Capitolo 342

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Mancavano tre giorni e Pietro avrebbe festeggiato il suo settimo mese di vita: sette mesi di poppate, sorrisini, cambi pannolini, smorfiette; sette mesi di amore tenero per Piero che si godeva il figlio in ogni sua sfaccettatura riempendo quegli spazi vuoti del suo essere papà, spazi che non aveva vissuto con i primi figli.

In quei giorni fremevano anche i preparativi per il viaggio in Australia, era arrivata pure Rosaria da Bologna per aiutare fin dall'inizio quella famiglia che aveva imparato ad amare nei mesi trascorsi nella città rossa.

-'ho chiesto a Gerardo di accompagnarci all'aeroporto domani'- avvisò Piero mentre la moglie sistemava la borsa dei medicinali.

-'vorrei capirci qualcosa in più di questo viaggio'- ammise Giada che di questo viaggio sapeva solo la destinazione

-'da Napoli a Parigi, lì abbiamo quasi sei ore di scalo ma ho prenotato l'accesso per la lounge dell'aeroporto'- iniziò a spiegare Piero mentre da dietro stringeva Giada in un abbraccio -' lì avremo tutti i confort per i picciriddi. Poi abbiamo l'aero per Singapore, giusto un paio d'ore e poi abbiamo l'ultimo aero per Perth da dove inizierà il nostro viaggio'- spiegò certosino il tenore mentre  stuzzicava il collo della moglie con il naso

-'Piè c'è Rosaria di là'- avvisò con voce roca la donna

-'l'ultima sveltina prima del nostro viaggio'- propose lui lasciando vagare le mani sul ventre della donna avvicinando sempre di più la sua eccitazione al sedere di Giada.

-'non devi urlare però'- impose Giada cedendo a quelle sensuali lusinghe.

CI impiegò davvero poco Piero per amare la sua Giada tanto era la voglia di possederla.

Il giorno della partenza i bimbi erano particolarmente euforici, sapevano che sarebbero partiti per un viaggio ma non avevano ben capito dove. La mattina la trascorsero a chiamare i nonni e gli zii per salutarli per poi raggiungere Capodichino con zio Gerardo.

Celeste e Gaetano si inchiodarono a Rosaria, Giada si occupò unicamente di Pietro mentre Gioia, insieme al suo papà, si occupava delle valigie. Per l'occasione Giada si era limitata nel portare i vestiti decidendo con Piero di usufruire di volta in volta della lavanderia dei vari hotel così da non caricarsi di valigie.

Il viaggio fu lungo e stancante nonostante tutti i conforti che Piero aveva previsto per la sua famiglia. Arrivarono a Perth il giorno dopo la partenza.

Si presero mezza giornata per riprendersi dalle fatiche del viaggio prima di viversi quella città dove visitarono il Perth Zoo e l'orto botanico per poi concedersi una passeggiata piacevole al Kings Park  della città. Il giorno dopo, prima di lasciare Perth, si regalarono una mezza mattinata di mare a  Cottesloe Beach dove i bimbi fecero il pienone di una meravigliosa spiaggia bianca e mare azzurrissimo.

La sera, con un volo di linea arrivarono ad Adelaide  dove ritirarono un auto a noleggio per arrivare in albergo quel giorno e spostarsi in città il giorno seguente quando arrivarono al porto per imbarcarsi per un'isolotta vicina chiamata Kangaroo Island  dove i bimbi poterono ammirare i tipi di animali più strani come i Koala, i canguri, le foche e i delfini. Fu un salto nel mondo animale che appassionò i bimbi fin nell'animo tant'è che la sera nessuno dei piccini voleva tornare sulla terra ferma.

Sul traghetto del ritorno fu Gioia a palesare la sua totale insofferenza.

-'papi ma domani tonniamo'- 

Non era una domanda. Era un comando ben preciso. Piero se ne rese conto e sorrise.

-'figlia di mamma sei, picciridda' - si lasciò sfuggire beccandosi un'occhiataccia da parte della moglie e facendo nascere una risata spontanea in Rosaria.

-'e alloa'- insistette Gaetano senza curarsi della frase del papà ne della faccia fintamente arrabbiata della mamma

-'no tesori belli. Domani ci aspettano altre meraviglie.'

-'ma vi sta piacendo questo viaggio?'- domandò la tata mentre osservava Pietro dormire e Celeste giocare con i capelli della mamma.

-'si, tatto.' - rispose solerte Gaetano -'i kala eano belli ma i cagguri faceno paua . Eh Giò?'- domandò il fratellino alla sorella

-'a me no ma tu sei fifone'- rincarò la dose lasciando un velo di dispiacer sul visino di Tano -'a me so piaciuti i deffini. Li voglio vedere ancora, papi'- impose ancora con autorità la piccola Gioia

-'magari li rivedremo nei prossimi giorni'- lasciò perdere Giada rendendosi conto di come Gioia sapeva imporsi con il papà e appuntandosi mentalmente di parlarne con il tenore.

Dopo la toccata e fuga ad Adelaide, volarono verso Sidney già alle prime luci del mattino seguente.

Arrivati in albergo pranzarono per poi concedersi un pomeriggio di riposo avendo messo in programma tre giorni per vivere Sidney con tranquillità.

La sera si concessero un semplice giro tra la Sidney by night .

Il giorno seguente decisero di andare a Bondi Beach, una delle più belle spiagge della città  a godere del sole australiano. Lì i bimbi si divertirono come sempre capitava quando andavano al mare. Quel giorno tutti furono più rilassati, anche Giada e Piero che si concessero delle coccole in più, coccole che non sfuggirono a Rosaria che li osservava intenerita. 

Erano in viaggio da quasi una settimana eppure Giada e Piero erano sempre stati con lei ad occuparsi dei bambini senza mai ritagliarsi un momento romantico per loro due. 

Arrivati in albergo nel tardo pomeriggio, i bimbi mangiarono in stanza prima che arrivasse la cena dei genitori, dopo la cena sia Gioia che Tano crollarono esausti, seguiti poi dagli altri due.

Giada nella camera dei bimbi stava sistemando Celeste nel suo lettino dopo aver sistemato Pietro nella culla. Intanto Piero si stava concedendo una doccia e anche Rosaria si preparava per la notte nella sua camera con letto singolo.

Quella sera Rosaria aveva notato Piero particolarmente propenso alle coccole, anche a cena aveva stuzzicato la moglie con gesti semplici ma di una dolcezza infinita suscitando la gelosia di Gaetano, da sempre gelosissimo della mamma; e aveva deciso così di agire.

-'potreste approfittare della stanchezza dei bimbi per andare a cena fuori'- propose con finta nonchalance la tata quando vide Giada entrare in bagno per fare la doccia.

-'non vogliamo lasciarvi da sola'- spiegò Piero ringraziando poi la donna per l'offerta

-'sono la tata, è il mio lavoro accudire i piccolini e poi dormono e per come sono stanchi si sveglieranno domani, direttamente'- fece notare Rosaria sorridendo -'e intanto potreste coccolare un pò vostra moglie e permettere a lei di coccolare voi'- aggiunse con sguardo imbarazzato per chiarire ulteriormente le idee al tenore.

Cosa deciderà di fare Piero?

Grazie per le stelline,i commenti e le visualizzazioni silenziose.

Un abbraccio.


2.Sono qui, vivimi - (sequel di E sei Splendida)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora