Capitolo 243

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Spero che stavolta arrivi la notifica. Intanto ieri ho pubblicato il capitolo 242 , per chi non lo avesse letto perchè non è arrivata la notifica, consiglio di andarlo a leggere: questo capitolo è il continuo di quello di ieri.

Buona Lettura

Durante la notte, Giada allungò il braccio per cercare Celeste. Non trovandola, spaventata, si alzò dal letto e si recò nella cameretta dei piccoli. Lì un senso di tenerezza la invase.

Celeste dormiva serena e protetta nella sua culla, di sicuro ad opera di Piero che intanto dormiva a terra, accanto al letto di Gioia, tenendole la mano.

Con un meraviglioso sorriso, si avvicinò al tenore accarezzandogli i capelli

-'Piè alzati'- gli impose con dolcezza

Piero , assonnato, aprì gli occhi. Dovette sbattere più volte le palpebre per mettere a fuoco la figura di Giada.

-'Vieni di là'- gli disse .

Il tenore staccò con delicatezza la sua mano da quella di Gioia e seguì Giada.

-'Gioia non voleva restare da sola e sono rimasto con lei'- spiegò lui mentre si stropicciava gli occhi e si avviava verso la porticina che lo avrebbe condotto nella sua camera.

-'Piè'- lo chiamò Giada facendolo girare -'è tardi e Gaetano starà dormendo e nulla beh ecco, rischi di svegliarlo' - disse a tratti Giada abbassando gli occhi imbarazzata -'puoi dormire qui, con me, se vuoi'- propose flebilmente mentre indicava il letto matrimoniale 

Il narese si limitò ad annuire mentre dentro il cuore scoppiava di Gioia. Si avvicinò dall'altro lato del letto e vi ci sdraiò.

-'Grazie Giada, di tutto'- si sentì di dire Piero mettendo in quel grazie tutto ciò che provava per quella donna che in quelle ultime ore gli aveva donato la possibilità di sentirsi papà pienamente, la possibilità di avvicinarsi a lei sempre di più, la possibilità di essere di riassaporare di nuovo un briciolo di felicità.

-'i piccoli sono contenti ed io con loro'- spiegò brevemente Giada

Piero avrebbe voluto abbracciarla, baciarla, farla sua. La sua intimità era a riposo da mesi e il profumo di Giada lo inebriava ma decise di controllarsi senza cedere agli istinti più passionali. 

Sia Piero che Giada faticarono quella notte a riaddormentarsi. Entrambi desideravano perdersi nelle braccia dell'altro ma entrambi erano bloccati: lui dalla reazione di lei, lei dal suo maledetto orgoglio che le impediva di lasciarsi andare nelle braccia dell'unico uomo che poteva salvarla.

Il mattino seguente, quando Giada si svegliò non ritrovò più Piero al suo fianco. Un inspiegabile dispiacere la invase.

Mentre si alzava dal letto, sentì dei rumori provenire dal bagno della sua camera da letto; certa che fosse Piero, vi si avvicinò in silenzio.

Quando dall'uscio semi aperto della porta vide Piero, capì in quale losca attività era impegnato , un rossore di imbarazzo le colorò il viso pallido.

Come ogni mattina, anche quella mattina, l'intimità del narese aveva chiamato l'alzabandiera; ma mentre nelle altre mattine riusciva a calmarla, ora la vicinanza di Giada rendeva quel compito praticamente impossibile. 

Così era stato costretto a darsi sollievo da solo, in bagno, davanti ad una foto di Giada in costume. Una foto scattata dal tenore all'insaputa della donna quando erano stati ad Ibiza.

Imbarazzata, Giada indietreggiò per lasciare a Piero un pò di privacy ma nell'indietreggiare non vide la sedia dov'erano poggiati i vestiti dei bimbi.

Nell'udir quel rumore, Piero  si voltò con un'espressione del viso indecifrabile: un misto tra goduria accennata e quella bloccata, spavento, preoccupazione, vergogna.

-'io scusa. Non volevo'- balbetto Giada coprendosi gli occhi dall'imbarazzo

Quando Piero si accertò che ad averlo beccato in castagna era Giada e non uno dei figli, si prese il tempo di sistemarsi l'intimità negli slip e di lavarsi le mani, per poi tornare in camera da letto e trovare Giada seduta sul bordo del letto a maneggiare il cellulare, tentando di far finta di nulla.

Intenerito da quella versione pudica della donna, il tenore le si accomodò accanto.

-'mi manchi, in tutti i sensi. Da mesi. Ma stamattina, averti accanto e non poterti fare mia ha reso tutto più difficile. Non ne potevo più. Dovevo darmi sollievo.'- spiegò con voce profonda il narese-'mi spiace che tu ti sia imbarazzata. Non volevo metterti a disagio'- si scusò sincero

-'non volevo interromperti'- si scusò a sua volta la donna alzando finalmente gli occhi sul viso del tenore

-'sei bellissima quando arrossisci '- si complimentò mentre le accarezzava una guancia -'eppure dovresti conoscerlo bene'- la prese in giro per sdrammatizzare lanciando un'eloquente occhiata al suo basso ventre.

-'è quasi un anno e mezzo che non è più mio'- rispose a tono lei ben capendo la direzione della frase di Piero

-'è sempre stato tuo ' -

-'è stato accarezzato, baciato, vezzeggiato e accolto da un'altra'- fece notare con un tono più duro Giada

-'è stato solo accolto, Già. Null'altro. Te l'ho detto:nessuna ha intaccato la nostra complicità tra le lenzuola. Nessuna lo ha fatto godere come lo fai godere tu. Nessuna lo ha amato come lo ami tu'- spiegò Piero ricordando le volte che faceva l'amore con Cristina nel modo più tradizionale possibile e paragonandolo alle volte che lo faceva con Giada dando vita ogni volta a fantasie diverse che soddisfavano le voglie più nascoste e più passionali di entrambi.

Piero intuì la confusione di Giada e decise di essere più schietto.

-'Non me l'ha mai fatta assaggiare ne mi ha mai fatto un  pom..'- ma Giada, rossa in viso, lo bloccò

-'Ok basta, schifo, troppo schifo'- disse velocemente mentre muoveva le mani in aria come per cancellare le parole dette dal tenore 

-'quando lo facevamo non sembrava ti facesse così schifo'- la prese in giro Piero 

-'un conto è farlo, un conto è parlarne e poi potevi usare altre parole meno dirette'- lo richiamò a tono lei guardandolo di sbieco

-'posso cambiare le parole ma la sostanza non cambia'- la corresse saputello senza ricevere alcuna risposta.

Piero, dal canto suo, decise di continuare a parlare di quell'aspetto per lui importante che aveva da sempre caratterizzato il rapporto di coppia. Ne voleva parlare per essere onesto, per mostrarsi senza vergogna, per raccontare quanto Giada fosse importante per lui, per dare voce al disagio che anche lui aveva vissuto senza di lei.

-'mi hai rovinato Giada' - esordì il tenore catturando l'attenzione della donna.

Tempo di rilevazioni intime...

cosa vorrà dire Piero con quella frase?

Grazie 

Un abbraccio

2.Sono qui, vivimi - (sequel di E sei Splendida)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora