Capitolo 253

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Le azioni umane non vanno derise, compiante o detestate: vanno comprese.

(Baruch Spinoza)  

Buona Lettura.

Giunta in camera , Giada preferì concedersi prima una doccia.

Aveva bisogno di liberarsi dalla stanchezza che sentiva addosso, di sistemare i mille pensieri che la stavano seppellendo,di rendersi conto di dover chiedere scusa a Piero per la sfuriata fatta due giorni prima e di mostrarsi più comprensiva.

Mentre si raccoglieva i capelli in una coda alta, visto il caldo afoso di quei giorni, non notò l'arrivo in camera del tenore.

-'mi chiedo ancora quale grande merito ho per avere te al mio fianco'-si palesò Piero prendendo alla sprovvista Giada che si girò di colpo ritrovandosi il tenore a pochi metri di distanza.

Voleva chiedergli scusa, voleva promettergli più comprensione, voleva dirgli che lo amava ma l'unica cosa che riuscì a fare fu di corrergli incontro per abbracciarlo.

Piero , che si aspettava una sfuriata di tutto rispetto, si aspettava freddezza e magari qualche altro insulto, fu stupito da quella reazione e l'accolse tra le braccia stringendola forte a se.

-'perdonami Piè'- furono le uniche parole che Giada riuscì a dire.

-'perdonami tu amore mio, non era mia intenzione trascurarti. Ti amo Già. Ti amo tanto'- confessò l'uomo mentre la cullava senza mai mollare la presa.

-'io lo so che ho esagerato e mi spiace ma mi manchi. Anche tu manchi alla mia vita'- spiegò Giada rifacendosi alla dedica che lui stesso le aveva riservato sui social

Una risatina fece vibrare il corpo del tenore.

-'non ti sei arrabbiata per la foto?'- domandò timido il narese mentre, stringendo sempre Giada a se, si avvicinavano al salottino per potersi sedere

-'no'- rispose Giada sorridendogli -'è stato tenerissimo da parte tua'

-'Giada Giada'- la richiamò Piero allontanandosi da quell'abbraccio e riservandole un'occhiata sbigottita -'sei forse sotto effetto di sostanze stupefacenti?'- chiese assottigliando lo sguardo

Giada, contrariata da quella distanza che Piero aveva imposto ai loro corpi, si rilanciò tra le sue braccia

-'qua di stupefacente ci siamo solo noi'- rispose a tono provocando una bellissima risata gutturale da parte del narese che fu ben felice di riabbracciare quella donna

-'non ti riconosco più: ti allarmi per due foto con le fan e accetti di buon grado una foto su di noi'- spiegò Piero

A quelle parole fu Giada ad allontanarsi. Era arrivato il momento di spiegare a Piero come si era sentita in quei giorni.

-'senza te io non ci so stare. '- iniziò a dar voce a ciò che portava nel cuore per permettere al tenore di capirci qualcosa in più -'mi sento incompleta, fuori luogo, sbagliata. Aspettavo le tue telefonate per sentirmi amata, per sentirti mio, per sentirti al mio fianco. E quando queste non arrivavano, il baratro creato con il tuo abbandono e che sto tentando di chiudere , si riapriva sempre più inghiottendomi. E poi quelle foto! Lo so, sono solo foto. Ma mi hanno fatto male. Io volevo i tuoi sorrisi e i tuoi abbracci. Io volevo guardare nei tuoi occhi. Io volevo un briciolo del tuo tempo. E poi c'erano i bimbi che chiedevano di te in ogni momento, soprattutto la sera quando la tua chiamata non arrivava. E Gioia che si soffermava su ogni foto chiedendomi perchè quella ragazza ti lasciava un bacio sulla guancia, perchè l'altra ti stringeva forte.'- disse d'un fiato -'ho provato a darmi mille spiegazione del tuo comportamento ma c'era una parte di me piccola e sempre presente che mi riportava alla mente Cristina, il dolore di quel periodo, del tuo abbandono, del divorzio, di tutto.'

E mentre Giada sfogava, calde lacrime le rigavano il volto. 

Piero assisteva a quella confessione sentendosi maledettamente in colpa e decise di dare una spiegazione a quel suo silenzio.

-'mi spiace amore mio'- disse asciugando con i pollici quelle lacrime -'sono stati giorni infernali, tempestati da mille impegni, dove la stanchezza l'ha fatta da padrona. Non avrei voluto trascurare ne te ne i nostri figli ma avevo pochissimo tempo libero ed ero di una stanchezza indescrivibile. Anche tu mi sei mancata, anche io ho desiderato averti al mio fianco, stringerti, baciarti e lasciarmi coccolare da te. Per quanto ami il mio lavoro era l'unica cosa che in quel momento desideravo. Te, solo ed unicamente te. Posso essere circondato dalle donne più belle e più giovani ma è te che desidero. Posso essere abbracciato e baciato da decine di ragazzine ma anelo unicamente i tuoi abbracci e i tuoi baci. Solo ed unicamente i tuoi.' - confessò Piero mentre lasciava tanti piccoli baci a stampo sul volto bagnato della sua donna.

Giada, ad occhi chiusi, si beava di quelle coccole assimilando le parole di Piero che andarono a curare le ferite che il cuore aveva subito nei giorni precedenti.

Con il cervello sconnesso, Giada ricambiò quei bacini accarezzando la nuca del tenore, gesto che sapeva lo faceva impazzire. Piero si ritrovò a sorridere tra un bacio e l'altro mentre con una lentezza estenuante si avvicinava alla bocca della donna per lasciarvi un bacio durante il quale le stuzzicò le labbra con la lingua come a chiedere il permesso di entrarvi, un permesso accordato immediatamente trasformandolo in un bacio passionale fatto di lingue che si cercano, si toccano, si intrecciano. 

In un attimo, Giada si trovò a cavalcioni su Piero desiderosa di approfondire quel contatto mentre legava le braccia al collo del tenore.

Dal canto suo Piero appoggiò entrambe le sue mani sui fianchi della donna avvicinando le loro intimità, la sua già scalpitava per liberarsi e scatenare l'inferno dopo mesi di stop.

Mentre i bacini di entrambi si scontravano dando modo di riempire la stanza di gemiti e ansimi, le stesse mani di Piero che prima la tenevano ancorata a lui, senza spostarle, la allontanarono provocando un forte disappunto nella donna.

-'Piè no'- si lagnò Giada tentando di avvicinarsi di nuovo all'intimità del tenore che intanto cercava di recuperare il cellulare dalla tasca del pantaloncino.

Si sono parlati , si sono ascoltati, si sono capiti. 

Hanno ricostruito in parole semplici le basi del loro rapporto.

Perchè mai Piero si sta preoccupando del cellulare in un momento come questo?

Grazie.

Un abbraccio.



2.Sono qui, vivimi - (sequel di E sei Splendida)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora