I mesi passarono e la primavera faceva capolino; le nausee di Giada diminuirono mentre la pancia lievitò per la gioia di Piero che trascorreva ore intere ad accarezzarla, a baciarla, a parlarle.
Non erano rare le volte in cui si appoggiava su di essa mentre Giada leggeva un libro o guardava la TV.
-'pisellino quando arriverai, porto te e Gaetano al go-kart. Vi insegno a guidare il motocross, proprio come lo guidavo io da picciriddo'- fantasticava Piero
-'pisellino quando arriverai mi sa che mamma ti chiude in camera con Gaetano e non vi farò mai uscire da soli con papà'- rispose con la vocina da bimba Giada provocando confusione nel tenore
-'ma Già tutti i papà insegnano cose ai figli'- la rimbeccò lui
-'insegnagli a mangiare o vestirsi da solo o a contare' - suggerì Giada guardandolo di sbieco
-'mannò, devi insegnargli cose da uomini, come ad ese ...'-ci riprovò Piero
-' come fare pipì facendo centro nel bagno'- lo interruppe Giada -'se ripercorre le orme del fratello dovrai lavorarci un bel pò su questo aspetto'- ricordò lei riportando alla mente le enormi difficoltà di Gaetano nel fare la pipì quando gli fu tolto il pannolino
-'si ma pure cose da maschio dico io eh capì come an...'-
-'come farsi il nodo della cravatta'- lo interruppe di nuovo lei stuzzicando il suo uomo
-'no Giada, quello puoi insegnarglielo tu. Lo sai fare meglio di me.' - la zittì il tenore alzando di un tono la voce e allontanandosi dal pancione di Giada -'giocare a calcio, andare sui motorini, guidare la macchina'
-'tutte cose pericolose insomma'- lo reguardì Giada accarezzando la pancia come per proteggerlo.
-'tutte cose che fanno tutti i papà, Giada'- la corresse Piero con una leggera vena di dispiacere.
Passarono dei minuti a scrutarsi negli occhi in silenzio, fino a quando non fu Giada a parlare.
-'ho rischiato di perderlo'- confessò intanto che gli occhi le si inumidirono -'è compito nostro proteggerlo Piè. Da ogni cosa'
Piero intuì la sua paura e la associò agli sbalzi umorali dovuto agli ormoni, le catturò un braccio e la tirò dolcemente a se.
-'non farei mai nulla che potesse mettere in pericolo la vita dei nostri figli.Mai Giada'- le fece notare con voce solenne e leggermente dispiaciuta
-'scusami'- sussurrò la donna lasciandosi andare ad un ingiustificabile pianto isterico
-'amo tutto delle tue gravidanze tranne gli ormoni, sono l'unica cosa davvero ingestibile '- disse Piero sorridendo nel pensare agli sbalzi d'umore della donna ad essa legati
Giada preferì non rispondere a differenza di Piero che riprese a parlare.
-'se proprio vuoi, non insegnerò cose pericolose ai nostri figli'- disse accarezzandole la schiena lentamente
La donna si stranì davanti a questo cambio repentino di idee e al tono malizioso usato da Piero, si spostò dal suo abbraccio per poterlo guardale in viso
-'gli insegnerò le migliori tecniche di seduzione'- le disse poi spostandosi sui seni di Giada e facendole intuire le sue intenzioni.
Giada si lasciò andare ad un flebile gemito di consenso.
In quei mesi aveva avuto Piero tutto per se e si erano amati tranquillamente, senza remore, utilizzando le posizione più idonee visto il pancione, le stesse posizione che avevano già messo in pratica per Celeste.
-'sei sempre pronta, amore mio'- ammise Piero sorridendo per quella sfacciata voglia di lui che la sua donna mostrava ancora con imbarazzo.
-'per te lo sarò sempre, tenorino'- lo beffeggiò Giada ricambiando le sensuali coccole del suo uomo.
Piero decise di spostare il corpo invitante di Giada provocandole confusione.
