Meritate (anche oggi ) il doppio aggiornamento ...
Buona Lettura.
Fu un sussurro quello di Maurizio, erano parole intrise di amore eppure per Giada ebbero l'effetto di un uragano violento che spazza via tutto portando distruzione.
-'Maurizio ti prego no'- disse la donna cercando di spostare il corpo che la sovrastava
Ma l'uomo sembrava non capire , continuava a lasciarle umidi baci sul viso e sul collo mentre con una mano tentava di indirizzare la sua intimità verso quella di Giada che continuava a divincolarsi con il volto bagnato da cocenti e umilianti lacrime.
-'minchia Già ma che ti prende?'- le urlò indispettito Maurizio mentre si alzava dal letto e si infilava lo slip.
Tutto ciò che ottenne fu un pianto sommesso.
Disagiato e rifiutato, Maurizio se ne andò in bagno per concedersi una doccia che potesse calmare il suo desiderio, che potesse lavargli via quel senso di umiliazione e rabbia dovuto al rifiuto di Giada, che potesse fargli comprendere il motivo vero di quel costante rifiuto.
Aveva lasciato Giada nuda , a letto, che piangeva e così la ritrovò dopo la doccia. Intenerito, la coprì con le lenzuola senza però dirle nulla. Era ancora troppo scosso per poterle parlare tranquillamente. Se ne andò in cucina dove si impegnò a risistemare quanto avevano lasciato dopo la cena mentre ripensava al suo rapporto con Giada.
Lui la amava, e questo era fuori discussione. In virtù di questo amore aveva accettato il suo non volersi concedere subito, aveva accettato il suo porre dinnanzi a tutto i suoi bambini, aveva accettato il suo altalenante rapporto con Piero nonostante la gelosia che lo prendeva nel saperli insieme.
Di contro si sentiva amato da quella donna; nonostante la sua priorità erano i figli, Giada sapeva come farlo sentire importante attraverso piccole e quotidiane attenzioni. Eppure non riusciva a comprendere e ad accettare quel rifiuto, da vero uomo del sud il rapporto carnale era un elemento imprescindibile in una coppia.
Mentre Maurizio si arrovellava il cervello per dare una spiegazione all'atteggiamento incoerente di Giada, nella camera da letto questa stava consumando le ultime lacrime.
Quante volte Piero le aveva detto che quando si imbarazzava era ancora più bella, quante volte glielo aveva sussurrato mentre facevano l'amore, quante volte davanti a quel complimento detto da Piero si sentiva sfacciatamente fortunata ad averlo accanto.
Piero, sempre lui nei suoi pensieri, solo lui nel suo cuore. Inutile prendersi in giro. Giada era ancora perdutamente innamorata di quel tenore, nonostante tutto. E non riusciva a sostituirlo in nessun modo. Poco importava che la parte razionale le imponeva di non ricadere nella rete ammaliatrice del bel tenore fatta di sorrisi languidi e sguardi accattivanti.
Il cuore e il corpo di Giada avevano un unico proprietario: Piero. E in quel momento si rese drammaticamente conto che non bastava tutto il male subito a causa sua per farglielo dimenticare.
Una lotta all'ultimo colpo quella tra il cuore di Giada e la sua mente, tra la parte sentimentale e quella razionale. In tutto questo c'era Maurizio. Alla frustrazione di non riuscire a concedersi all'uomo con il quale faceva coppia fissa da un pò, alla rabbia di amare ancora un uomo totalmente privo della sua fiducia, si aggiungeva il profondo dispiacere per aver ferito Maurizio.
Si rivestì in silenzio e si recò in cucina trovando Maurizio con la testa appoggiata sul tavolo.
-'mi spiace'- furono le prime parole di Giada
-'in cosa sbaglio con te?'- chiese Maurizio con gli occhi lucidi
-'sono io quella sbagliata non tu'- corresse la donna mortificata mentre restava impalata accanto alla porta
-'ti amo Giada e ti desidero. E' così sbagliato quello che provo? Cosa c'è che non và?'-
Giada avrebbe voluto rispondere semplicemente che lui non era Piero, che lei amava ancora il tenore, che il suo corpo e il suo cuore sarebbero stato eternamente legati a lui. Ma preferì il silenzio.
Sconfortato, Maurizio si alzò dal tavolo ed uscì da quella stanza
-'preparati che ti riporto a casa'
Era palese che Giada non volesse stare con lui, non aveva senso trattenerla a Canicattì.
Giunta a casa, Giada ritrovò i bimbi già a letto. Ringraziò gli zii dei bimbi e li congedò con freddezza facendo intuire che qualcosa la turbava. Paolo avrebbe chiesto al fratello quella sera stessa, la piccola Barone avrebbe indagato l'indomani.
Dopo una lunga doccia, Giada si ritrovò sul lettone tentando di trovare una soluzione a quella complicata situazione quando un urlo di Gioia squarciò la quiete notturna.
Spaventata la donna andò dalla figlia che piangeva a singhiozzi.
-'amore della mia vita che c 'è?'- chiese con il cuore che le batteva a mille
-'tu no andare via, mami. No andare via'- ripeteva la bimba a tratti -'papi no c'è e tu no andare da Mauizio. No vollo stare da sola. Ho paua'- confessò Gioia ad una Giada totalmente attonita.
La figlia aveva ancora paura che potesse essere lasciata da sola. Una paura così radicata nell'animo di Gioia che non le permetteva più di dormire sonni tranquilli.
Dopo una camomilla e tante coccole, Gioia si addormentò tra le braccia della mamma.
All'umiliazione come donna per non riuscire a concedersi all'uomo che le stava accanto, si aggiungeva il dolore come mamma per non aver capito la paura della figlia.
Passò tutta la notte sveglia a vegliare su sua figlia, a ripensare alle sue parole.
Gioia era l'unica dei tre figli che aveva intuito che le cose tra Giada e Piero non andavano più bene, aveva saputo di Cristina, aveva visto Maurizio baciare la mamma, aveva affrontato la morte della nonna, aveva visto Giada piangere per l'abbandono di Piero, era quella che soffriva di più delle partenze di Piero.
Si rese finalmente conto che quella paura folle di restare da sola era il frutto di tutto quello che la bimba aveva vissuto. Troppo per una bimba di neppure di sei anni.
Nel prendere quella consapevolezza si sentì terribilmente in colpa per non essere stata capace di proteggere la figlia da tutto quel marcio che si era impossessato sulla sua vita.
Stanca nel fisico e con la mente annebbiata, decise di tornare a Napoli quanto prima. Forse nella sua casa, la stessa dove aveva i ricordi felici con Piero, lontana da Maurizio, Gioia avrebbe ritrovato la serenità.
La sera stessa prenotò i biglietti aerei, senza avvisare nessuno: ne Maurizio, ne i nonni dei figli. La sua unica impellente priorità erano i figli e la loro serenità.
Quando tutto fu prenotato, inviò un messaggio a Piero. Forse perchè da papà aveva il diritto di sapere, forse perchè voleva che qualcuno capisse e condividesse quella scelta affrettata, forse perchè semplicemente aveva bisogno del suo sostegno, della sua protezione, di Piero.
Molti di voi avevano intuito la reazione di Giada a quella frase, segno che ormai i protagonisti sono entrati nella nostra vita :)
Cosa farà Piero quando saprà di Gioia e del suo malessere?
Grazie, magnifiche lettrici e magnifici lettori.
Un abbraccio
STAI LEGGENDO
2.Sono qui, vivimi - (sequel di E sei Splendida)
Romance-'il corpo appartiene a chi sa farlo godere, quindi sono il vincitore assoluto '- disse con sicurezza Piero continuando a baciarle il monte di Venere .... Giada ammutolì dinnanzi a quelle parole veritiere. -'tu allora non essere ge...