Capitolo 304

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-'sei proprio sicura di voler andare in piscina?' - chiese per l'ennesima volta Piero mentre rilasciava una scia di baci sul collo della donna

-'si, Piè. Una nuotata, due coccole in acqua e poi torniamo in camera'- rispose Giada beandosi di quei baci ma sopratutto delle mani del tenore che palpavano insistentemente il suo sedere da sotto l'accappatoio.

-'ti avviso che se c'è una sola persona tu di dosso non te lo togli sto coso'- minaccio il tenore

-'geloso??'- 

-'come neppure immagini, Giada. Come neppure immagini.'- rispose Piero fissandola negli occhi con sguardo serio e penetrante.

Giunti in piscina, per buona pace mentale di Piero che non aveva particolarmente gradito quella proposta di Giada, erano gli unici presenti.

Giada si liberò dall'accappatoio e si avvicinò al bordo piscina mentre Piero da dietro osservava le curve della sua donna rendendosi conto che erano più morbide di quando andarono ad Ibiza.

-'hai messo su qualche kg'- affermò con voce suadente mentre accarezzava da dietro i fianchi di Giada.

-'spero di piacerti ancora'- rispose lei sorridendo.

Sapeva che a Piero piacevano le sue forme abbondanti al punto giusto.

-'mi piaci ancora di più. Sai che non amo toccare le ossa'- spiegò il narese facendo scorrere le sue dita affusolate anche sulla pancia leggermente rotondetta

-'e allora toccami, Piè. Toccami tutta'- lo pregò lei indirizzando una mano del tenore sulla sua intimità ormai bagnata.

Piero decise di giocare un pò e piuttosto che accontentare la supplica della compagna si staccò da lei.

-'vabbè ma tu volevi fare una nuotata, prego'- disse indicando la piscina con un abile ed elegante gesto teatrale

Giada sorrise capendo l'intento di Piero e annuì tuffandosi e concedendosi una nuotata.

Piero si bloccò mentre la osservava nuotare, Giada era felice e spensierata come da tempo non la vedeva, come lei meritava. E intanto che se ne innamorava ancora di più. 

Dopo qualche minuto decise di raggiungerla permettendole di aggrapparsi a lui.

-'già stanca?'- domandò il tenore intanto che lei legava le sui gambe al bacino dell'uomo.

-'no, semplicemente non l'ho mai fatto in acqua'- rispose lasciando la frase a metà certa che Piero avrebbe intuito il proseguo.

Senza degnarsi di risponderla, si spostò lungo il bordo della piscina arrivando ad un punto dove toccava il fondo con i piedi così da potersi concentrare nel possedere la donna senza preoccuparsi di restare a galla.

Fu lei a catturare le labbra bagnate di Piero in un bacio famelico, di quelli che tolgono fiato intanto che faceva scontrare il suo ventre sull'intimità eccitata di Piero e le mani di lei si aggrappavano ai capelli del tenore tirandoli leggermente. Un gesto che faceva impazzire l'uomo, Giada lo sapeva e lo faceva apposta.

-'Sei indemoniata stasera'- fece notare il tenore sottolineando la foga con la quale la donna lo stava amando

-'ti desidero sempre, in ogni occasione,  ma quando indossi il vestito con il papillon diventa ingestibile questo desiderio che ho di te'- spiegò Giada imbarazzata intanto che aveva appoggiato la sua fronte a quella di Piero.

-'non ti devi imbarazzare nicuzza bedda, è meraviglioso il modo in cui mi desideri, il modo in cui me lo dici, il modo in cui mi ami.'- la rasserenò Piero appoggiando le sue mani sui glutei della donna palpandoli senza vergogna prima di liberarli dallo slip.

Giada, dal canto suo , abbassò lo slip dell'uomo liberando finalmente la sua eccitazione e indirizzandola verso la sua intimità

-'sei impaziente'- la canzonò Piero aiutandola nell'intento

Giada sorrise di gusto muovendo il suo bacino per far adattare la sua intimità a quella del tenore.

Le spinte che si concessero i due innamorati si trasformarono in piccole onde che si infrangevano sul bordo della piscina. 

Quando entrambi raggiunsero il massimo piacere, Piero uscì dalla donna procurandole un forte disappunto.

-'non ho finito con te ma ti voglio fare mia inchiodata al muro, piegata sul comodino, stesa su letto e in qualsiasi altro modo posso farti mia ma chiusi nelle quattro pareti della nostra stanza'- spiegò con affanno il tenore che non riusciva a lasciarsi andare in quel luogo aperto desiderando invece  di rinchiudersi nell'intima privacy della camera da letto prenotata.

Non dette neppure il tempo a Giada di rispondere che l'aiutò a risalire dalla piscina porgendole l'accappatoio per permetterle di coprirsi.

-'e tu niente accappatoio?'- domandò la donna notando che  l'uomo si stava incamminando verso l'ascensore con il suo telo appoggiato sul braccio.

-'la mia biancheria copre anche se bagnata, la tua no' - sentenziò il tenore.

Entrati in ascensore, Giada poggiò la sua schiena alla parete metallica.

-'sei altamente eccitante con queste goccioline di acqua che scivolano sul tuo corpo' - confessò mentre osservava con una certa concentrazione delle gocce che scivolavano lungo gli zigomi dell'uomo fino ad arrivare sulle sue labbra carnose, altre gocce che correvano lungo le muscolose braccia e altre ancora sugli addominali allenati che , scanzonate e ribelli,arrivavano fino alle linee marcate del bacino del tenore che confluivano poi al pube.

-'smettila di guardarmi in quel modo'- la minacciò Piero avvicinandosi fino a puntare la sua eccitazione sul ventre della donna.

-'e tu smettila di essere così attraente'- rispose a tono lei avvicinando ancor di più le loro intimità.

L'arrivo dell'ascensore decretò la fine di quel siparietto maledettamente erotico. Aperte le porte, Piero tirò la donna con se e con passo svelto arrivarono in camera. 

Lì si amarono più e più volte mantenendo fede alla promessa del tenore di amarla in ogni luogo della camera mettendo in atto le posizioni e le fantasie più svariate, prendendosi unicamente il tempo necessario per riprendere fiato. 

Esausti ma felici e appagati , si abbandonarono a Morfeo quando in cielo erano apparsi i timidi raggi del sole autunnale.

Il giorno dopo,il primo a svegliarsi fu Piero accompagnato dalla sua intimità.

-'non farmi mai mancare questi risvegli'- lo pregò la donna intanto che saliva a cavalcioni sull'uomo dettando le regole di un veloce  e soddisfacente coito.

-'e tu non smettere mai di essere così vogliosa tra le lenzuola, monellaccia che non sei altro.' - ribattè il tenore -'chi lo avrebbe detto che dietro un sorriso imbarazzato e una lingua biforcuta si nascondeva una compagna di letto così passionale?'- domandò retorico l'uomo mentre si staccava da Giada con voce affannata dall'amplesso appena vissuto.

Degna conclusione di compleanno per Giada.

Grazie :) 

Un abbraccio

2.Sono qui, vivimi - (sequel di E sei Splendida)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora