Capitolo 228

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In silenzio Piero entrò in camera trovando Giada rannicchiata a letto, con le gambe strette al petto mentre piangeva.

SI sedette accanto accarezzandole i lunghi e morbidi capelli castani.

-'io non sono bravo come te a capire cosa ti turba'- disse lasciandosi andare ad un mezzo sorriso

Giada alzò il suo viso puntando i suoi occhi bagnati e arrossati in quelli lucidi del tenore

-'Gioia'- disse telegrafica ben sapendo che Piero avrebbe capito.

-'quella nicuzza è la morte mia, Già'- si lasciò sfuggire Piero concedendosi ad una risata -'amo tutti i miei figli ma lei è '-si fermò per trovare l'aggettivo più adatto per descrivere la straordinaria unicità di quella bambina -'è lei. Qualsiasi aggettivo è inadatto per descriverla. Ho sempre il terrore che lei possa un giorno dirmi addio perchè non l'ho concepita io con te ma quando mi abbraccia, quando dice che mi ama , quando è triste per ogni mia partenza, capisco che mai nessuno mi separerà da lei. E' la te in miniatura e questa me la fa amare ancora di più' 

Intanto Giada ascoltava quelle parole mentre altre lacrime le bagnavano il viso, lacrime di Gioia stavolta nell'ascoltare cosa univa Piero a sua figlia.

-'Giada ovunque andrò io ti porterò con me, avevo promesso di non scocciarti più ma devo dirtelo per poter partire sereno:Ti amo come mai prima d'ora e mi farà un male indescrivibile pensarti tra le braccia di un altro uomo ma è la tua scelta e la rispetto.  Sappi però che avrai sempre un posto speciale nel mio cuore e nella mia vita, ti penserò ad ogni canzone d'amore che canterò dedicandotela, ti cercherò nel volto di tutte le donne che incontrerò per poi rendermi conto che in nessuna di esse troverò nulla di te perchè sei unica, sarai il mio pensiero costante amore mio'- 

Quella confessione fu suggellata da un bacio a stampo, nulla di passionale ma un semplice, salato, struggente sigillo. Un modo per riassaggiare il sapore di Giada portandolo con se, un modo per lasciare il suo sulle labbra morbide della donna. Un modo per ricordarsi l'uno dell'altra.

Piero non aspettò alcuna risposta, si alzò dal letto dopo aver lasciato una tenera carezza sul viso di Giada, lasciò così quella stanza per andare al Fontanarossa e partire per il tour italiano.

Intanto Giada raggiunse Eleonora in cucina.

-'ogni volta è sempre la stessa cosa'- confessò Eleonora con la voce rotta dalle lacrime -'per me sarà sempre il mio piccoletto e invece è un uomo, padre di famiglia ormai'

-'eh'- si limitò a rispondere Giada -'è sempre la stessa cosa anche per la figlia '- 

-'e anche per te'- aggiunse -'ti ho vista stare male, e non dirmi che è per Gioia'- notò la donna ma Giada preferì non rispondere. 

Aveva forse dimenticato l'insistenza della ex suocera.

-'mi sbaglio Già? Siete partiti per Ibiza che non vi rivolgevate la parola se non per attaccarvi e siete tornati mostrando la vostra vecchia complicità, non state insieme ma passate la notte l'una nelle braccia dell'altro.Lui parte per il tour e tu ti chiudi in camera a piangere. E non dirmi che non lo ami più'- concluse Eleonora gesticolando con la forchetta con la quale stava controllando la cottura della crostata.

Giada ammutolì, quel notare tutti i cambiamenti era da sempre una prerogativa della mamma che sapeva cogliere ogni sua sfumatura e fargliela notare con dolcezza, senza farla sentire attaccata, sbagliata. E in quel momento rivide nell'ex suocera quel tratto che aveva sempre amato della mamma e un velo spesso di malinconia cadde sul suo cuore.

-'Giada che c'è?'- le chiese Eleonora avvicinandosi alla donna -'non portarti tutto dentro, ti fa stare male. Non vedermi come la mamma di Piero ma come ...'

-'una mamma'- concluse Giada interrompendola -'come la mia mamma'- spiegò prima di farsi abbracciare -'mi manca , lei mi avrebbe capita e ascoltata e aiutata.'- sfogò d'un fiato singhiozzando 

-' non ti ho messo al mondo io ma ti voglio bene come una figlia. Non potrò mai essere come Rachele ma posso starti accanto e provare a capirti e aiutarti'- le disse accarezzandole la schiena

-'mi manca Piero, quando è al mio fianco mi sento completa, mi sento protetta. Ma non riesco a fidarmi di lui, ho una paura fottuta che possa di nuovo andarsene e lasciarmi. Stavolta ne morirei' - si aprì finalmente mettendo a nudo il suo cuore, le sue paure.

Eleonora sorrise a quelle parole, vedeva un futuro per suo figlio e quella donna, certo non vicino ma comunque lo vedeva.

-'prova a fidarti di lui, per la tua felicità, per quella dei bambini. Per Maurizio che non merita di essere preso in giro'-

-'io non lo prendo in giro. Con lui ci sto bene, mi fido e mi sto impegnando ad amarlo come merita' - disse sicura di se Giada staccandosi da quell'abbraccio.

Eleonora avrebbe voluto ribattere ma preferì desistere. Con Giada bisognava andarci piano , bisognava rispettare i suoi tempi per non ottenere l'effetto opposto. Il solo fatto di aver ammesso che sentiva la mancanza di Piero era un primo, enorme passo. 

L'aereo partito da Catania ,con a bordo Piero e il papà, atterrò a Capodichino dopo quasi un'ora. Fu un'ora di silenzio: Piero ripensava a Giada e a quelle lacrime; Gaetano rifletteva su come affrontare il discorso ''Giada''  evitando al figlio di stressarsi ancor di più.

L'occasione arrivò quando salirono nella macchina noleggiata per giungere a Roccaraso. Gaetano approfittò di quelle scarse due ore da trascorrere con il figlio per parlare di Giada e capire anche il suo punto di vista.

-'hai sentito Gioia?'- domandò Gaetano 

-'ora la chiamo'- rispose Piero recuperando il cellulare e inoltrando la chiamata a Giada

''Ciao Piero'' 

''Giada stai male? Cosa ti senti? Sei da sola?'' - domandò a raffica il tenore imparanoiandosi nel sentire Giada con voce stanca e affaticata.

''sto bene Piè''- rispose telegrafica lei non volendo dire del pianto fatto con Eleonora -''com'è andato il viaggio?''

''tutto sereno e siamo arrivati puntuali. Ora stiamo andando a Roccaraso dove ci aspettano gli altri' -rispose per coinvolgere Giada nella sua vita, come un tempo -''sai volevo sentire i picciriddi'' 

''stanno con Mariagrazia''- rispose veloce e interrompendo Piero

''e te'' - continuò lui abbozzando mezzo sorriso nell'immaginare l'imbarazzo di Giada

''sto bene, grazie.'' - rispose con poca enfasi.

Piero capì che non aveva voglia di parlare e si salutarono con la promessa di richiamare appena i bimbi sarebbero tornati a casa.

-'va tutto bene con Giada?'- domandò diretto il papà

Piero dichiara il suo amore a Giada ancora una volta parlando anche di Gioia. Giada sente la mancanza della mamma e ciò nonostante si confida con Eleonora. Gaetano pensa a come approcciare con Piero.

Non so voi ma prevedo un tour italiano ricco di avvenimenti.

Grazie per le bellissime parole che mi scrivete, grazie per le stelline , grazie per le letture.

Un abbraccio

2.Sono qui, vivimi - (sequel di E sei Splendida)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora