Capitolo 273

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-'anche io lo vorrei'- rispose Giada permettendo alle labbra di Piero di aprirsi in un meraviglioso sorriso che la stessa Giada fece morire all'istante -'ma non ora'

-'come non ora?'- domandò stralunato il tenore che non capiva l'atteggiamento di Giada -'lo vogliamo entrambi, cosa ce lo impedisce?'- chiese per chiarirsi le idee

-'tutto Piè. Il matrimonio è un passo importante, da compiere con cognizione di causa. Non un desiderio fugace da realizzare nell'immediato.'- spiegò la donna mentre si asciugava le lacrime che le erano sfuggite al controllo.

Sposare Piero era la realizzazione del suo sogno d'amore reso perfetto dalla nascita dei figli e quando Piero aveva parlato del divorzio, volendolo a tutti i costi, aveva smesso di credere in quel sogno. Era stato come un risveglio brusco, atroce, doloroso. Ed ora, per quanto desiderasse di nuovo ricongiungersi a quell'uomo che lei tanto amava , temeva di compiere quel passo. 

-'Giada ci amiamo e abbiamo dei figli, cos'altro dobbiamo aspettare?' - domandò alzando di un tono la voce 

-'è come quando ti rompi una gamba, il gesso lo hai tolto ma ora devi fare la riabilitazione per poterci camminare per bene'- provò a spiegare Giada tentando di mantenere la calma -'ci siamo ritrovati, ci siamo dichiarati di nuovo, ci stiamo riamando ma diamoci del tempo per riprendere quella sintonia, quell'equilibrio che da sempre ha accompagnato il nostro rapporto. Il matrimonio per me è un passo importante, significa riaffidare di nuovo la mia vita nelle tue mani e per quanto lo desideri ardentemente fare ho bisogno di fidarmi di te amore mio, di fidarmi come un tempo. Ti giuro che mi sto impegnando a farlo ,sempre, in ogni piccola azione, in ogni fugace momento ma no, non sono ancora pronta per sposarmi di nuovo.'- spiegò Giada con occhi lucidi -'ora c'è da curare Gioia e i suoi incubi, c'è da vivere il matrimonio di Francesco dandogli la giusta importanza e poi magari riprendiamo il discorso'- accordò la donna avvicinando lentamente la mano per lasciargli una carezza.

Un tocco titubante dal quale il tenore non si scostò chiudendo gli occhi per goderselo intensamente intanto che respirava a pieni polmoni per metabolizzare le parole di Giada,  leggendovi dentro la voglia di ricreare la loro meravigliosa famiglia e non la paura che ancora accompagnava il loro essere tornati insieme.

-va bene amore mio'. - confermò Piero riaprendo gli occhi -'diamoci del tempo durante il quale ti farò ricredere definitivamente in noi'-

A suggellare quell'accordo ci fu un lungo abbraccio. 

Piero strinse forte la sua amata per farle sentire tutto l'amore che provava per lei; lei, dal canto suo, si lasciò stringere riappropriandosi di quel posto, di quell'amore, di quella protezione.

-'quindi per Soverato?'- riprese Piero sciogliendo quell'abbraccio e desideroso di trascorrere con la sua famiglia momenti di relax

-'Parco Marino sia'- rispose Giada sorridendo prima di essere travolta da un'altra stretta morsa da parte del tenore.

Il tempo sembrò quasi volare tra la preparazione delle valigie, il viaggio, il sound check, il concerto e il meet & great. 

Il giorno dopo, mentre tutto l'entourage de Il Volo se ne ritornava a casa decretando finalmente la fine di quell'immenso tour, Piero e la sua famiglia restò in quel di Soverato. 

Come promesso evitò di pubblicare post che potessero avvisare le fan che lui si trovasse ancora in terra calabra.

La mattina furono i bimbi a dare la sveglia desiderosi di rendere concrete le promesse fatte da Piero il giorno prima.

Mentre Giada si ritrovò con la testa immersa nella valigia dei piccoli per preparare i loro vestiti, Piero venne svegliato da baci umidi e appiccicosi tipici di Gioia.

-'papi veglia che dobbamo addare al pacco'- ripeteva come una nenia la piccina mentre intervallava baci a parole

Uno strano mugolio fu tutto ciò che ottenne da parte del tenore.

Imperterrita la bimba continuò a destare Piero tirandogli leggermente la barbetta

-'preferivo i baci, principessa'- la richiamò con voce roca dal sonno

-'ma tu no ti vegli co i baci'- si giustificò la piccola con aria da saputella

Piero la prese tra le braccia e le restituì buona parte dei baci ricevuti.

Intanto anche Celeste arrivò ai piedi del lettone barcollando incerta sulle sue gambine insieme al piccolo Gaetano che, da fratello maggiore,  le stava accanto dandole la mano

-'e voi niente baci a papà?'- domandò con finto broncio Piero

-'aci aci'- ripetè divertita  Celeste mentre tentava di arrampicarsi sul lettone

Intenerito, Piero la prese in braccio osservando Gaetano salire sul lettone senza grandi difficoltà.

SI concessero un momento di coccole paterne, fino a quando non arrivò Giada in camera portando con se gli indumenti dei bimbi.

Giada, aiutata da Piero, ci misero poco a preparare i piccoli e a prepararsi loro stessi per godersi finalmente la giornata a mare.

Gaetano intanto aveva preferito partire per Naro senza salutare Giada e nipoti per evitare inutili bronci da parte dei piccoli, da sempre molto legati al nonno, visto che a breve sarebbero arrivati anche loro in Sicilia per il matrimonio dello zio.

Fu una giornata bellissima.

Di mattina i bambini furono impegnati nella visita al parco marino dove ebbero modo di conoscere le varie specie di cavallucci marini, di stelle marine, di tartarughe stampando sulle labbra una bellissima 'o' di stupire e avendo costantemente gli occhi lucidi dall'emozione di vedere per la prima volta quegli strani animali. 

Dopo pranzo invece si concessero un bagno nelle bellissime acque di quella città.  

Fittati l'ombrellone e le sdraio, Giada ebbe giusto il tempo di spalmare la protezione sui bimbi prima che questi obbligassero Piero a portarli a mare.

Gioia si mostrava la più coraggiosa nel tuffarsi a differenza di Gaetano da sempre più pigro e pauroso che preferiva bagnarsi a piccoli scatti.

-'è proprio figlia mia quella picciridda'- esordì Piero mentre vedeva Gioia rincorrere le onde per poi tuffarcisi senza il benchè minimo timore.

Infatti quella bambina mostrava un amore sconfinato per il mare, proprio come Piero.

Giada sorrise emozionata  a quella constatazione, tant'è che una lacrima le sfuggì.

-'mai, neppure per un attimo l'ho considerata figlia a Luigi. Mi spiace.'- si sentì di aggiungere Piero come a sottolineare il legame che lo univa a Gioia.

La donna annuì aprendosi in un tenero sorriso consapevole dell'amore che Piero aveva sempre provato per sua figlia. Ciò nonostante, si sentì in dovere di fare una sottolineatura non da poco.

-'ma un giorno dovrà sapere di Luigi'-

Piero preferì non rispondere, prese in braccio la piccola Celeste e raggiunse  Gioia.

Sapeva fin dall'inizio che un giorno Giada avrebbe detto a Gioia di Luigi e ne era stato sempre favorevole, sempre fino a quel momento. 

Nel sentirsi dire che Gioia avrebbe un giorno saputo del suo vero papà, una strana ansia lo invase.

Un'ansia che lo accompagnò tutto il pomeriggio e nei giorni seguenti ma della quale non ne mai parlò con Giada.

Scusate il ritardo... cosa sarà quest'ansia? Legittima o meno?

Grazie di tutto.

Un abbraccio

2.Sono qui, vivimi - (sequel di E sei Splendida)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora