Il ricevimento si svolse nel ristorante stellato dell'Hotel Romeo. Lì trascorsero quel momento di festa e di gioia dove la fecero da padrona balli di coppia, balli di gruppo, karaoke scanzonato.
Fu un ritrovarsi tutti insieme come una grande famiglia dove ognuno si sentiva libero di essere se stesso, divertirsi e divertire.
Nulla si fecero mancare quel giorno: dal ballo degli sposi ,dove Piero strinse a se Giada quasi a volerla fondere, al ballo con i genitori dove Giada si accoccolò al petto del papà e Piero strinse forte la mamma facendola ridere come una bambina.
Fu questo il momento che più fece commuovere i genitori.
-'papà mi manca mamma'- confessò Giada stretta al petto del papà.
-'lo si piccirè ma mamma è con noi ogni giorno, lei ha parlato al cuore di Piero per farlo tornare, lei ti ha spinto a perdonarlo e lei ha vegliato su Pietro. Lei c'è sempre e vive sopratutto in te e in Gioia'
Giada annuì a quelle parole che sentiva vere. La presenza della mamma era una delle poche certezze che aveva avuto fin da subito.
E mentre Giada e Salvatore ricordavano Rachele, qualche metro più in là Eleonora si beava della vicinanza del figlio, condividendo la sua stessa felicità.
Durante il ballo, Piero guidò i passi della mamma facendola volteggiare per poi ingabbiarla in un abbraccio.
-'felice Piè?'- domandò Eleonora vedendo il figlio ondeggiare sereno
-'assaj mà'- rispose allontanandola per farle fare una giravolta e ricatturarla poi tra le braccia
-'te lo meriti, hai desiderato tanto quella donna'- notò Eleonora alzando gli occhi sull'amato figlio
-'ho la donna che desidero, ho il figlio che tanto ho voluto, ho la mia famiglia tutta qui con me e ho un lavoro che amo. Sono davvero l'uomo più felice del mondo'-
-'ora devi impegnarti a curare questa tua felicità senza mai stancarti.Per il loro bene che poi è il tuo, Piè'-si raccomandò la mamma
Piero annuì a quelle parole facendole sue. Il suo compito primario ora era curare quella sua felicità e lo avrebbe a qualsiasi costo.
Ci fu anche l'immancabile ballo di Piero con Gioia prima e Celeste dopo mentre Giada si concedeva al piccolo Gaetano lasciando riposare Pietro che, nella pace del suo passeggino, sembrava non curarsi della confusione che lo circondava.
La consegna dei regali risultò alquanto semplice e sbrigativa; infatti per volere di entrambi gli sposi, ogni invitato, piuttosto che impelagarsi nei soliti regali di nozze, fu chiamato a devolvere una somma di denaro all'AIL per la ricerca sulla leucemia, tema molto caro a Piero e Giada da quando Gioia si era ammalata e fortunatamente guarita.
Era quasi tutto pronto per il taglio della torta quando Piero si avvicinò al dj richiamando l'attenzione di tutti gli invitati.
-'siamo quasi giunti alla fine di questa magnifica giornata. Tutto è stato perfetto grazie alla vostra presenza e grazie all'impeccabile organizzazione di mia moglie'- e a quella parola un meraviglioso sorriso si stampò sul suo viso , lo stesso che si fece spazio sul viso di Giada. -'è stato un matrimonio un pò fuori dall'ordinario così come lo siamo io e mia moglie'- ripetè il tenore rivolgendo il suo sguardo a Giada -'ho desiderato tanto poterlo dire che non smetterò più di chiamarti ''mia moglie'''- specificò con voce leggera per poi riportare l'attenzione al discorso che stava facendo -'dicevo, è stato un matrimonio fuori dall'ordinario per le location scelte, per il regalo che vi abbiamo chiesto, per lo scambio degli anelli. Tutto pensato e deciso insieme a Giada'
-'a tua moglie, Pierù'- urlò Ignazio riprendendo l'amico per non aver chiamato Giada con l'epiteto tanto amato dal narese
-'è vero, Gnà'- si riprese Piero -' insieme a mia moglie'- corresse per poi continuare mentre i presenti ridevano a quel duetto improvvisato -'tutto insieme a lei tranne che per una cosa: il viaggio di nozze'- chiarì l'uomo concentrandosi su Giada e la sua reazione a quella sorpresa -'non lo abbiamo fatto sette anni fa perchè Tano troppo piccolo ma ora rimedieremo. Stavolta con Pietro l'eccezione la faremo. Meriti ogni bellezza io possa offrirti , amore mio. E il viaggio di nozze è una di queste. Ho già provveduto a tutto, ho parlato anche con il pediatra dei bambini, i biglietti sono pronti, il tour è organizzato. Mancano soltanto le valigie e il tuo si e poi ci aspetta l'Australia'-
Giada rimase impalata ad osservare Piero : la fronte si era increspata come chiaro segno di disagio. Le mani sfregavano nevroticamente l'una con l'altra per il nervoso che stava accumulando. Il piede picchiettava a terra in attesa di una risposta che ancora non arrivava.
Mille erano le domande che Giada avrebbe voluto rivolgergli, altrettanti i dubbi e le paure legate a quel viaggio in una terra così lontana e con bambini così piccoli eppure in quel momento Giada non desiderava far altro che accettare quello straordinario regalo che il marito aveva pensato per lei.
Annuì sensibilmente, tanto bastò a Piero per capire la risposta della moglie. Aprì le braccia per invitare la donna ad abbracciarlo . A passo veloce e con poche falcate, Giada si rintanò tra quelle braccia che da sempre le avevano donato protezione.
-'mi hai reso felice accettando il regalo'- le sussurrò Piero baciandole il capo
Giada alzò il viso dal petto del tenore per puntare i suoi occhi in quelli di Piero, non sapeva cosa rispondergli e preferì i fatti alle parole appoggiando le sue labbra su quelle del narese.
-'mi raccumannu non tornate in sette'- lo prese in giro ancora una volta Ignazio mentre abbracciava sua moglie.
Dopo il taglio della torta, furono Gioia e Gaetano, seguiti da una barcollante e ancora arzilla Celeste a consegnare le bomboniere agli invitati augurando loro la buonanotte.
Quando tutti andarono via, Celeste era ormai crollata e stava dormendo nel suo passeggino. Nell'altro dormiva beato Pietro dopo la sua poppata serale. Solo Gioia e Tanu si mostravano incrollabili.
I nonni li aiutarono quindi a mettere il giubbino per tornare a casa.
-'possiamo occuparcene noi'- li fermò Giada
Eleonora sorrise e continuò a sistemare i nipotini intanto che Piero le cinse i fianchi da dietro.
-'merito la prima notte di nozze'- le sussurrò flebile il tenore mordicchiandole il lobo dell'orecchio.
Giada annuì mentre deglutiva pur di ristabilire la salivazione azzerata pochi istanti prima da Piero.
I bimbi tornarono a casa senza fare storie convinti che i genitori li avrebbero raggiunti dopo aver svolto alcune commissioni ma quella sera erano così stanchi che crollarono appena giunti a casa senza più chiedere di mami e papi.
E anche il ricevimento è andato!
Piaciuta la sorpresa di Piero?
Grazie a tutti.
Un abbraccio
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2.Sono qui, vivimi - (sequel di E sei Splendida)
Romance-'il corpo appartiene a chi sa farlo godere, quindi sono il vincitore assoluto '- disse con sicurezza Piero continuando a baciarle il monte di Venere .... Giada ammutolì dinnanzi a quelle parole veritiere. -'tu allora non essere ge...