-'A letto Giada, stiamo più comodi ed è più sicuro per te e Pietro'- chiarì il narese mentre si avviavano in camera da letto.
Giunti lì , Piero fece sdraiare la sua donna spogliandola molto lentamente e fissandosi ad ammirarla.
Uno sguardo di ammirazione che a Giada non sfuggì e che imbarazzò la donna che si coprì il viso con entrambe le mani.
-'mi fai impazzire,nica'- ammise Piero fermando le mani sul corpo di Giada -'questo tuo imbarazzarti, dopo aver fatto l'amore con me tantissime volte, dopo sei anni che stiamo insieme, dopo aver fatto tre figli insieme, dopo aver soddisfatto le voglie più assurde a letto, dopo che conosci il mio corpo alla perfezione come io conosco il tuo, dopo che sai perfettamente come prendermi per farmi eccitare così come io so come farti impazzire dal piacere. Dopo tutto questo e tanto ancora tu ti imbarazzi ancora con me, davanti al mio sguardo di pura ammirazione, davanti ai miei complimenti più sinceri. Ti imbarazzi con me che sono tuo marito, padre dei tuoi figli. Ti imbarazzi magari inconsapevolmente diventato ancora più bella, più desiderata. Dio mio Giada, vorrei donarti il mio cuore per farti capire cosa minchia provo per te in questo momento, nel vederti nuda sotto di me, con mio figlio in grembo, rossa in viso per ciò che ti sto dicendo e desiderosa di essere mia.'
E mentre Piero confessava quanto portava dentro, una lacrima ribelle scivolò sul suo viso.
Giada sorrise e gli lasciò una tenerissima carezza sul viso reso ispido dalla barba.
-'non ho bisogno del tuo cuore per saperlo. Lo sento, lo vedo, lo vivo questo tuo amore per me'- lo rasserenò Giada mentre , con l'altra sua mano, catturò quella del tenore poggiandola sui suoi seni muovendola dolcemente.
Piero rise sguaiatamente a quel gesto.
-'potrai pure imbarazzarti ma resti dannatamente sfacciata tra le lenzuola'- ammise lui
-'potrò pure imbarazzarmi ma resto dannatamente vogliosa di te , sempre'- ribattè Giada sorridendo maliziosamente
Il narese decise così di usare la bocca in altro modo,si abbassò su Giada e le lambì i seni resi più grandi dalla gravidanza mentre con le mani stuzzicava l'intimità già bagnata della donna. Dopo pochi minuti decise di invertire spostando le mani sui seni ormai turgidi di Giada e la lingua a stuzzicare la sua intimità.
Giada inerme accoglieva quella piacevole tortura.
Quando Piero la ritenne ormai al limite la fece alzare sedendosi di fronte a lei, l'uno circondò con le sue gambe il bacino dell'altra e viceversa ritrovandosi in un groviglio di gambe.
Lentamente Piero entrò in Giada e con poche spinte, costanti e dolcissime , entrambi raggiunsero l'apice del piacere riempendo la stanza di gemiti di piacere sussurrati.
Felici e appagati, l'una trovò spazio tra le braccia dell'altra.
Stavano riprendendo fiato quando arrivò una chiamata a Piero; senza neppure controllare chi lo chiamasse, il tenore rispose in maniera svogliata.
Mentre ascoltava ciò che gli veniva detto, si scostò dall'abbraccio con Giada e il suo viso si trasfigurò.
Chi ha chiamato il tenore?
Grazie per le letture silenziose, quelle stellinate e quelle commentate.
Un abbraccio
STAI LEGGENDO
2.Sono qui, vivimi - (sequel di E sei Splendida)
Romance-'il corpo appartiene a chi sa farlo godere, quindi sono il vincitore assoluto '- disse con sicurezza Piero continuando a baciarle il monte di Venere .... Giada ammutolì dinnanzi a quelle parole veritiere. -'tu allora non essere ge...