Capitolo 319

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Durante la cena, il narese si mostrava distratto, perso in un mondo tutto suo e sopratutto impegnato a smanettare con il cellulare, cosa che non aveva mai fatto prima d'ora a tavola.

Giada si appuntò mentalmente di chiedergli cosa lo turbasse una volta messi a letto i bimbi. E così fece.

Quando anche l'instancabile Celeste chiuse gli occhietti abbandonandosi a Morfeo, entrambi rientrarono nella camera da letto per stendersi a letto.

-'vorrei sapere cosa ti turba?'- chiese diretta Giada intanto che si accoccolava al petto di Piero

L'uomo ebbe un lieve sussulto. Non immaginava che Giada avesse notato il suo turbamento.

La strinse più forte a se prendendo un lungo sospiro.

-'Fine mese devo tornare a Bologna'

A quelle parole il cuore di Giada iniziò a battere più velocemente, un cambiamento che non sfuggì al tenore.

-'ho chiamato mio fratello per cercare una casa e domani vado a scuola dai bambini per chiedere alle maestre i compiti per il prossimo mese,troverò un maestro privato che possa aiutarli per il mese di maggio'- spiegò con solerzia il tenore mentre rilasciava tenere carezze sulla schiena di Giada, sempre più confusa -'sono costretto a tornare a Bologna ma non ti lascio da sola .Tu vieni con me, voi venite con me'- corresse accarezzando il pancione.

La mente di Giada si ritrovò a girare più velocemente tentando di dare un senso alle parole di Piero.

-'che significa Piè??'- chiese con voce sussurrata

-'tu vieni con me, te l'ho detto'- ridisse il tenore -'fitteremo una casa e staremo insieme, Gioia e Gaetano verranno seguiti da un maestro privato per l'ultimo mese di scuola e cercheremo una tata che ti aiuti con Celeste mentre io starò in studio a registrare.'- spiegò minuziosamente il narese facendo intuire a Giada che lui aveva già pensato a tutto nei minimi dettagli. -'non puoi dirmi di no stavolta , futura signora Barone'- fece notare con voce più leggera stringendo l'abbraccio.

Il silenzio fu l'unica risposta di Giada. Stranito da questa reazione, Piero l'allontanò dal suo corpo puntando i suoi occhioni in quelli di Giada.

-'Già dimmi qualcosa'-

-'hai già deciso tutto'- fece notare con voce atona

Il cuore di Piero perse dei battiti, temeva che Giada non approvasse quella sua scelta nonostante si mostrasse la più logica per tutti. Conosceva Giada e la sua riluttanza nell'accettare il lato autoritario del tenore. Conosceva Giada e la sua difficoltà ad allontanarsi dal suo papà, sopratutto da quando era venuta a mancare Rachele. Conosceva Giada e il suo non voler creare disagi ai figli allontanandoli dalla scuola, dai loro amici, dalle loro abitudini. Conosceva Giada ma lui non avrebbe mai permesso quel distacco in quel particolare momento.

-'Non posso non tornare a lavoro ma non riesco a pensarti qui da sola, starei male io e staresti male tu. E' la soluzione migliore amore mio'- spiegò Piero senza mai prendere fiato, in attesa di una qualsiasi risposta da parte della sua donna.

Una risposta che non tardò ad arrivare e che stupì parecchio il tenore.

-'non potevi pensare ad una soluzione migliore. Da sola non voglio stare e poi i bimbi perderebbero soltanto l'ultimo mese di scuola. Poi a settembre ritorneremo, vero?'- domandò con sguardo dolce Giada

Sul viso di Piero si fece spazio un bellissimo sorriso.

-'Certo amore mio, ovviamente anche a settembre  sarai aiutata da una tata, soprattutto quando io starò in promozione o in tour ma si, torneremo anche prima di settembre. Questa soluzione sarà temporanea, in attesa di registrare il nuovo album. Poi torneremo alla normalità e la nostra normalità è a Napoli, nella nostra casa. Quella dove stanno crescendo i nostri figli, quella che ci ha visto più volte amarci ovunque.'- chiarì Piero stringendo a se la sua donna.

Il giorno dopo Piero si recò a scuola da entrambi i figli per parlare con la maestra di Gaetano e il maestro di Gioia. Spiegò di dover partire per lavoro e di voler portare con se la sua famiglia. Entrambi i maestri furono molto comprensivi e concessero il benestare al tenore chiedendogli di passare a scuola dopo qualche giorno per ritirare le schede da studiare per Gioia e quelle da colorare per Gaetano.

La settimana successiva, il tenore decise di raggiungere Bologna per organizzare l'arrivo in città della sua famiglia.

Vide soltanto due case insieme a Ilaria  e Franz, per poi scegliere la seconda , si trovava in periferia, era già arredata e aveva un bel giardino dove poter allestire una piscina gonfiabile per i bimbi in vista dell'estate.

Parlò con alcuni insegnanti privati per poi sceglierne uno che potesse seguire Gioia nell'ultimo mese di scuola secondo le direttive lasciate dal maestro della bambina.

Sempre per Gioia, Piero si accordò con Lorenzo per permettergli di raggiungerla a Bologna una volta a settimana così da continuare le lezioni di piano, tutto ovviamente spesato dal tenore il cui unico obiettivo era di donare ai figli e alla compagna una serena normalità nonostante il cambio città.

Grazie alle conoscenze di Ilaria, Gaetano fu accettato in un asilo poco distante dalla scuola di Gioia per poter permettere al piccolino di continuare a socializzare e a giocare con i bimbi della sua età.

Si affidò allo stesso asilo anche per ottenere una tata qualificata che potesse aiutare Giada con i tre bimbi quando lui sarebbe stato impegnato nello studio di registrazione. 

Giada aveva imposto infatti un'unica regola a questo trasferimento: limitare la presenza della tata allo stretto necessario. Da sola infatti riusciva ad occuparsi di Celeste così come poteva occuparsi dei figli quando Piero era a casa. La tata quindi doveva esserci solo ed unicamente quando Piero era impegnato con il lavoro e a casa c'erano tutti e tre i figli.

E per Piero questa condizione andava più che bene. Non voleva annullare quel senso di nido familiare che avevano creato con tanta fatica.

Grazie all'aiuto del fratello e della cognata, ci impiegò un unico giorno per organizzare tutto tant'è che a tarda sera prese il primo volo disponibile per tornare a casa dalla sua Giada e dai suoi figli.

Tornato a casa decise , insieme a Giada, di iniziare a preparare le valigie già a partire dal giorno dopo così da spedirle prima facendole arrivare a Bologna prima del loro arrivo previsto per la settimana successiva.

Piaciuta l'idea del Barone?

Spero che l'angolo dedicato a Gian vi sia piaciuto.

Grazie per l'affetto che sempre mostrate a questa storia.Prometto di rispondere ai vostri commenti appena possibile (sono giorni frenetici questi per me).

Un abbraccio.






2.Sono qui, vivimi - (sequel di E sei Splendida)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora