Giada si stranì a quelle parole . Intanto un senso di rabbia la stava invadendo ed era già pronta ad azzannare Piero per quella infelicissima uscita. Lui l'aveva tradita, lui l'aveva lasciata, lui le aveva chiesto il divorzio e lei lo aveva rovinato?
Mentre lei pensava a come rispondere a quell'accusa, Piero capì che Giada aveva frainteso e si premurò di spiegare.
-'mi hai rovinato'- ridisse per poi continuare con voce seria ma sorridendo -'dopo di te nulla è più come prima. Mi hai insegnato ad amare e ad essere amato in un modo così profondo che ora ogni altra sfaccettatura dell'amore mi sembra frivola e di poco conto. Mi hai insegnato a fare l'amore senza inibizione, dando sfogo ad ogni desiderio senza vergognarmene tanto che ora l'amore tradizionale ha poco sapore. - concluse abbassando il capo -'con Cristina non sono mai andato oltre la solita posizione, non ci siamo mai concessi sveltine appaganti, non so neppure che sapore avesse non avendo mai assaggiato i suoi umori'- spiegò andando nei dettagli.In dettagli che magari Giada avrebbe fatto piacere non sapere ma Piero ormai sembrava un fiume in piena - 'Dopo di te il nulla amore mio. Da qualsiasi punto di vista.'
A quelle parole Piero puntò il suo sguardo in quello lucido di Giada, desideroso di una risposta.
Anche per lei valeva lo stesso con l'unica differenza che nessun uomo aveva avuto la possibilità di toccarla, penetrarla, assaggiarla, amarla.
-'dopo di te il nulla'- ripetè Giada per dare voce ai suoi pensieri intanto che le labbra del tenore si curvavano in un sorriso.
Piero sapeva perfettamente che Giada non si era concessa a Maurizio . era stata lei stessa a dirglielo qualche tempo prima , ma sentirselo ridire faceva il suo effetto.
-'ho provato a concedermi a Maurizio, per ripicca nei tuoi confronti che già mi avevi dimenticato, per una mia rivalsa come donna ma nulla. Solo qualche superficiale carezza che mi ha fatto sentire sporca e disagiata piuttosto che amata e desiderata'- spiegò la donna mentre si torturava le mani.
Seppur attraverso percorsi diversi, seppur uno era il carnefice e l'altra la vittima, seppur in tempi e modalità diverse, entrambi erano giunti alla stessa conclusione: l'uno aveva bisogno dell'altra per amare nel senso pieno, profondo, passionale del termine.
-'aspetto di inchiodare te al muro, aspetto te per essere vittima di stupende sveltine e aspetto sempre te per rimettere a pieno regime il mio bazooka'- concluse Piero con un tono leggero.
Una bellissima e liberatoria risata fu tutto ciò che ottenne e se lo fece bastare.
Quello dell'amore carnale era l'ultimo tassello che mancava in quell'intricato puzzle del loro ritorno insieme, si erano amati all'inizio, si erano feriti poi , si erano capiti adesso. Ora dovevano riamarsi. E quello poteva essere il primo passo.
Ad interrompere la loro risata furono i lamenti di Celeste che si stava svegliando.
Ci pensò Piero ad andarla a prendere.
-'principessina mia, ieri mi sei mancata tantissimo'- la vezzeggiò il tenore sotto lo sguardo intenerito di Giada mentre la sistemava sul letto circondata dai cuscini.
-'tu piuttosto perchè dormivi a terra stanotte?' - domandò Giada ricordandosi di come aveva ritrovato il narese
-'Gioia quando dorme occupa tutto lo spazio disponibile'- tentò di spiegare enigmatico Piero
-'si lo so ma perchè stavi a terra?'- richiese lei con insistenza
-'sono caduto Già'- ammise imbarazzato -'e così ho cercato una posizione comoda a terra che mi permettesse comunque di dormire accanto a Gioia.'- spiegò facendo ridere Giada -'sai, il pavimento non è poi così male'- aggiunse
-'allora quando torniamo a casa nostra, dormi sul comodissimo pavimento'-
Era una semplice frase, magari detta presa dal momento ma per Piero ebbe un significato molto più profondo. Aveva il sapore del perdono,del tornare ad essere un 'noi', di una vita consumata insieme. Era una frase che Piero non riuscì a far passare inosservata.
-'hai detto 'torniamo' e hai detto 'casa nostra''- sottolineò con un meraviglioso sorriso sulle labbra.
-'ho detto pure che dormi sul pavimento'- rispose sagace Giada lasciandogli un simpatico occhiolino prima di chiamare la cucina dell'albergo e chiedere di far salire in camera il latte per la piccola Celeste.
Piero andò in camera sua a vestirsi con una nuova forza: Giada lo stava riaccettando nella sua vita.
Gioia e Gaetano si svegliarono insieme e raggiunsero il lettone della mamma impegnata a vestire Celeste.
Entrambi i piccoli raccontarono a modo loro del concerto e dei meet & great.
Gaetano si soffermò sulle luci che avevano accompagnato le canzoni del trio e dei tanti regali ricevuti dal papà; Gioia invece, di tutta la serata, riportò alla mamma l'incontro con una fan troppo calorosa.
-papi è stato abbacciato da una bimba grande '- disse alla mamma facendo il labbruccio e provocando una bellissima risata nella mamma -'ma tanto sono ccesa e l'ho abbacciato pure io'- continuò la piccola fiera di aver messo fine a quell'abbraccio inopportuno tra il papà e la fan.
-'amore non devi essere gelosa, papà è voluto bene da tante persone'- tentò di spiegare
-'si ma papi è nosto e no delle bimbe gandi'- rispose cocciuta la piccola andando nella sua cameretta senza notare l'arrivo di Piero che aveva sentito le ultime battute tra la mamma e la figlia.
-'tua figlia è gelosa'- riportò Giada mentre vedeva Celeste sgambettare per seguire la sorella
-'mia figlia è la tua copia e la sua gelosia è specchio della tua'- corresse il tenore sedendosi accanto a Giada
-'tutela semplicemente ciò che è suo'- ribattè la donna sorridendo
-'tutela anche ciò che è tuo?'- domandò Piero accarezzandole una guancia mentre con il pollice vezzeggiava le morbide labbra di Giada.
Sapeva che era una domanda inopportuna, sapeva di rischiare una reazione cattivissima di Giada ma sapeva pure di avere un impellente bisogno di sentirsi dire che si,lui era suo e non perchè lui la amasse ma perchè anche lei lo desiderava.Aveva bisogno di sapere che qualcosa in Giada si stava muovendo. Aveva bisogno di sapere che lentamente stava scalfendo quella corazza dietro la quale Giada si era rifugiata.
-'sei mio nella misura in cui tu desideri esser mio'- rispose enigmatica lei -'io ti ho sempre sentito mio eppure tu hai scelta un'altra donna.'- spiegò Giada torturandosi le mani -'sei mio solo se decidi di esserlo, accettando le mie paure e le mie insicurezze'
Enorme passo in avanti di Giada ...
Mi fa piacere che wattpad sia tornato a funzionare.
Grazie delle letture, delle stelline e dei commenti .
Un abbraccio
STAI LEGGENDO
2.Sono qui, vivimi - (sequel di E sei Splendida)
Roman d'amour-'il corpo appartiene a chi sa farlo godere, quindi sono il vincitore assoluto '- disse con sicurezza Piero continuando a baciarle il monte di Venere .... Giada ammutolì dinnanzi a quelle parole veritiere. -'tu allora non essere ge...