Capitolo 207

793 46 73
                                    

Quando Gioia si svegliò, ritrovò il papà lavare a terra con non poca difficoltà

-'papi pecche lavi?'- domandò incuriosita la piccina 

-'aiuto mamma'- rispose distratto Piero mentre risciacquava il panno per un'ultima , disastrosa, passata sul pavimento

-'ma mami no ta bene?'- insistette la piccola

-'sta riposando' - disse mentre completava quell'immane impresa e raggiungeva Gioia seduta sul divano.

Mentre Piero si riprendeva, Gioia volle il suo cellulare per curiosare tra le foto. Lì vi trovò alcune di lui e Cristina che sorridevano felici e spensierati all'obiettivo 

-'papi e Chissina?'-  chiese Gioia ricordandosi di quella donna

-'Cristina è andata via'- rispose incerto il tenore cercando le parole più adatte da dire alla figlia

-'pecche? No è più la tua fidazzata?'

A quelle parole un fremito scivolò lungo la schiena di Piero

-'no ,piccina mia. Papà vuole tornare con mamma perchè la ama tanto tanto'- spiegò semplificando il più possibile ciò che desiderava in quel momento intanto che cancellava le foto di Cristina dalla memoria del cellulare appuntandosi di contattarla per sapere come stava.

Da quando l'aveva lasciata infatti non aveva avuto più sue notizie ne lui si era più interessato a lei.

-'così mami è felice'- ribattè la piccola pensando alle parole del padre e associando la tristezza della madre all'allontanamento del papà.

-'lo saranno mamma e papà felici,principessa mia'- corresse Piero prendendo in braccio la piccina mentre sognava il momento in cui Giada sarebbe stata di nuovo sua.

Per quella sera Piero ordinò le pizze, era stanco per fare da massaia e perdersi di nuovo tra i fornelli, inoltre  non permise a Giada di alzarsi dal letto per permetterle di riposare ancora

Giada mangiò poco, ancora particolarmente spossata.

-'Giada ti prego sforzati a mangiare qualcosina in più'- la richiamò bonariamente Piero mentre imboccava Celeste.

La donna si limitò a fare cenno di diniego e allontanare il piatto.

-'non mi va più nulla'- si giustificò mentre si riempiva gli occhi della felicità dei figli accanto a Piero che invece era immerso in una miriade di infausti pensieri che potessero spiegare il malessere di Giada.

Dopo aver messo i bimbi a letto, Piero raggiunse Giada in cucina dove si stava preparando una tisana.

-'come ti senti?'- chiese osservando ogni suo lento movimento

-'un pò stanca'- rispose la donna senza fermarsi

A quel punto Piero decise di dar voce ad uno dei tanti pensieri che lo avevano assillato tutta la giornata e che poteva spiegare il capogiro, l'inappetenza e la stanchezza.

-'sei incinta di Maurizio'- 

Non era una domanda, non era un'accusa.

Giada si bloccò con le mani a mezz'aria incerta se ridere o piangere, nell'indecisione decise per il silenzio rivolgendo al tenore uno sguardo compassionevole per poi dedicarsi ad immergere la bustina nell'acqua bollente.

-'voglio saperlo'- continuò Piero con un leggero velo di tristezza negli occhi. -'ti voglio comunque, non mi importa che sei incinta di un altro. Crescerò questo bambino come se fosse mio'- vomitò d'un fiato il tenore , preda della disperazione, bloccando per le spalle una Giada sempre più confusa che si staccò con forza da quella presa.

2.Sono qui, vivimi - (sequel di E sei Splendida)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora