai detto che sei bellissima quando arrossisci?''-

Giada annuì sorridendo, Maurizio la faceva sentire bella, desiderata ma sopratutto dopo tanto tempo.

''nicuzza mia come stai?''- gli chiese con tono dolce l'uomo

''bene ma mi manchi''- rispose la donna suscitando tanta invidia in Piero.

Una volta quel tono dolce era solo per lui , una volta era lui l'uomo che la faceva arrossire, una volta era lui l'uomo che le mancava. Una volta, appunto.

''anche tu, da morire. Cerco di salire appena mi è possibile amore mio''- tentò di rasserenarla Maurizio -'con Piero come va?'- le chiese preoccupato sapendo che Piero stava a Napoli.

''stanotte ha dormito sul divano di casa''- lo informò Giada senza rispondere direttamente alla sua domanda.

Una notizia che provocò un sonoro sbuffo nell'uomo.

''Celeste non sta ancora bene''- gli spiegò Giada certa che Maurizio avrebbe capito , infatti l'uomo tentò di calmarsi dinnanzi a quella motivazione.

Seppur si conoscessero da poco, Maurizio aveva già capito quanto Giada ci tenesse per i figli. Conosceva l'ansia della donna quando si parlava della salute dei figli e avendo Celeste con i decimi di febbre capì che se Piero aveva dormito nella sua stessa casa era solo per una sicurezza di Giada. Ed aveva ragione.

''spero si sia comportato bene con te''- la mise in guardia Maurizio

A quelle parole sia Giada che Piero trasalirono.

La prima perchè mai avrebbe raccontato l'ardire che aveva avuto Piero nel provarci con lei per evitare discussioni e litigi, il secondo perchè infastidito da come Maurizio si rivolgeva a Giada, come se fosse di sua proprietà. Proprio non riusciva ad accettare che Giada ormai era di un altro uomo che non era lui.

''si, tesoro. tutto bene''- mentì lei consapevole di essere in grado di tenere a bada Piero e i suoi ormoni.

Quando quella chiamata giunse al termine, Piero si palesò in camera.

-'buongiorno '- salutò con un sorriso sul viso

-'hai ascoltato tutto'- asserì certa lei assottigliando lo sguardo

-'gli hai mentito'- fece notare Piero appoggiandosi al muro della camera da letto con le mani in tasca.

Una posa che in passato aveva spinto Giada alle sedute d'amore più belle e passionali, una posa che passò ora totalmente inosservata.

-'solo per non farvi litigare'- spiegò con fare ovvio

-'solo perchè sai che sei mia'- corresse lui

-'sei proprio un illuso Piero'- lo apostrofò la donna tentando di uscire da quella camera

Piero , in disaccordo con la sua affermazione, la trattenne per un polso incastrandola tra il muro e il suo corpo

-'sei mia,lo sei sempre stata e ogni volta che ti ho perso ho saputo sempre riconquistarti '- affermò spavaldo

-'e nonostante mi riconquistavi non hai saputo comunque tenermi legata a te, mai'- aggiunse sprezzante tentando di divincolarsi.

-'puoi fare la dura quanto vuoi ma stavolta ho tutta l'intenzione di riaverti e per sempre'- mise in guardia Piero avvicinandosi a Giada tanto da far scontrare i loro respiri.

-'tu non conosci il significato del 'per sempre''- gli rispose lei mentre Piero le fissava le labbra desiderando ardentemente di riassaggiarle

-'stavolta è diverso'-

-'fino a quando non troverai un'altra puttanella pronta ad allargarti le gambe'- gli vomitò addosso con tutta il ribrezzo che aveva in corpo e che aveva sostituito il dolore

-'nessuna è come te, amore mio. E non voglio più stare senza di te'- confessò Piero avvicinando il suo bacino e facendo scontrare la sua intimità rigida con il ventre di Giada mentre con il naso strusciava sul collo della donna annusando quel profumo che da sempre la caratterizzava.

-'ora sono io a non volerti nella mia vita'- disse Giada tentando di assumere un tono freddo e distaccato

-'farò l'impossibile per riaverti con me, Giadina mia'- avvisò il tenore prima di essere interrotto dal suono del cellulare riconoscendo la suoneria associata al numero di Michele.

Giada , ancora fortemente scossa da quella vicinanza e da quelle parole, si rifugiò in cucina a preparare la colazione per tutti e intanto pensava ancora a Piero.

Si dimostrava testardo, sicuro di se, tremendamente sexy ma ormai lei aveva imparato a sue spese di non doversi fidare delle sue parole, di quel ''per sempre'' che sapeva pronunciare ma mai rispettare. Persa nei suoi pensieri non notò l'arrivo del tenore.

-'Michele ti manda i suoi saluti'- gli riportò mentre aiutava Giada ad apparecchiare per la colazione mettendo a tavola i Nascondini , i biscotti da sempre preferiti da Gioia.

Giada non rispose, si voltò verso il tavolo e , continuando nel suo silenzio, tolse i biscotti presi da Piero per sostituirli con altri.

-'sono per Gioia'- spiegò lui confuso

-'Gioia mangia i Pan di Stelle ora'- spiegò sintetica e con tono di compassione provocando confusione e poi dispiacere in Piero

-'non lo sapevo'- si giustificò lui abbassando il capo e rendendosi conto di non sapere più tante cose dei figli

Giada decise di affondare il coltello nella piaga.

-'sono tante le cose di questa casa che non sai più'

-'sono pronto per recuperarle tutte'- rispose Piero con fermezza capendo che Giada non si riferiva solo ai biscotti

-'il tempo perso non si può recuperare, così come non si può dimenticare il dolore inflitto ne colmare la mancanza di una presenza importante come un marito o un padre '- affermò la donna con sguardo incattivito e voce dura uscendo da quella cucina.

Piero insiste, Giada non molla. Piero promette, Giada smonta. 

Come passeranno questi giorni di convivenza?

Grazie ...
Un abbraccio

2.Sono qui, vivimi - (sequel di E sei Splendida)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora