Capitolo 234

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Il primo a svegliarsi fu Piero che si premurò di preparare la colazione per la sua famiglia. 

Dormire accanto a Giada, nonostante la presenza di Gioia, lo aveva reso felice e gli aveva ridato speranza per un futuro insieme. Il tempo di apparecchiare e mettere su il caffè che venne raggiunto da una bellissima Giada ancora intontita.

-'Buongiorno'

-'ciao'- rispose al saluto con voce ancora rauca dal sonno -'perchè mi guardi ?'- chiese Giada 

-'avevo dimenticato quanto fossi bella quando ti svegli imbronciata'- 

-'quando devi ripartire?'- chiese la donna cambiando discorso. 

Le attenzioni di Piero per quanto fossero gradite le creavano disagio.

-'ho l'aereo alle 11.45 ma ti voglio parlare di una cosa prima di partire'- rispose serio in viso avvicinandosi a Giada e prendendole le mani mentre la invitava a sedersi.

-'io non voglio lasciarti da sola in questo periodo, prima di tutto per Gioia ma non solo per lei . Ho intenzione di venire a casa ogni volta che potrò ma c'è bisogno anche del tuo aiuto. Vi voglio con me in alcune date, quando non potrò scendere a Napoli.'- chiarì con tono autoritario -'Roma, Verona, Taormina e Soverato per iniziare. Nelle prime tre ho dalle due alle tre date , passeremo dei giorni fermi lì e voglio te e i bambini con me. A Soverato c'è un bellissimo mare e vi voglio anche lì, poi possiamo tornare insieme a Napoli perchè ho cinque giorni di spacco prima dell'ultimo concerto. Ti prometto tutta la privacy di questo mondo, ti prometto tutti i confort di cui i bambini necessitano, ti prometto tutto quello che vuoi tu o che desiderano i bambini'- vomitò d'un fiato il tenore avendo bene in mente già tutto

Giada lo guardò inizialmente con uno sguardo serio tanto da far preoccupare il tenore che temeva in una sfuriata della donna ben sapendo la sua recente avversione verso il suo lato autoritario . Dopo pochi minuti gli gettò le braccia  al collo mentre il volto era a pochissimi centimetri di distanza prendendolo alla sprovvista.

-'grazie Piero, grazie grazie, grazie'-  ripeteva come una cantilena Giada saltellando mettendo a dura prova l'autocontrollo di Piero che si ritrovava Giada con indosso un pigiamino succinto e vicinissima alla fonte del desiderio.

-'Gioia ne sarà felicissima'- continuava a dire entusiasta dell'idea di Piero.

A destabilizzare totalmente il tenore fu una piccola ma fatale incomprensione. L'uno voleva baciare la guancia di Giada per dimostrarle affetto, l'altra voleva baciare la guancia di Piero per ringraziarlo ancora una volta per essersi preoccupato di loro. Fatto sta che si ritrovarono a baciarsi a stampo, almeno inizialmente, almeno per Giada perchè Piero invece abbassò le difese e prese la testa della donna tra le mani mentre con la lingua stuzzicava le labbra di Giada che si dischiusero dando modo al tenore di entrarvi e assaggiare il suo sapore.

Sarà stata la voglia di baciarsi, sarà stata la gioia di ritrovarsi, sarà stata l'incoscienza nel sottovalutare l'attrazione che da sempre c'era stata tra i due ma fu un bacio passionale.

Piero lasciò ben presto la presa sulla testa di Giada per spostare le mani sui sui glutei e verificarne la consistenza prima di prenderla in braccio permettendole di legare le gambe al bacino. 

Con due semplici falcate , Piero appoggiò la schiena di Giada alla parete della cucina intanto che le mani della donna giocavano con i capelli del tenore tirandoli, accarezzandoli, lasciandoli scivolare tra le dita proprio come piaceva a lui provocandogli flebili gemiti.

Erano ormai entrati in un loro mondo parallelo fatto di lingue che si assaggiano, mani che si cercano, bacini che si scontrano, il tutto accompagnato da gemiti e ansimi.

-'papi, il tenino è ot...'- Gaetano si bloccò con le mani a mezz'aria nel vedere i genitori baciarsi.

Come un razzo, senza soffermarsi sulla scena, tornò in cameretta per richiamare la sorella

-'Gioa , Gioa corri. Papi ha in baccio mami e si basciano. Corri'- avvisò il bambino a bassa voce come se stesse confidando il più antico dei misteri.

La bimba , incuriosita, lasciò perdere la bambola con la quale stava giocando, lanciò un'occhiata alla sorellina che dormiva serena nella  culla e seguì il fratellino in cucina dove vide i genitori baciarsi appassionatamente.

Incredula e felice nel rivedere i genitori insieme, Gioia, seguita dal fratello, battè le mani incurante di tutto.

FU Giada a rendersi conto di avere degli spettatori e a staccarsi a malincuore dalle labbra del tenore.

-'Piè i bimbi'- avvisò la donna mentre respirava a fatica

-'lascia che guardino i genitori amarsi'- rispose incurante mentre lasciava vagare le mani sui fianchi di Giada lasciandole calde e innocenti carezze.

-'dai Piè, mettimi giù'- ripetè imbarazzata 

Piero sorrise mentre la aiutò a mettersi in piedi.

-'ancoa ancoa'- urlava Gioia mentre continuava a battere le mani intanto che Gaetano corse incontro a Giada per farsi prendere in braccia 

-'mami è mia' - disse mentre lasciava un tenero bacio sulle labbra leggermente arrossate e gonfie dal baio con il tenore

-'sono tua, amore della mamma'- rispose la donna mentre si riempiva dell'abbraccio del figlio.

Piero avrebbe voluto correggere dicendo che la mamma era anche sua, nonostante la cocciutaggine della donna che le impediva di ammettere questa unica verità.

Giada con in braccio Gaetano riprese la preparazione della colazione sotto lo sguardo dolce di Piero che intanto giocava con Gioia e una sua bambolina.

Quando anche Celeste si svegliò, consumarono insieme la colazione per poi giocare insieme nel salotto prima della partenza di Piero.

-'appena arrivo a Bologna ti mando una mail con tutte le informazioni del tour. Devi solo preparare la valigie tue e dei bimbi, al resto ci penso io '- disse il tenore mentre tirava la valigia verso la porta di casa.

-'papi quanno tonni?'- domandò Gioia vedendo la valigia grigia del papà

-'il giorno che non mi farai più questa domanda mi preoccuperò principessa mia'- la canzonò Piero riferendosi alla solita domanda che Gioia gli rivolgeva quando lo vedeva partire.

La bimba non capì la risposta e lo guardò confusa.

-'papà torna prestissimissimo e quando non potrò tornare io, mi raggiungerete voi.' - le rispose facendo nascere un meraviglioso sorriso sul viso della figlia che tornò poi a giocare con il fratello e la sorellina.

Era arrivato il momento più difficile per Piero e più imbarazzante per Giada, il loro saluto.

-'so perfettamente che quel bacio non significa che siamo tornati ad essere una coppia, ormai ti conosco bene'- disse Piero lasciandosi andare un un sorriso sghembo -'ma è la dimostrazione da parte mia che mi impegnerò a starti accanto come non ho mai fatto fino ad ora. E' la dimostrazione che ti amo, ti desidero e ti rivoglio nella mia vita. E' la dimostrazione che non ti mollo, mai più'- 

Giada annuì abbassando lo sguardo imbarazzato senza sapere cosa rispondere. Dentro aveva un vero e proprio mare in tempesta . E Piero lo intuì.

-'non avere fretta amore mio, io ti aspetto'- 

Con queste parole le baciò il capo lasciandole una carezza e uscì da quella casa lasciando lì tutto il suo cuore.

Non credo di aggiornare domani, quindi doppio aggiornamento oggi.
Grazie di tutto...
Un abbraccio

2.Sono qui, vivimi - (sequel di E sei Splendida)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora