Capitolo 286

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Una preghiera per le popolazioni messicane colpite dal sisma e un pensiero speciale ai ragazzi.

Buona Lettura.

Lacrime salate bagnarono il viso di Giada. Piero amava sua figlia nonostante non l'avesse concepita lui, la amava forse più dei suoi due figli naturali. 

-'Gioia ti amerà ancora di più quando scoprirà la verità perchè l'hai accolta nonostante non fosse tua. Non sarà un vincolo biologico a portartela via. Tutti i suoi ricordi sono legati a te, impossibile che se ne dimentichi o che non ti ami più. E poi le hai salvato la vita, le hai donato una nuova possibilità. Ora appartiene anche a te.'

Piero si lanciò tra le braccia della sua donna assimilando le parole che lei aveva detto, trascorrendo così un tempo inquantificabile.

Il pomeriggio, quando i bimbi tornarono da scuola, Piero e Giada ascoltarono con curiosità i loro racconti rendendoli protagonisti del loro tempo e della loro totale attenzione.

Non mancarono le domande da parte dei genitori e in particolare di Piero sulle nuove amicizie fatte dai figli.

Gaetano raccontò dei giochi fatti in classe e della maestra bella e brava, Gioia fece vedere il quaderno con le prime paginette scritte.

Un senso di orgoglio invase il tenore quando su quelle pagine vide la scritta rossa 'bravissima'.

-'sei stata bravissima principessa mia'- ripetè Piero abbracciandola

-'si papi, ancche la maestta lo ha detto'- raccontò Gioia sdentata.

Dopo cena, Piero videochiamò i genitori prima e i fratelli dopo, per far raccontare il prima giorno di scuola e far vedere quel ''bravissima'' a tutti. Vantandosene a più non posso.

A letto fu Giada a prenderlo in giro.

-'bel tenore occhialuto, orgoglioso di tua figlia è?'- gli chiese mentre si accoccolava tra le sue braccia

-'minchia Già, non puoi neppure immaginare. Sono orgoglioso sopratutto di Gaetano e dei suoi disegni'- aggiunse Piero -'anche tu ti sei sentita così quando Gioia ha iniziato l'asilo??' Cioè non sono troppo sentimentale  vero?'-

-'è normale essere orgogliosi dei propri figli, amore mio' - lo rincuorò Giada baciandogli il mento 

-'E' stato poi meraviglioso quando sono andato a prendere Gioia e, presentandomi come il suo papà, la maestra mi ha detto che è stata brava'- raccontò Piero con sguardo perso nel vuoto intanto che riceveva carezze languide da parte di Giada.

DOpo pochi minuti di carezze, Piero capì le intenzione della sua donna.

-'ti vedo particolarmente vogliosa'- 

-'sei un papà affascinante ma quando parli dei tuoi figli diventi illegale'- spiegò Giada mettendosi a cavalcioni su di lui provocandogli una bellissima risata

-'zittisciti Piè e rendimi orgogliosa come donna'- lo sfidò con uno sguardo malizioso

Il tenore non fece ripeterselo, con lenti carezze intrufolò le mani sotto la canotta della donna provocandole i primi gemiti. Con un gesto secco le tolse la maglia e le slacciò il reggiseno liberando i seni ai quali dedicò tutta la sua attenzione facendoli inturgidire.

Intanto Giada continuava a stuzzicare intimità del tenore cavalcandolo con lentezza.

-'Già ti desidero'- soffiò Piero palpandole i glutei con passionalità e muovendo il bacino per farle sentire la sua intimità ormai irrigidita.

-'ogni cosa al suo tempo, tenorino'- lo canzonò Giada intanto che si alzava per liberarsi dello shorts e dello slip -'tu, nudo'-gli ordinò puntandogli un dito contro

Un ordine al quale il narese obbedì velocemente, senza parlare.

Come una geisha, Giada iniziò una lunga salita a partire dalle gambe toniche dell'uomo.

-'non te l'ho mai detto ma è stupendo il tatuaggio'- ammise la donna soffermandosi sul pentagramma disegnato sulla caviglia dell'uomo

-'ma ti pare il momento di parlare del tatuaggio'- si lagnò Piero in preda ai gemiti -' e comunque ne voglio fare un altro, con le iniziale della nostra famiglia'

Giada si bloccò a quelle parole e alzò lo sguardo lucido fissandolo in quello eccitato del tenore

-'davvero Piè?'- domandò curiosa

-'ci sto pensando da parecchio. Ora la mia famiglia sei tu e i nostri figli e  voglio marchiare la mia pelle con le vostre iniziali.'- spiegò con dolcezza il tenore 

In quel momento Giada avrebbe voluto catapultarsi su quelle morbide labbra ma preferì ricompensare il narese in altro modo : riprendendo ciò che aveva interrotto.

Arrivata finalmente alla rigidità del tenore che svettava, fiera, verso di lei, decise di deviare il percorso di baci dedicandosi a  quella sensuale V che partiva dall'intimità e continuava lungo il bacino.

Per quanto piacevoli fossero i baci e le leccatine che gli stava dedicando Giada, Piero moriva dalla voglia di farla sua, magari inchiodandola al muro. E non nascose questo suo desiderio.

-'minchia Già non ne posso più. TI voglio fare mia'

La donna preferì non rispondere a parole e si ritrovò a vezzeggiare quegli addominali scolpiti.

-'beati e santi peli, crescete sani e forti'-  disse la donna soffiandoci su

-'Già e dai, non perdere tempo'- si lamentò Piero mentre alzava il bacino facendo scontrare la sua intimità con quella di Giada

-'mi sono mancati questi peletti ed è giusto dare loro una calorosa accoglienza'- lo canzonò la donna da sempre contraria alla depilazione che l'uomo metteva in atto in estate

-'c'è qualcun'altro che ora vuole essere accolto'- le ricordò malizioso lui mentre arpionava le sue mani sui fianchi della donna sistemandola per poterla penetrare.

Un colpo secco e le fu dentro.

Intanto che Piero dettava il ritmo delle spinte, Giada riprese a baciare il collo del tenore passando per  le orecchie fino ad arrivare alla bocca.

Lì fu una danza frenetica di lingue che si cercano, si trovano, si assaporano, si attorcigliano.

Una danza senza tregua, una danza di passione e di desiderio.

Stanco di essere cavalcato, il tenore si alzò dal letto barcollante, senza mai uscire da Giada.

La appoggiò con delicatezza al muro permettendole di allacciare le gambe al suo bacino e riprese a spingere in maniera sempre più forte e decisa fino a raggiungere il punto massimo del godimento.

Affannati, sudati, stremati ma felici, si sdraiarono a letto per riprendersi da quella folle maratona d'amore e addormentarsi innamorati più che mai.

La mattina seguente, mentre stavano accompagnando i bambini a scuola, Piero ricevette una chiamata da Michele. Nel mentre di questa chiamata Giada vide il volto di Piero cambiare espressione.

Cosa vorrà Michele?

Grazie per le tante letture silenziose, per le tante stelline e sopratutto per i tanti commenti.

Un abbraccio


2.Sono qui, vivimi - (sequel di E sei Splendida)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora