Finita la cena, con una fretta piuttosto imbarazzante, lasciarono il ristorante.
In auto la tensione sessuale poteva tagliarsi con un coltello. La mano destra di Piero si era arpionata al ginocchio di Giada in un modo quasi possessivo, come a farle presagire cosa sarebbe accaduto a casa andando su e giù sulla coscia della donna, sfiorando la sua intimità.
Aperta la porta, Piero entrò per primo. Quando anche Giada vi entrò chiudendo la porta alle sue spalle si ritrovò con la schiena schiacciata alla porta , le mani di Piero che vagavano sui suoi fianchi e la bocca a lambirle il collo facendo nascere i primi gemiti.
-'i bimbi non ci sono, non trattenerti'- si raccomandò Piero riferendosi ai rumorosi gemiti di piacere ai quali Giada si lasciava andare
-'i bimbi non ci sono, non trattenerti neppure tu Piero'- ripetè la frase la donna con voce roca riferendosi invece alle arti amatoriali del tenore.
Come ipnotizzato, Piero si soffermò sul collo profumato della donna lasciandole segni rossi ben visibili.
-'sei un vampiro stasera'- lo richiamò Giada intanto che godeva di quei morsi
-'non è colpa mia se sei buona da assaggiare e poi voglio marchiarti. Sei mia'- spiegò il narese con voce roca
Le mani di Piero si erano inchiodate sul sedere della donna mentre Giada tastava quella schiena muscolosa nascosta sotto quel completo elegante.
Dopo aver lasciato sul collo di Giada una lunga scia di succhiotti, si scostò per poterla guardare in viso e perdersi in quello sguardo innamorato e lussurioso della sua donna.
Giada catturò la cravatta dell'uomo e la usò per attirarlo di nuovo a se facendo scontrare le loro labbra e perdersi in un bacio passionale dal primo tocco, dove le labbra si intrecciarono scambiandosi i propri sapori.
Senza fiato l'una e con il fiato corto l'altro, si staccarono guardandosi con gli occhi lucidi tanto era il desiderio che avevano.
Il tempo di riprendere un minimo di fiato e Piero riprese quel bacio
-'mi fai impazzire, Già'- disse sulle labbra arrossate e gonfie della donna
Senza mai staccarsi da quel bacio e dalle carezze possessive che l'uno rilasciava sul sedere di lei e che l'altra rilasciava sugli addominali di lui, provarono ad incamminarsi verso la camera da letto senza vedere però la strada che stavano facendo e urtando contro il tavolino del salotto prima e il porta fiori poi.
-'minchià Già e levali tutti sti cosi'- si lagnò il tenore all'ennesima interruzione che lo fece desistere dall'arrivare alla mèta .
SI fermarono nel bel mezzo del corridoio. La voglia di Giada era troppa per poter aspettare di arrivar nella camera da letto.
Staccatosi dalla donna, la fece voltare e con lenti carezze alternate a baci umidi sbottonò i bottoni del vestito posti dietro al vestito.
-'amo la tua pelle bianca '- confessò il tenore avvicinandosi all'orecchio di Giada provocandole gemiti ormai ingestibili da trattenere -'amo i tuoi nei che la impreziosiscono, amo il modo in cui le mie mani scivolano su di essa'- continuò mentre il vestito scendeva arrotolandosi ai piedi e le mani accarezzavano la schiena approfittando dell'assenza del reggiseno -' amo i tuoi seni così sodi che al mio tocco si inturgidiscono '- intanto che le mani del narese si spostavano davanti per stuzzicarli -'amo la tua intimità , bagnata e vogliosa, fatta su misura per il mio bazooka'- confessò infine mentre una mano scendeva sulla sua intimità scoprendola già pronta ad accoglierlo .
Quella piacevole tortura finì con un leggero morso al lobo dell'orecchio di Giada e la successiva leccatina.
Con un gesto rapido, Piero fece voltare la donna e toglierle lo slip per poi abbassarsi e concederle dei vezzeggiamenti con la sua lingua che sia Giada sia la sua intimità apprezzarono molto.
Pochi minuti e Piero ritornò all'altezza di Giada.
-'mi fa male tanto si è indurito'- spiegò con una leggera smorfia di dolore , riferendosi alla sua intimità ancora costretta nello spazio ristretto dei suoi pantaloni.
Senza aver bisogno di altre parole Giada liberò il tenore da pantaloni e slip intanto che Piero si sbottonava la camicia.
-'Piero ora'-ebbe bisogno di dire soltanto.
Piero intuì e senza togliersi la camicia ormai aperta, prese Giada in braccio facendole legare le gambe al suo bacino, indirizzò la sua intimità verso quella di Giada e l' attimo dopo si concessero spinte veloci, costanti, irruenti e passionali arrivando al punto di non ritorno intano che gemevano i loro nomi.
Arrivare in camera da letto fu un'impresa ardua quella sera e vi arrivarono solo dopo aver fatto l'amore inchiodata al muro del corridoio.
Giunti dinnanzi al loro letto,ancora desideroso di possedere la sua donna, la fece piegare in avanti concentrando tutte le sue attenzioni su quel sedere che lui tanto amava.
-'non mi stanco mai di farti mia'- confessò palpando in maniera possessiva i glutei non perfetti della donna.
-'ne io di essere tua'- rispose Giada mentre Piero la possedeva ancora e in quella posizione prima di sdraiarsi a letto per concedersi tenere coccole e riprendere fiato ed energie.
-'oggi è stato stupendo'- spezzò Giada il silenzio
-'avevo voglia di stupirti attraverso gesti piccoli e semplici, gli stessi gesti che tu ami tanto come una passeggiata, un panorama, una pizza.'
-'ecco perchè ti amo, sai perfettamente come stupirmi'- si complimentò lei mentre continuava ad accarezzare gli addominali del tenore , partendo dai pettorali fino ad arrivare all'addome e seguendo le linee di quella V che Giada tanto amava.
-'se fai così non ti resisto '- confessò Piero con voce già più roca intanto che ad occhi chiusi si godeva quelle carezza
-'e non resistermi, Piè'-
A quelle parole Piero le si posizionò sopra e la fece sua, di nuovo.
Sudato, soddisfatto e stanco si staccò da Giada e le si sdraiò accanto per poi attirare la donna a se e ingabbiarla in un abbraccio stretto stretto.
Così si addormentarono, stretti l'uno all'altra, nudi ma appagati , felici e innamorati con i loro indumenti sparsi per casa, segno della passione che li aveva travolti.
E così si conclude del tutto la giornata che Piero aveva organizzato per la sua amata.
Quante di noi hanno mai sognato una giornata del genere?
Grazie per l'affetto che donate ai nostri protagonisti.
Un abbraccio
ps: un ringraziamento speciale va a Piero (quello vero!!!) per avermi ispirato questo capitolo attraverso le pubblicazioni dei giorni scorsi!!
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2.Sono qui, vivimi - (sequel di E sei Splendida)
Romansa-'il corpo appartiene a chi sa farlo godere, quindi sono il vincitore assoluto '- disse con sicurezza Piero continuando a baciarle il monte di Venere .... Giada ammutolì dinnanzi a quelle parole veritiere. -'tu allora non essere ge...