Capitolo 305

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22 settembre...vi ricorda qualche appuntamento??!

SIII..manca un anno al matrimonio del secolo 😍


Dopo colazione , muniti della piccola valigia , scesero nella hall per tornare a casa e riabbracciare figli e parenti.

Lì la receptionist attirò l'attenzione di Piero per consegnargli dei  palloncini della sera prima provocando confusione nell'uomo.

-'sua figlia mi ha chiesto di conservarglieli ma ieri ho dimenticato di lasciarglieli'- si scusò con aria mortificata la donna

-'non ce n'era bisogno ma la ringrazio molto'- disse Piero allungando la mano per recuperarli

-'la sua piccolina sa essere molto convincente'- rispose la donna nel ricordare lo sguardo furbetto  e il musino imbronciato messo su pur di ottenere quei meravigliosi palloncini fucsia gonfiati con l'elio e che abbellivano la sala .

-'si, conosco perfettamente mia figlia'- ammise il tenore sorridendo in maniera sghemba mentre recuperava i palloncini, tutto sotto lo sguardo guardingo di Giada che anche quella mattina si mostrava pallida e con una leggera ma costante nausea a farle compagnia.

-'tornati a casa ti riposi, Già. Ti vedo pallida.' - la richiamò preoccupato Piero

-'stanotte mi sono strapazzata troppo'- lo beffeggiò la donna ricordando la notte d'amore  e riservandogli un'occhiataccia affatto amorevole

-'perchè mi guardi in quello modo? Sono solo preoccupato per te'-si giustificò il tenore temendo che quello sguardo fosse dovuto alla raccomandazione fatta

-'perchè non mi piaci quando ti pavoneggi con altre donne'

-'io pavoneggiare?'- domandò stralunato l'uomo

-'si, nella hall con quella dei palloncini'- spiegò Giada con tono duro e le braccia conserte

-'non mi sono pavoneggiato, gelosona mia. Ho solo ringraziato una donna per aver accontentato i capricci di tua figlia'- 

-'si, come no. E' sempre figlia a me quando fa i capricci'- rispose irriverente lei sporgendo il labbro inferiore come segno visibile del suo disappunto.

Ammaliato da quell'espressione che Piero tanto amava e dalla gelosia che la sua donna mostrava, spostò una mano dal volante e lasciò una tenera carezza sul viso di Giada staccando momentaneamente gli occhi dalla strada.

Furono solo alcuni decimi di secondo ma stavano per essere fatali. 

Una macchina che veniva dalla sua destra, viaggiando a velocità sostenuta, non si era fermata allo stop e stava andando a sbattere contro l'auto del tenore.

Con un tempismo perfetto, Piero inchiodò facendo stridere le ruote sull'asfalto.

L'uso delle cinture di sicurezza impedirono al tenore e alla sua donna di ritrovarsi schiacciati sul vetro del parabrezza.

-'stu cogliunazzo ma come minchia guidi?'- urlò impazzito Piero indicando quell'auto che gli aveva tagliato la strada e che non si era neppure fermata.

Quando si voltò dal lato di Giada la vide ancora più pallida di com'era prima mentre vomitava ai suoi piedi tutta la colazione che aveva mangiato in hotel.

-'Giada come stai?'- chiese impanicato l'uomo tenendo la fronte della donna .

Era inutile ora farla scendere, ormai aveva già tutta la tappezzeria dell'auto sporca di vomito. Tanto valeva farla riprendere prima.

2.Sono qui, vivimi - (sequel di E sei Splendida)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora