SorpReSa ...
-'i genitori di Gioia??'- domandò sorridendo
Un sorriso che stranì non poco i due genitori che annuirono mentre si staccavano da quell'abbraccio ma restarono mano nella mano, come per darsi forza.
-'Dalle analisi effettuate sulla bambina abbiamo scoperto che Gioia ha soltanto un'accentuata polmonite. Certo da curare subito ma solo polmonite'- ripetè lo specialista certo che questa notizia avrebbe reso felice i genitori
Le labbra di Piero si allungarono sul suo viso stanco fino a formare un sorriso splendente mentre Giada, lasciata la mano di Piero , corse incontro al medico abbracciandolo.
-'mia figlia si salverà. La mia Gioia guarirà'- ripeteva come un ritornello mentre il medico, impacciato da tanto affetto, rilasciava sulla schiena di Giada tenere carezze sotto lo sguardo innamorato e divertito di Piero.
-'ora devo andare. Iniziamo con la terapia'- disse il medico staccandosi da Giada che lo osservava entrare nella stanza di Gioia
-'devo essere geloso dei camici bianchi?'- domandò Piero per attirare la sua attenzione
La donna si voltò rossa in viso rendendosi conto di ciò che aveva fatto
-'scusami Piè, no. E' che io sono troppo contenta. La nostra Gioia starà bene'- disse battendo le mani e saltellando come una bimba.
Piero annuiva felice, vedere la sua Giada così contenta era un balsamo per il suo cuore sofferente.
I giorni a seguire furono giorni di positività nel sapere Gioia in via di guarigione ma furono comunque giorni faticosi a causa della spola che i due genitori fecero tra casa e ospedale per non lasciare mai soli ne Gioia ne gli altri due bambini.
Giada e Piero ormai si incrociavano nel corridoio dell'ospedale o in salotto , il tempo di scambiarsi un saluto veloce e poi l'uno andava da Gioia e l'altra dai più piccoli o viceversa.
Fu un vivere in funzione dei bambini, unicamente dei bambini mettendo da parte la loro intimità, il loro rapporto di coppia.
Dopo dieci giorni finalmente Gioia venne dimessa dall'ospedale. Fu Piero a recarsi in ospedale per prendere mamma e figlia. A casa le attendevano i nonni , che non stavano più nella pelle di rivedere la loro nipotina finalmente a casa.
Se la coccolarono come se non ci fosse un domani. E Gioia , che amava essere al centro delle coccole dei suoi cari, di certo non si tirava indietro raccontando a modo suo la permanenza in ospedale.
Tenerissimo fu invece l'incontro con Gioia e i fratellini nel pomeriggio
Celeste le si gettò al collo per farsi coccolare.
-'oia basci a me'- chiedeva la piccola da sempre abituata alle coccole della sorella maggiore.
Un compito dal quale Gioia non si tirò indietro.
Più pratico e distaccato fu Gaetano.
-'ma oa mica vai pù via?'- domandò guardandola con sguardo serio
La piccola rivolse uno sguardo interrogativo alla mamma prima e al papà poi chiedendo un loro responso.
Entrambi i genitori negarono con il capo sorridendo.
-'no Tano, no vado più in oppedale'- rispose Gioia felice mentre abbracciava il fratello
Fu un giorno di festa per tutti, in particolare per i bambini che arrivarono la sera così stanchi che crollarono subito in un sonno sereno e profondo.
La sera si ritrovarono Giada e Piero nel letto , lavati, profumati e stanchi.
-'finalmente posso riabbracciarti'- confessò Piero stringendo la donna
-'era così vuoto il lettone senza di te'- ammise Giada mettendo su un tenerissimo broncio
-'sono stati giorni duri, amore mio, ma finalmente tutto è passato. Gioia sta bene e sta a casa e tu sei di nuovo tra le mie braccia'- disse Piero mentre le baciava il collo rendendo chiare le sue intenzioni.
Giada annuì sorridendo spostando la testa per concedere al tenore più spazio per i suoi languidi baci intanto che si lasciava andare ai primi , sommessi, gemiti.
-'sempre pronta eh?'- la prese in giro Piero intanto che con le mani accarezzava l'interno coscia della donna fino ad arrivare alla sua intimità già bagnata
-'direi che è quasi ora, quattrocchi'- rispose a tono Giada allargando le gambe e agevolando l'accesso al tenore.
Pochi minuti e qualche carezza e Piero si ritrovò a spingere la sua intimità rigida in quella bagnata di Giada fino al massimo godimento.
-'ti voglio sposare Piè'- esordì Giada di punto in bianco.
Piero, intento ad uscire da lei, si voltò di scatto con la bocca aperta e gli occhi sgranati.
-'non stai scherzando?'- domandò per essere certo di aver capito bene
Giada sorrise a quello stupore dipinto sul volto del tenore e negò con forza
-'signora Barone'- la chiamò Piero riempendosi la bocca e il cuore con quel epiteto che tanto gli era mancato -' si sposiamoci quanto prima possibile'- rispose con gli occhi lucidi dalla felicità e tirando a se Giada per poterla abbracciare.-'saremo di nuovo marito e moglie. Sarai di nuovo mia davanti a Dio e al mondo intero. Tutti devono sapere l'enorme fortuna che ho nell'averti accanto amore bellissimo della mia vita'- parò a raffica il tenore rilasciando frenetiche carezze sulla schiena nuda della donna.
-'frena Piè , frena.'- lo interruppe Giada scostandosi dalle sue braccia per guardarlo negli occhi -'voglio sposarti ma mantenendo la nostra privacy e quella dei nostri figli'- si sentì d'obbligo di specificare
-'si, cuoricino mio. Ovvio'- ribattè il tenore catturandola di nuovo tra le sue braccia -'domani penseremo alla data e al ricevimento'
-'niente di eclatante Piè'- si raccomandò la donna
-'lo so nicuzza mia, niente di eclatante ma non devono mancare le persone a noi care. Quelle che ci hanno visto cadere e ci hanno aiutato a rialzarci.'- aggiunse con voce tenera Piero ricordando i genitori, i colleghi, i manager, il fratello con la moglie e la sorella con Paolo.
E nel ripensare a Paolo un pensiero si fece strada nella sua mente
-'lo diremo pure a Maurizio??'- domandò con voce incerta
-'lo verrà a sapere dal fratello sicuramente ma di certo non verrà invitato alle nozze'- chiarì la donna -'perchè?'
-'ti ho persa e so cosa significa amarti e non averti, volerti accanto ma vederti tra le braccia di un altro uomo, desiderarti ma vederti baciare un uomo che non sei tu e si sta male Giada, ti manca il respiro, il cuore smette di battere e le gambe tremano. Sei una donna che riempie la vita della persona che ami e perderti è la disgrazia più grande che ad un uomo possa capitare. Capisco benissimo la disperazione di Maurizio nel non averti più accanto.'- spiegò d'un fiato Piero trattenendo quasi il fiato per poi concludere -'no cori miu ci si sulu tu e nuddu chiu'
Oh, quanti di voi speravano nel loro matrimonio?
E alla fine proprio Giada propone di risposarsi.
Grazie a tutti.
Un abbraccio
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2.Sono qui, vivimi - (sequel di E sei Splendida)
Romance-'il corpo appartiene a chi sa farlo godere, quindi sono il vincitore assoluto '- disse con sicurezza Piero continuando a baciarle il monte di Venere .... Giada ammutolì dinnanzi a quelle parole veritiere. -'tu allora non essere ge...