Capitolo 232

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Ho provato a dirvi di no...ma non ci riesco. Mi fate così tanto felice con i vostri commenti e le vostre stelline che non riesco a non regalarvi il doppio aggiornamento.

BUONA LETTURA...

''mamma siamo appena atterrati, ti avrei chiamata arrivati in hotel''- rispose Piero senza neppure salutarla credendo che la mamma fosse preoccupata per il viaggio, come sempre.

''no Piè non è questo, cioè ok anche questo , va bene.''- rispose confusa la donna -''ma senti Maurizio con Giada non ci sta più''- 

Piero, che stava camminando con la valigia tra le mani circondato dalla sua crew , si bloccò .

''che vuol dire mà?''- chiese provocando confusione in Gaetano e Barbara che gli stavano dietro.

''chiama Calogero e Mariagrazia, loro te lo sanno spiegare meglio di me''- disse Eleonora per non essere sommersa dalle mille domande che il figlio sicuro avrebbe fatto -''solo una cosa Piè''- richiamò l'attenzione con autorità -''niente più cazzate,figghiu miu. Giada e quei picciriddi ne hanno troppo sofferto''

Piero annuì a quelle parole come se la mamma gli fosse di fronte.

''mai più, mamma. Te lo prometto. Ora chiamo Mariagrazia'' - liquidò velocemente desideroso di saperne di più

Mentre Barbara incentivava il tenore a camminare per non incappare in fan invadenti, Piero digitò il numero della sorella e fece partire la chiamata.

''non so perchè ma aspettavo la tua chiamata'' -lo prese in giro la piccola di casa Barone

''voglio sapere tutto, nei minimi dettagli''- rispose Piero senza premurarsi dello sfottò che la sorella aveva messo su intanto che saliva sul van insieme ai colleghi ,ai loro parenti e ai manager, ognuno impegnato nei proprio affari.

Mariagrazia riferì ciò che aveva saputo da Paolo dopo aver parlato con Maurizio, cioè che Giada si era rifiutata di fare l'amore con lui quando ormai era nuda sul letto, sovrastata da lui; che il maestro aveva deciso quindi di lasciarla perchè consapevole che lei amasse ancora Piero; che si erano detti addio all'aeroporto prima che lei si imbarcasse per Napoli.

''Minchia. Era ura''- urlò il tenore  caturando l'attenzione di tutti.

I colleghi e il resto dell'entourage di Piero si voltarono tutti verso di lui, lo videro ascoltare con troppa attenzione ciò che gli veniva riferito a telefono, lo videro sorridere, lo videro con uno sguardo luminoso come da tempo non accadeva.

''grazie nicuzza mia''- ringraziò il tenore. 

Un rapido saluto con la sorella e staccò la chiamata scontrandosi con lo sguardo curioso e indagatore dei colleghi. Fu Ignazio a prendere la parola.

-'Barone, facisti tredici ?'- lo canzonò davanti a tutti

Una risata sguaiata e gutturale fu la sua risposta iniziale per poi dare una spiegazione a quanto appena saputo.

-'Maurizio ha lasciato Giada'- 

Quattro parole, un solo significato: Giada era una donna libera. 

-'devi essere bravo tu ora'- gli fece notare Gian mentre smanettava con il cellulare.

Piero annuì solamente mentre Gaetano lo guardava con uno strano cipiglio in volto convinto che non fosse solo questo a rendere felice il figlio. Ma preferì non fare domande davanti agli altri, glielo avrebbe chiesto in albergo.

A Napoli i bimbi furono entusiasti di essere ritornati a casa,nonno e zii se li spupazzarono  per benino mentre Giada sistemava le valigie.

Era intenta ad azionare la lavatrice quando squillò il cellulare, fu Gioia a rispondere

2.Sono qui, vivimi - (sequel di E sei Splendida)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora