Capitolo 306

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Giunti in ospedale, Giada venne sottoposta a tutti i controlli necessari.

Nel corridoio, Piero pareva un'anima in pena. Gaetano si sentiva costantemente con la moglie per sapere dei nipoti e per tranquillizzarla promettendole di raccontarle ogni cosa appena avesse saputo qualcosa. Ilaria e Francesco preferirono tacere sui loro sospetti.

Dopo qualche ora, finalmente un medico si avvicinò a Piero .

-'e' il marito lei?'- chiese con fare professionale intanto che si sistemava le maniche del camice

Piero ebbe solo la forza di annuire.

-'il bambino sta bene nonostante la minaccia d'aborto. Sua moglie ha bisogno di riposo assoluto almeno per il prossimo mese. Superati i tre mesi di gestazione potrà riprendere la vita normale evitando ovviamente sforzi'

Il medico continuava a parlare ma la mente di Piero era ferma alle prime quattro parole 'il bambino sta bene', quindi c'era un bambino e stava bene. Giada era incinta. Stavano per avere un quarto figlio.

Un sorrisone si stampò sul viso del tenore facendo intuire al medico che non aveva capito tutto ciò che aveva appena riferito.

-'Ha capito tutto?'- domandò con aria interrogativa il medico

-'sisi, mio figlio sta bene'- rispose Piero dando la conferma al dottore dei suoi pensieri.

-'sua moglie rischia di perderlo il bambino se non riposa'- ribadì con tono più duro e parole più marcate.

A quelle parole Piero ebbe un sussultò che a nessuno sfuggì.

-'no, non di nuovo. Stavolta non lo perderemo'- ribadì il tenore negando con la testa come a voler scacciare quel tremendo pensiero dalla testa.

Piero non sembrava particolarmente concentrato, così intervenne Ilaria presentandosi come infermiera e cognata della paziente e raccontando brevemente di quella gravidanza persa qualche anno prima, raccontando dell'influenza di qualche settimana prima  e chiedendo come stesse Giada ora.

-'la paziente è particolarmente scossa da qui la minaccia d'aborto, gli antibiotici presi per l'influenza non sembra abbiano intaccato la salute del feto'- spiegò il medico chiarendo i dubbi di Ilaria -'rinnovo la necessità del massimo riposo da parte della mamma. Glielo faccia capire lei'- concluse il medico riferendosi a Giada e a Piero.

-'dottore mia moglie sa del bambino?'- domandò Piero prima di congedare il medico

-'glielo abbiamo detto. Le ho spiegato della minaccia di aborto e dell'assoluto riposo che deve osservare, sembrava non sapesse del bambino'-

-'non lo sapevamo infatti- confermò Piero con un meraviglioso sorriso.

Poche altre raccomandazioni e il medico lasciò da solo Piero con il padre, il fratello e la cognata.

Piero , senza dire una parola, si girò per andare da Giada prima di essere bloccato dal papà.

-'Piè si dolce e comprensivo con lei'- si raccomandò il papà mandando in confusione il tenore -'è incinta pur non volendo, è spaventata, ha rischiato di perdere vostro figlio. Ti prego beddu e papà, qualsiasi cosa lei dica ora non rispondere subito, pensaci prima e poi lascia parlare l'amore che hai per lei. Fallo per lei, fallo per il bambino che porta in grembo e che ha bisogno di tutta la tranquillità del mondo'-

Piero abbassò il capo e annuì. Il papà sapeva dell'ultima discussione avuto sull'argomento e conosceva bene sia lui che lei, ecco il perchè di quella raccomandazione paterna.

In silenzio, aprì la porta della stanza dov'era stata ricoverata Giada e la trovò con lo sguardo rivolto alla finestra mentre al braccio aveva una flebo.

-'come stai??'- domandò con voce flebile intanto che si avvicinava al letto

Giada non si premurò ne di rispondere alla domanda ne di voltarsi a guardare Piero. Si prese altri minuti di silenzio durante i quali Piero preferì non ripeterle la domanda, si accomodò sulla sedia posta accanto al letto e aspettò una qualsiasi reazione da parte di Giada.

-'otto settimane, al matrimonio di Francesco. Da una sveltina'- ricostruendo sommariamente  il momento del concepimento grazie ai risultati delle analisi fatte in ospedale

-'poco importa se è stato concepito da una sveltina o da una notte intera passata a fare l'amore. Resta nostro figlio, frutto del nostro amore'- corresse Piero con una punta di stizza nella voce.

Aveva avuto l'amara sensazione che Giada sminuisse quella gravidanza solo perchè iniziata da un momento  fugace di passione.

Giada preferì non rispondere e Piero si maledì mentalmente ricordando la raccomandazione del papà che aveva appena fanculizzato.

Quella di Giada era solo un ricostruire il momento del concepimento, null'altro. Giada amava  i suoi figli, non avrebbe mai sminuito la gravidanza. E Piero lo doveva sapere. Era scossa, spaventata , dolorante ma mai avrebbe trattato quel bambino inferiore a Gioia, Tano e Celeste. Come diavolo poteva Piero non averlo capito subito?

-'amore mio ti starò accanto'- esordì di punto in bianco il narese accarezzando il braccio della donna con i suoi polpastrelli -'io non ti lascio da sola. Dio ci ha fatto dono di un altro bambino, un bimbo tutto nostro, concepito insieme e insieme affrontiamo tutto'- disse quasi senza prender fiato

Giada si voltò finalmente dal lato di Piero mostrando i suoi occhi lucidi e il viso bagnato dalle lacrime.

Paura, dolore, inadeguatezza, sensi di colpa. Giada era un mix di queste emozioni, tutte negative che non le avevano permesso di apprezzare in pieno quel dono. 

-'Giada parlami ti prego, è straziante vederti così  e non sapere a cosa pensi'-la pregò il tenore accarezzandole il viso. 

Un tocco di cui la donna si beò con gli occhi chiusi.

-'ho rischiato di perdere nostro figlio, io lo avevo sospettato ma non volevo fare il test. Potevo perderlo'- sfogò sconclusionata la donna aprendo il suo cuore

-'non è successo, nostro figlio è forte ed è qui con noi. Ora devi stare serena e fare tutto ciò che ti dice il dottore. Il peggio è passato. Mi prenderò cura io di voi, amore mio. Tu però promettimi di stare serena'- le ripetè Piero avvicinandosi al suo viso fino a lasciarle un dolce bacio sulle labbra.

Intanto fuori Gaetano sbuffava tamburellando la gamba destra a terra con fare nevrotica.

-'pà ti calmi?!'- domandò Franz con un tono quasi isterico

-'se tuo fratello fa una sola minchiata lo ammazzo io con le mie mani' - confessò l'uomo intanto che muoveva le mani freneticamente 

-'Gaetano, Piero ama Giada e non le farebbe mai del male'.- si sentì in dovere di difenderlo Ilaria

-'non intenzionalmente'- rispose Francesco lasciando delle pacche sulla spalla del papà e mandando in confusione la moglie -'Piero ama quella donna come non ha mai amato nessuna ed è proprio questo folle amore che a volte non lo fa ragionare'- spiegò con semplicità il fratello -'ma stavolta pà è diverso, Piero è cresciuto'- ribattè Francesco per convincere se stesso e tranquillizzare il padre.

Gaetano annuì poco convinto, Piero amava Giada ma Piero era anche impulsivo e irrazionale quando si parlava di ciò che lui aveva a cuore, come ad esempio questo figlio e  Giada ora non era obiettiva, era preda delle mille emozioni che la stavano investendo. Avrebbe potuto dire una frase di sfogo che Piero poteva fraintendere e peggiorare la situazione.

Questi pensieri vennero interrotti dallo squillo del cellulare.Era Eleonora.

Il bimbo sta bene anche se Giada resta molto scossa.

Gaetano quanto bene conosce il figlio?

Grazie a tutti per le tante letture, commenti e stelline.

Un abbraccio




2.Sono qui, vivimi - (sequel di E sei Splendida)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora