Ne la prima sera veronese, ne la seconda sera Giada andò all'Arena. Preferì restare in albergo con i figli piuttosto che essere presa di mira da fan curiosi e invadenti. Gioia e Gaetano, pur essendo grandi e consapevoli che quelle sere il papà avrebbe cantato, non fecero alcun tipo di lamentela. Trascorsero entrambe le sere a vedere dei Classici Disney, da sempre molto amati dai bimbi.
Quando, la prima sera, il papà tornò in albergo dopo il concerto , trovò tutti e tre i figli sul lettone con Giada. Dormivano tutti. Una scena tenerissima che decise di immortalare e di mettere come sfondo sul suo cellulare.
Piano piano, in silenzio e con molta cura, Piero spostò i tre figli nei loro rispettivi giacigli liberando così il letto matrimoniale.
Si concesse poi una doccia rilassante per poi andare a riposare. O almeno questo è ciò che lui credeva fino a quando non sentì due mani accarezzargli le spalle.
-'meriti un massaggio, bel tenore'- disse Giada con voce già roca mentre massaggiava le spalle nude e bagnate di Piero che al solo contatto sentì l'intimità irrigidirsi.
-'non volevo svegliarti'- si scusò Piero chiudendo gli occhi e lasciando andare la testa in avanti appoggiandola alle mattonelle della doccia
-'e farmi andare a letto senza poter godere del mio uomo?'- domandò sarcastica lei mentre ai massaggi aggiungeva anche piccoli baci a stampo.
Quella tortura durò qualche minuto, quando il tenore decise di essere arrivato al limite, si voltò verso Giada per riservarle alcune coccole che le permettessero di godere come aveva goduto fino ad ora lui.
Ma quando le mani di Piero si appoggiarono sui seni della donna, Giada poggiò una sua mano sopra una del tenore. Piero intrecciò le dita come a voler sottolineare l'unione che c'era tra di loro.
Giada si abbassò fino a baciare quell'intreccio di dita prima di guidare quella mano verso il centro del piacere.
Piero sorrise capendo che la donna voleva già godere, lasciò una superficiale carezza sull'intimità di Giada prima di farla sedere sul piano d'appoggio presente nel box doccia, indirizzare la sua rigidità verso intimità di Giada e farla sua con movimenti lenti e costanti.
Quella notte Piero non aveva alcuna fretta di fare l'amore con Giada, voleva si godere ma dando importanza ad ogni movimento, ad ogni spinta, ad ogni gemito.
-'è stato stupendo'- si complimentò Piero abbracciando Giada non appena si coricarono.
-'ti volevo già oggi pomeriggio ma eri impegnato'- si lagnò la donna con vocina da bambina.
-'pur essendo libero non avremmo potuto concederci Già'- fece notare l'uomo beccandosi un'occhiata confusa della donna -'prima del concerto devo avere gli addominali tonici amore mio altrimenti rischio di non riuscire a reggere con la voce?' - spiegò come se stesse parlando ad una bambina
-'ah si'- rispose Giada ricordandosi di tutte le volte che il tenore tentava di spiegarle delle sue lezioni di canto senza che questa potesse capirci realmente qualcosa.
-'lo avevi dimenticato?'- chiese Piero baciandole il capo e ricevendo un si come risposta.
Abbracciati e innamorati si addormentarono.
Il giorno dopo il tenore aveva la mattinata e il primo pomeriggio libero e propose a Giada di andare a visitare la casa di Giulietta.
-'ci saranno le fan'- fece notare la donna intanto che vestiva Celeste
-'per privacy non possono pubblicare le foto dei bimbi'- spiegò Piero sapendo che le remore di Giada erano legate alla privacy principalmente dei bimbi
La donna decise di cedere, voleva si tutelare i figli ma non voleva comunque obbligarli a vivere in quattro mura di albergo.
Vestiti di tutto punto raggiunsero la casa della famosa Giulietta lasciando il nonno trascorrere un pomeriggio sereno con Ercole e Michele.
-'papi che è Giuletta?'- domandò curiosa la piccola Gioia mentre si mettevano in fila per entrare nella casa più famosa di Verona
-'è una ragazza innamorata di un ragazzo di nome Romeo'- spiegò sintetico Piero senza entrare negli struggenti dettagli di quella storia d'amore finita male.
Intanto che entravano nel palazzo dei Capuleti attraverso un porticato, Gioia e Gaetano notarono le pareti del passaggio totalmente coperte da scritte.
-'papi co è?'- chiese curioso il piccoletto indicando le pareti con il suo ditino paffutello
-'lì tutti gli innamorati lasciano la dedica al loro amore'- rispose il narese prendendolo in braccio e continuando a mantenere Gioia per la mano intanto che Giada spingeva il passeggino di Celeste.
-'dopo acche tu lacci la dedica a mami'- disse Gioia con fare disinteressato, come se fosse un passaggio obbligatorio, mentre continuava a camminare riempendosi gli occhi di ciò che la circondava.
Piero si voltò verso Giada che fece spallucce senza prestarvi molto attenzione.
Entrati nell'edificio, Giada dovette lasciare il passeggino della piccola Celeste al custode non potendolo portare su per le scale. Per alleggerire la donna, fu Piero a portare Celeste in braccio mentre Gioia e Gaetano si attaccarono ad entrambe le mani della mamma.
Affascinati e curiosi, videro svariate stanze, mobili antichi, vestiti dell'epoca. Piero si premurava di spiegare sommariamente cosa stavano osservando fino a quando non arrivarono al famoso balcone dove scattarono la foto ricordo prima di andare via. Durante la foto, gentilmente scattata da un turista, Piero e Giada si concessero un bacio a stampo.
Arrivati nel cortile del palazzo, Piero fece sistemare i figli e Giada accanto alla statua di Giulietta concedendosi un selfie familiare.
Prima di lasciare definitivamente quel palazzo antico e pieno di magia, il tenore recuperò dalla borsa di Giada un fazzoletto di carta dove scrisse una dedica da lasciare insieme alle altre presenti sulle pareti dell'ingresso che portavano al cortile.
-'papi che crivi?'- domandò curiosa Gioia
-'la dedica per mamma'- rispose alzando gli occhi dal pezzo di fazzoletto per incrociarli con quelli di Giada che sorrise imbarazzata.
-'e che hai critto?'- insistette sempre più curiosa
Il tenore, senza aver bisogno di leggere e fissando lo sguardo in quello di Giada, ripetè parola per parola quanto scritto.
''Sei il Mio Tutto,Unico Grande Amore della Mia Vita. Infinitamente Tuo.''
Giada gli si avvicinò e si dovette accontentare di una carezza sul viso ispido, era un luogo troppo affollato per lasciarsi andare ad effusioni d'amore più intime.
Dopo la casa di Giulietta, Piero propose un giro all'Arena.
Era ancora presto per tornare in albergo e ipotizzò che a quell'ora l'Arena non fosse ancora gremita di fan e avendo lui l'entrata riservata, voleva dare la possibilità ai figli di vedere quel magnifico anfiteatro antico.
Fu bellissimo osservare i bambini guardare ammaliati quella bellezza storica. Piero riconobbe nei loro occhi lo stesso scintillio che aveva lui quando salì per la prima volta sul palco dell'Arena.
Ai bimbi fu concesso di camminare liberi tra le gradinate più basse, ovviamente sotto lo sguardo attento e premuroso dei genitori che , tenendosi per mano, immortalavano quei momenti per ricordare della piccola vacanza veronese.
Giornata relax per il tenore e la famiglia e nessuna fan ad importunarli, sembra quasi un sogno.
Grazie di tutto: dalle letture silenziose alle stelline passando per i meravigliosi commenti che prometto di rispondere a breve.
Un abbraccio.
ps: quanto vi piace la normalità di questa coppia?
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2.Sono qui, vivimi - (sequel di E sei Splendida)
Romance-'il corpo appartiene a chi sa farlo godere, quindi sono il vincitore assoluto '- disse con sicurezza Piero continuando a baciarle il monte di Venere .... Giada ammutolì dinnanzi a quelle parole veritiere. -'tu allora non essere ge...