Capitolo 240

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Avevo pochi minuti di tempo e dovevo scegliere se aggiornare o rispondere ai commenti.

Non vi offendete se ho scelto la prima opzione, vero?

Risponderò appena posso ;)

Buona Lettura :)

A differenza della notte agitata, il risveglio per Gioia fu tenerissimo. Fu la prima ad aprire gli occhietti e fu felicissima di ritrovarsi tra mamma e papà.

Senza muoversi di un millimetro, passò minuti interi ad osservare i tratti del viso del papà con un meraviglioso sorriso sdentato.

-'mi consumerai a furia di guardarmi, piccirridda mia'- disse Piero ad occhi chiusi ma sorridendo

-'sei bello papi'- rispose la figlia come a giustificarsi , prima di accoccolarsi sul suo petto incastrando la testolina nell'incavo del collo del papà.

-'mami domme ancora'- fece notare Gioia dopo alcuni minuti

-'lasciamola dormire, così si sveglia riposata'-

-'papi tu no vai più via vero?'- chiese Gioia mentre baciava la guancia del papà riempendolo di coccole come amava fare fin dalla più tenera età.

-'no, Gioia. Io non vado mai più via'- marcò serio in viso mentre stringeva a se la piccola come a volerla fondere con il suo corpo

-'ma mami ti ha baciato?''- domandò ancora impertinente la piccola ricordando quanto si erano dette lei e Giada prima di partire

-'meglio Gioia, abbiamo parlato e ci siamo chiariti'-

La bimba lo guardò confusa cercando di capirci qualcosa 

-'ma allora tu no  vai più via?'- ripetè per avere conferma che quanto detto dal papà e quanto chiesto da lei erano la stessa cosa.

Piero confermò mentre si lasciava andare ad una sua tipica e  bellissima risata gutturale che svegliò Giada.

-'papi hai vegliato mami'- l'accusò Gioia mentre lasciava un veloce e affettuoso bacio sulle labbra di Giada prima di scendere dal lettone e recarsi in cameretta dalle bamboline che aveva portato con se.

-'Buongiorno amore mio'- la salutò Piero mentre Giada si stiracchiava e mugugnava qualcosa -'grazie per stanotte, grazie per avermi permesso di entrare nel tuo cuore raccontandomi cosa ti porti dentro e grazie per avermi permesso di fare il papà'- vomitò d'un fiato mentre lasciava una leggera carezza sul viso stropicciato di Giada

Giada sorrise ma non gli fu possibile rispondere perchè destati dai lamenti di Celeste che stava per svegliarsi.

Fu Piero ad alzarsi dal lettone e prendere con se la piccola per portarla sul lettone.

-'tatte coccole , papi'- urlò Gioia battendo le mani e saltando sul lettone per giocherellare con la sorellina che rideva divertiva.

Giada e Piero osservavano la scena con un meraviglioso sorriso stampato in viso per poi incatenare i loro occhi emozionati.

-'supereremo pure questa'- disse sicuro di se Piero mentre accarezzava una gamba scoperta di Giada.

-'mami e Tano?'- domandò Gioia con i capelli arruffati a causa delle coccole.

-'quel dormiglione dorme ancora'- rispose la mamma

-'tutto sua zia'- intervenne Gaetano entrando dalla porticina che rendeva le camere comunicanti.

Piero e Giada si scambiarono uno sguardo di intesa e annuirono ridendo come bambini.

Decisero di consumare la colazione in camera poichè in albergo c'erano alcune fan e Giada voleva preservare la loro privacy.

-'io ho due interviste prima di pranzo e il sound check verso le 18'- spiegò Piero per  organizzarsi con Giada e i piccoli.

-'potremmo andare nella piscina dell'hotel, oggi fa caldo'- propose Giada mentre imboccava la piccola Celeste e prendendo i consensi dei due figli più grandi.

-'papi tu tai co noi?'- chiese Gioia fermandosi con la mano che reggeva la tazza del latte a mezz'aria

Piero avrebbe voluto fanculizzare tutti gli impegni e stare con i figli ma non poteva.

-'sto via qualche oretta ma vi raggiungo in piscina e ti faccio fare tanti tuffi'- promise pur di alleviare la delusione spuntata sul visino della figlia.

Come predetto a colazione, Piero stette via il tempo necessario per le interviste per poi raggiungere la sua famiglia in piscina e godersi dei momenti di spensieratezza con i piccoli e con Giada.

Fu un pomeriggio fatto di leggerezza e risate. I bimbi godettero la vicinanza del papà che si dedicò totalmente a loro. 

-'vorrei farti venire al concerto'- confessò Piero mentre osservava Gioia e Gaetano fare una gara di nuoto con tanto di braccioli.

-'non credo sia una buona idea'- rispose Giada ripensando ai paparazzi e alle fan sempre appostate a scrutare ogni movimento dei ragazzi

Piero si aspettava quella risposta eppure non volle demordere.

SI voltò verso Giada perdendo il contatto visivo con i figli e la prese per le spalle.

-'ne ho bisogno io, Già. Ho bisogno di avere i miei figli con me, ho bisogno che loro sappiano che ci sono anche quando lavoro, ho bisogno di avere i tuoi occhi davanti quando canto ''grande amore'''- ammise il tenore con una sincerità disarmante-'e non mi importa se le fan ti vedono, sono i miei figli, è normale averli ai miei concerti'- disse Piero sicuro di se

Giada non seppe dirgli di no, anche Gioia aveva bisogno del papà e vi acconsentì ma con delle modifiche.

-'io e Celeste restiamo in camerino. Chiedi a Gaetano di tenere con se i piccoli e se diventano ingestibili me li porta in camerino'- impose mentre rivolgeva il suo sguardo ai figli distogliendolo da Piero 

-'volevo anche te Giada'- ripetè lui ma di fronte al silenzio della donna, decise di desistere.

Gioa e Gaetano non stavano più nella pelle. Fremevano dalla voglia di raggiungere il papà e vederlo cantare davanti a centinaia di fan.

Finalmente arrivò il transfer mandato da Piero per recuperare la sua famiglia.

-'mami ma papi no bacia le altre bimbe vero?'- chiese con sguardo serio mentre si avvicinavano al Palalottomatica.

-'no, non le bacia'- rispose ridendo Giada constatando che la gelosia di Gioia di Piero non accennava ad affievolirsi -'però può capitare che qualche ragazza abbracci papi'- la avvisò la donna pensando ai meet & great del post concerto.

-'ed io dico che papi è mio'- affermò sicura di se la piccola facendo ridere la mamma che in cuori suo godeva di quella gelosia.

Arrivati al palasport, Giada venne fatta entrare dall'entrata secondaria e accolta da Barbara che l'accompagnò nel camerino del tenore.

-'sembra tu debba partire per un viaggio'- la prese in giro la road manager vedendo le borse di cui era munita Giada.

-'con tre figli anche andare al supermercato è un viaggio pieno di difficoltà'- spiegò la donna ridendo

Arrivati davanti ad una anonima porta bianca, i piccoli capirono che dietro quella porta c'era il loro papà non dalla scritta 'Piero Barone - Il Volo' che donava un tocco di colore a quel pezzo di legno bianco ma dai gorgheggi che uscivano da quella stanza.

-'è papi, è il notto papi'- disse Gaetano fiero battendosi il petto intanto che Gioia, più pratica, tentava di aprire quella porta.

Capitolo soft...un pò di serena normalità.

Grazie di tutto.

Un abbraccio


2.Sono qui, vivimi - (sequel di E sei Splendida)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora