Capitolo 218

704 44 88
                                    

Tra le mille cose da fare, ho trovato un piccolo buco per pubblicare così il regalo lo faccio a voi anche se è il compleanno del nostro AMATISSIMO BARONE al quale vanno gli auguri più affettuosi e più sinceri affinchè possa vivere una vita circondata da Amore e possa trovare la sua Giada :)

Buona Lettura.

Quanto dolore Piero le aveva procurato? Sarebbe mai stato capace di rimediarvi? Meritava un'altra possibilità il loro amore o era meglio lasciarla andare pregando Maurizio di renderla felice?

Queste e altre mille domande presero a girare come un vortice nella sua testa. Decise di non entrare in quella stanza e di tornarsene nella sua. Ora il suo portafogli non aveva alcuna importanza.

Entrato in camera , trovò Franz che si stava rivestendo

-'la doccia è tutta tua'- avvisò con voce squillante senza ottenere alcuna risposta da parte del tenore che invece uscì fuori al balcone e perdersi ad osservare un punto qualsiasi del panorama.

Francesco notò questa stranezza e lo seguì.

-'eh Piè che c'è??'- chiese accarezzandogli la spalla ma il tenore non rispose -'Piero non ti senti bene?'- continuò leggermente impanicato il fratello

-'Giada'- disse semplicemente per poi lasciarsi andare ad un pianto sommesso provocando non poca confusione in Francesco. 

Passarono lunghi minuti, Franz fece sfogare Piero di tutte le lacrime che aveva in corpo senza dirgli alcuna parola mentre si chiedeva il perchè di quella reazione.

Quando anche l'ultima lacrima venne versata, Piero si asciugò il volto, prese un profondo respiro e raccontò a Francesco  tutto.

Raccontò del portafogli, della porta che aveva socchiuso per ascoltare tutto, dello sfogo di Giada. Ripetere ogni parola uscita dalla bocca di Giada rappresentava una profonda e dolorosa coltellata al cuore del tenore. Franz , dal canto suo, ascoltò tutto senza fiatare, limitandosi a delle leggere carezze sulla spalla del fratello. 

Per lui non erano una sorpresa quelle parole, aveva vissuto accanto a Giada ogni momento doloroso; l'aveva vista cadere, piangere e rialzarsi; l'aveva vista perdere ogni speranza e abbandonarsi al dolore ma l'aveva vista pure trovare nei figli la forza di non mollare; l'aveva vista umiliata eppure orgogliosa; l'aveva vista morire per poi risorgere ma più di tutto l'aveva vista, e la vedeva ancora, maledettamente innamorata di Piero. 

Perchè poteva essere delusa e arrabbiata,  poteva trattare con freddezza e distacco Piero, poteva star bene con Maurizio ma era Piero che amava. Nonostante tutto. Ora doveva essere bravo lui a starle accanto con costanza senza mai scocciarsi, con amore senza mai arrabbiarsi, con coraggio senza mai demoralizzarsi. 

-'dai Piè, vatti a fare una bella doccia rigenerante e riprendi a corteggiare quella donna'- tentò di incoraggiarlo ma senza ottenere grandi risultati  -' Piè mi hai capito?'- chiese Francesco fissandolo negli occhi

-'mi chiedo se abbia più senso continuare'- disse Piero provocando confusione nel fratello -'la amo e voglio vederla felice e forse la sua felicità non sono io. Non sono mai stato io'- concluse con un fil di voce, a stento udibile

-'ma che minchia stai a dì?'- chiese urtato  Francesco -'e saresti disposto a vedere crescere i tuoi figi accanto a un uomo che non sei tu? Saresti disposto a gettare la spugna consegnando ad un altro uomo l'unica donna che davvero ti abbia mai amata come Piero? Amando prima i tuoi difetti e poi i tuoi pregi? Saresti disposto a vedere per sempre Giada stretta tra le braccia di un altro uomo?'- continuò furioso alzando sempre più il tono di voce fino quasi ad urlare -'se lasci perdere tutto allora si che ti dimostrerai un bambino che voleva solo giocare con lei, ti dimostri un immaturo che non lotta per la donna che ama, per la madre dei suoi figli'

E con queste parole, con il sangue iniettato negli occhi, il corpo scosso da adrenalina, uscì da quella stanza lasciando Piero da solo a riflettere.

Nell'altra camera, Ilaria sciolse quel groviglio di braccia per permettere a Giada di asciugarsi. Mentre Ilaria pensava a come aiutare Piero a scalfire la corazza dentro la quale Giada si era rinchiusa, lei stava rivestendosi svogliata, senza forze.

Stavano per lasciare la stanza e ritrovarsi tutti giù per concedersi un giro tra i negozietti tipici del paese quando Giada notò  il portafogli di Piero sul suo comodino.

Lo mise in borsa per poterlo riconsegnare al tenore quando un pensiero le balenò nella mente.

Da sempre Piero custodiva nel portamonete una foto dei suoi cari;spinta da una immotivata e morbosa curiosità , decise di riprenderlo e aprirlo per vedere quali foto portava con se Piero e con grande sorpresa ritrovò la foto della famiglia Barone, la foto dei suoi tre figli e una foto che ritraeva lui e lei sorridenti e felici. Era una stupidaggine, ma la presenza di quella loro foto tra quella dei figli e della sua famiglia la fece sorridere, era la dimostrazione più tenera e più nascosta di quanto Piero davvero la amasse. 

Accantonò in un angolo recondito quel pensiero e  si concentrò su mille altre cose che non contemplassero Piero.

Dopo un pò si ritrovarono tutti nella hall per la passeggiata.

Di tutta la comitiva solo Noemi e Alessio si mostravano sereni e rilassati. Ilaria e Franz erano preoccupati per Giada e Piero mentre questi ultimi si ignoravano come meglio potevano fino a quando non decisero di rivolgersi la parola.

-'come stai?'- chiese Piero a Giada mentre lei le si rivolse a lui in contemporanea -'Piero io'- provocando imbarazzo in entrambi

-'io volevo'- dissero di nuovo insieme sorridendo timidamente.

A Franz e Ilaria non sfuggì quel siparietto comicamente romantico ma fu Franz a dare voce al pensiero di entrambi

-'sono fatti per stare insieme'-

Un pensiero sul quale Ilaria concordò pienamente. Decise così che avrebbe parlato dello sfogo di Giada  con il suo futuro marito appena possibile, ignara che Francesco già sapesse tutto.

-'vai prima tu'- impose Piero autoritario 

-'questo è tuo'-disse Giada consegnandogli il portafogli 

-'grazie'- rispose sintetico il narese 

-'tu invece? cosa stavi dicendo?'- chiese la donna con voce flebile

-'volevo sapere come stavi'- 

-'sto bene, grazie ancora per ieri'- rispose senza dare seguito alla conversazione non immaginando lontanamente cosa aveva combinato da ubriaca e quali confessioni aveva fatto.

Il giro tra i negozietti aiutò sia Piero che Giada a sciogliersi. Piero continuava a ripensare alle parole di Giada e a quelle di Franz tentando di darsi una risposta, di trovare una soluzione. Giada invece si rese conto che sfogarsi con Ilaria dando voce a ciò che realmente provava per Piero non le era stato particolarmente di aiuto. Continuava a non volersi aprire a Piero, continuava ad essere convinta che Piero l'avrebbe fatta soffrire di nuovo.

Intanto entrambi vennero distratti dai loro pensieri dal desiderio di comprare dei regalini per i bimbi e per Mariagrazia. 

Piero, in particolare, si perse più volte ad osservare Giada a cercare il regalo più adatto per i piccoli. Era bellissima con quell'aria da bimba curiosa che assumeva nel chiedere, vedere, scoprire. Era bellissima mentre notava gli occhi che le brillavano quando parlava dei figli, o quando immaginava la reazione dei figli nel ricevere quel regalo. Era bellissima mentre scorgeva la dolcezza nelle parole che usava per parlare dei bimbi. Era bellissima vederla serena ed era tremendamente triste nel rendersi conto che la sua serenità ora non dipendeva da lui.

In quel momento capì definitivamente cosa doveva fare con Giada.

E nulla, per un passo avanti che fanno altri tre indietro ne seguono. Cosa ha deciso di fare Piero?

A lunedì ... 

Semplicemente GRAZIE

Un abbraccio


2.Sono qui, vivimi - (sequel di E sei Splendida)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora