Capitolo 239

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Quella fu una notte  di riflessione sia per Piero che per Giada, lui doveva assimilare lo sfogo di lei e  lei doveva metabolizzare la promessa di lui. 

Ormai Giada stava per concedersi a Morfeo quando un urlo squarciò la quiete di quella notte.

-'Gioia'- chiamarono unanime sia Giada che Piero.

Entrambi avevano sentito le urla della piccina pur trovandosi in due camere diverse.

Piero, senza recuperare gli occhiali e senza premurarsi di indossare le ciabatte, si scaraventò nella cameretta dei piccoli dove Giada aveva tra le braccia la piccola Gioia dinnanzi alle lacrime di spavento di Gaetano e Celeste.

Nel ritrovarsi Piero accanto, Giada decise di andare nella sua camera con Gioia intanto che il tenore e Gaetano , che aveva seguito il figlio, tentavano di calmare i due più piccoli.

Quando finalmente sia Celeste che Gaetano ripresero a dormire, Piero andò nella camera di Giada e la ritrovò sul letto con Gioia tra le braccia che ripeteva, come una nenia, di non essere lasciata da sola mentre continuava a piangere e a singhiozzare.

-'non ti lasciamo da sola amore mio, te lo prometto'- tentava di rincuorarla Giada senza riuscirci

-'principessa di papà , ti staremo sempre accanto'- intervenne Piero pur di rendersi utile, incapace di vedere la figlia così sofferente.

Gioia, nell'udire la voce del papà, si spostò dall'abbraccio di Giada e si lanciò in quello di Piero

-'papi no andae via, mai più'- disse la piccola mentre si stringeva forte al petto del padre incastrando il viso nell'incavo del suo collo.

Quando Giada si rese conto che Gioia si stava rasserenando grazie a Piero che le cantava una dolcissima ninna nanna , si recò nella cameretta dei due figli. Lì vi trovò Gaetano che vigilava sul sonno ormai sereno dei due nipoti.

Nel vedere Giada triste, l'uomo le fece segno di lasciare quella camera ; senza proferire parola, Gaetano accompagnò Giada nella camera che divideva con Piero e le versò un bicchiere di acqua mentre la faceva accomodare sul divano posto di fronte alla finestra.

-'mi sento così inutile'- sfogò la donna fissando un punto indefinito e rivivendo il dolore della figlia

-'ha bisogno anche di Piero, è con lui che si è calmata'- fece notare l'uomo mentre l'attirava a se per un abbraccio.

Giada annuì semplicemente.

-'posso immaginare quanto dolore porti dentro da moglie delusa e  donna umiliata ma sei anche una mamma e sei chiamata a fare il bene per i tuoi figli, ed ora il loro bene è Piero. Inutile nasconderlo'- spiegò con tenerezza Gaetano -'non ti chiedo di andarci a letto ma di riaccoglierlo in casa per il bene dei bambini. Loro hanno bisogno di lui, Giada. Da sola non ce la puoi mai fare'-

Ancora una volta Giada annuì consapevole della verità di quelle parole. Intanto Piero varcò la soglia della camera con lo sguardo perso e con le lacrime a bagnargli il viso.

-'sono un pessimo padre, ho provocato un profondo dolore nel cuore di Gioia. Non merito i miei figli ne l'amore che loro hanno per me'- a queste parole si inginocchiò lasciandosi andare ad un profondo pianto .

-'Gaetano puoi andare da Gioia, per favore?'- domandò Giada mentre si alzava dal divano e si avvicinava a Piero.

Gaetano acconsentì e in silenzio andò a sdraiarsi accanto alla nipotina lasciando il figlio e l'ex nuora ad affrontare i loro demoni interiori.

Giada si inginocchiò di fronte a Piero e con dolcezza prese il viso del tenore mentre con i pollici lasciava teneri grattini capaci di asciugare le lacrime e rasserenare l'uomo.

Non aveva mai visto Piero così vulnerabile, così debole, così colpevole. E decise di intervenire.

-'sei il papà che meritano, non sei perfetto ma li ami tanto ed è questo ciò che conta.'- disse la donna abbozzando un mezzo sorriso.

Vedere Piero spaventato dinnanzi alle urla della figlia, vederlo coccolare la piccina mentre le cantava la ninna nanna, vederlo abbracciato alla figlia per rasserenarla le era bastato per avere l'ennesima conferma di quanto amore quell'uomo aveva per la sua piccina. Una piccina che non era sua figlia biologica ma che Piero amava come tale.

-'abbiamo commesso tanti errori ma nulla di irrecuperabile, Gioia ha bisogno anche di te. E so che tu farai l'impossibile per esserci. Sei il loro eroe, tu sei la sua cura.'-

Imitando la figlia, anche Piero si lanciò tra le braccia di Giada. L'uomo protettivo aveva ora bisogno di essere protetto da se stesso, l'uomo forte aveva ora bisogno della forza della donna che amava, l'uomo sicuro di se aveva ora bisogno di essere rassicurato sul suo senso paterno, l'uomo che amava quella donna di un amore unico aveva ora bisogno di sentirsi amato.

E Giada non si tirò indietro.

Trascorsero minuti interi inginocchiati l'uno di fronte all'altra abbracciati, Piero era stretto al petto di Giada mentre questa gli lasciava tenere carezze che partivano dalla nuca e si allungavano sulla schiena. Un movimento lento e costante che permise al tenore di porre fine al suo pianto e  rasserenarsi.

-'aiutami ad essere il papà che meritano, ti prego'- chiese a mò di supplica il narese

-'tu sei già il miglior papà che loro potevano desiderare'- rispose Giada sorridendo -'e lo si capisce da come ti amano; dai disegni che ti dedicano ai racconti confusi e sconclusionati che ti riservano, dalla felicità di come ti accolgono ad ogni tuo ritorno al modo in cui ti coinvolgono in ogni loro attività quando stai a casa.Non dubitare mai di che padre meraviglioso sei'

-'li ho lasciati soli per un'altra donna'- spiegò Piero 

-'abbiamo commesso entrambi degli errori come genitori, Piè. Tu per Cristina ed io con Maurizio ma questo non sminuisce l'amore che proviamo per i nostri figli. Ci dobbiamo soltanto impegnare a starle accanto evitando di confondere il rapporto tra ex con il rapporto tra genitori e figli'- chiarì lei -'ed ora alziamoci da questo freddo pavimento e andiamo da nostra figlia'- ordinò con fare dolce 

-'posso venire con te anche io?'- chiese Piero per avere la conferma di aver capito bene

-'Gioia ha bisogno di entrambi i genitori'- rispose  sorridendo

-'questo non vuol dire stare insieme, vero?'- chiarì il narese concedendo la mano a Giada per aiutarla ad alzarsi

-'esatto'- confermò la donna mentre si recavano entrambi nell'altra camera permettendo a Gaetano di tornare nel suo letto a dormire e lasciando Gioia nelle mani amorevoli dei genitori.

Ancora problemi per Gioia mentre Giada mette da parte il nervoso con Piero per rassicurarlo sul suo ruolo di papà. 

A voi i commenti. 

Grazie :) A lunedì :)

Un abbraccio

2.Sono qui, vivimi - (sequel di E sei Splendida)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora