Capitolo 337

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Tornati a Napoli, Piero e Giada si fecero prendere da un'ansia ingestibile e frenetica. 

Ogni sera ripercorrevano la lista delle cose fatte: dal ritiro degli abiti alla conferma del ristorante, dalla consegna delle bomboniere all'ultimo controllo dei fiori scelti. Ogni cosa sembrava essere pronta. Tra le mille conferme , ce n'era una che Piero serbava nel cuore e che non avrebbe svelato a Giada se non la sera del 22 settembre: il loro viaggio di nozze, organizzato in una sola settimana ma senza tralasciare alcun dettaglio.

Alla spicciolata, alcuni giorni prima delle nozze, tutta la famiglia Barone , accompagnata da quella Ognibene arrivò a Napoli: dai genitori ai nonni, dagli zii ai cugini. Nessuno voleva perdersi quell'appuntamento così importante per Piero.Lo avevano visto sbagliare, piangere, lottare per quella donna ed ora, per nulla al mondo, avrebbero perso quel matrimonio.

-'per chi è quel borsone?'- chiese Piero mentre si spogliava per concedersi una doccia.

-'tuo '- rispose con ovvietà la donna mandando in confusione il tenore, una confusione che chiarì subito -'non pretenderai di dormire qui con me alla vigilia delle nostre nozze?'- domandò ironica facendogli una linguaccia.

Piero si bloccò con le mani a mezz'aria sempre più confuso

-'ma non ha senso, siamo stati già sposati'- fece notare con voce stizzita il narese che non voleva proprio saperne di passare la notte lontano dalla sua famiglia

-'bisogna rispettare le tradizioni'- provò a spiegare lei prima di essere interrotta da un Piero piuttosto stizzito

-'le abbiamo rispettate la prima volta, ora non ha alcun senso'-

-'ti prego amore mio, sono solo poche ore e le passi in albergo con tuo padre e tuo fratello.'- spiegò certosina 

-'non mi va di lasciarti da sola Già, come fai a non capirlo??'- palesò finalmente Piero con voce stizzita

-'non resto sola, ci sono tua mamma e Mariagrazia con Ilaria che mi aiutano'- 

-'hai già pensato a tutto. Non riuscirò mai a farti cambiare idea'- si rese conto alla fine il tenore lasciando cadere così il discorso e continuando a prepararsi per la notte.

Alla vigilia delle nozze, i bambini si mostravano particolarmente euforici. 

Gioia non faceva altro che ripetere di essere la damigella che avrebbe portato le fedi all'altare; compito inizialmente assegnato al fratello ma che poi era passato a lei ricordando la movimentata consegna delle fedi nuziali al matrimonio di Francesco, andando così contro una delle regole basilari del galateo da matrimonio.

Gaetano e Celeste invece avevano il compito di accompagnare Gioia nella consegna. Giada aveva infatti deciso di farsi accompagnare all'altare unicamente dal papà mentre i figli avrebbero aspettato all'altare insieme al papà.Più volte le cognate avevano provato a farle cambiare idea ma ogni volta Giada rispondeva che quel matrimonio era già fuori dall'ordinario, tanto valeva ribaltare le consuete regole che lo caratterizzavano.

Celeste, con i suoi due anni e mezzo, sembrava la più tranquilla e fungeva da calmante anche per la mamma, divisa tra le poppate a Pietro e le mille domande di Gioia. 

Piero decise invece di prendere con se Gaetano e di ritagliarsi un momento ''solo uomini'' andando al parco giochi.

A notte fonda, Piero continuava a rigirarsi nel letto dell'albergo intanto che osservava il fratello e il papà dormire sereni. Il sonno faticava ad arrivare e , guardando per l'ennesima volta l'orologio del cellulare, decise di contattare Giada certo che era impegnata nella poppata notturna di Pietro.

''mi manchi più dell'aria'' 

Un messaggio semplice che spiegava l'insofferenza del tenore nello star lontano dalla sua donna.

''manchi a noi, papi'' - rispose Giada inviandogli un selfie che ritraeva lei e Piero ancora svegli

''è bellissimo nostro figlio''- commentò il narese guardando estasiato quella foto 

''è arzillissimo soprattutto, non accenna a crollare''- si lagnò la donna provocando un bellissimo sorriso in Piero 

A quel punto Piero decise di chiamarla, aveva un bisogno impellente di sentire la sua voce, di sentirla vicina in qualche modo.

''è la fotocopia perfetta del papà. E comunque anche io non riesco a dormire. Non vedo l'ora di riabbracciarti Già''- disse non appena sentì rispondere 

''mancano poche ore amore mio e poi saremo di nuovo una famiglia anche davanti a Dio''- sussurrò Giada pur di rasserenare l'animo del compagno

Nell'udir quelle parole, il cuore di Piero venne stretto da una morsa asfissiante.

''Giada senti, devo dirti una cosa importante però ti prego non mi interrompere''- avvisò con tono serio e voce cupa -'' non mancheranno le discussioni tra di noi, non mancheranno i momenti in cui io ti deluderò ne i momenti in cui tu non mi vorrai parlare. Saranno tante le volte in cui non ci capiremo e magari penseremo ''chi me lo ha fatto fare di tornare con lui o con lei''- disse d'un fiato il tenore -''ma non dubitare mai del mio amore per te. Mai Giada. Anche quando starò lontano dei chilometri, quando non saprò dimostrartelo come meriti, quando litigheremo e non ci capiremo. Sei tutto ciò di cui ho bisogno per vivere, per essere felice e l'ho capito dopo una serie più o meno infinita di minchiate. l'ho capito solo dopo averti persa, solo dopo averti vista tra le braccia di un altro, solo dopo aver temuto davvero di non riaverti più tra le mie braccia.''

Giada ascoltava quelle parole mentre lacrime calde le solcavano il viso 

''sei sempre stata più brava di me a capire, a fidarti, ad accogliere, ad amare. In generale. Sei sempre un passo più avanti a me perchè sei donna, sei una donna vera. Di quelle difficili da trovare, di quelle difficili da conquistare. In questi anni mi hai sempre dimostrato un amore gratuito, profondo, passionale, vero. In tanti anni mai mi hai dato modo di dubitare di quello che provavi per me e quando l'ho fatto è stato a causa della mia insana gelosia''- ricordò Piero riportando alla mente il bacio che Stefano rubò a Giada mentre Piero era impegnato a Bologna per lavoro -''e mai per mancanze tue. Non ti prometto l'assenza di difficoltà ma ti prometto di affrontarle insieme, mano nella mano''

Dall'altra parte del telefono ormai Giada era un fiume di lacrime, incapace di dare loro un freno.

''ti confermi il biglietto vincente della Lotteria ''- rispose Giada ricordando le parole dette a Piero prima del loro riavvicinamento -''e ti amo. Ti amo più della mia vita, Barone''

E con queste dichiarazioni d'amore imperfette ma profondamente vere si salutarono dandosi appuntamento al giorno dopo.

Pronti per il grande evento?

Grazie.

Un abbraccio.

PS: c'è una one shot su Piero sul mio profilo, si chiama '' A mano a mano''...e nulla, questo è!!!

2.Sono qui, vivimi - (sequel di E sei Splendida)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora