Capitolo 340

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Felici e per nulla stanchi, Piero e Giada si ritirarono nella camera che l'uomo aveva prenotato. Lì vi trovarono il trolley con le loro cambiate, preparato dal tenore stesso.

Giada stava ammirando il panorama dalla finestra quando Piero le giunse dietro e, cingendole i fianchi, le lasciò una lunga e umida scia di baci che partivano dal collo fino ad arrivare all'orecchio della donna.

-'è stato tutto bellissimo oggi'- confessò lei con voce rauca

-'e stanotte sarà ancora meglio'- aggiunse Piero mentre faceva vagare le mani sul corpo di Giada prima di giungere sulla sua intimità. -'questo vestito ti sta benissimo ma senza stai ancora meglio'- fece notare con voce fintamente imbronciata.

Si staccò da quel corpo che desiderava e che aveva fatto risvegliare la sua intimità e fece scendere la zip del tubino che cadde ai piedi della donna mostrando il completino di pizzo.

Giada si voltò scontrandosi con gli occhi lucidi di piacere del marito.

-'sei troppo vestito per i miei gusti'-disse mentre tastava gli addominali del tenore liberandolo della giacca.

-'sono tutto tuo , Già'- confessò lui chiudendo gli occhi ma lasciando le mani libere di stuzzicare i seni di sua moglie, una volta liberateli dal reggiseno.

Giada non fece ripeterselo e con una lentezza snervante sbottonò tutti i bottoni della camicia.

-'non so toglierlo'- ammise riferendosi al papillon.

Con un gesto secco,tipicamente maschile, il tenore se ne liberò infiammando il basso ventre della donna che goffa e impacciata provò ad aprire la cintura dei pantaloni di Piero senza però riuscirci.

-'impaziente?'- domandò sarcastico lui sorridendo mentre con una mano apriva la cintura e la patta permettendo così a Giada di abbassargli i pantaloni e ritrovandosi dinnanzi all'intimità eccitata del tenore alla quale riservò un trattamento di coccole umide che condusse il tenore direttamente all'apice del piacere.

-'è te che voglio, signora Barone'- disse Piero facendo rialzare Giada e abbassandole lo slip lasciandola totalmente nuda.

Si desideravano eppure decisero di coccolarsi, vezzeggiarsi, viziarsi.

Piero fece sdraiare Giada sul letto per poterla ricoprire di baci e carezze. La lingua del tenore, fluida e umida, percorse tutto il corpo di Giada dall'orecchio sinistro fino all'intimità, ormai bagnata e vogliosa.

-'Piè ti prego smettila'- lo pregò Giada il cui corpo era totalmente preda del piacere che il marito le stava donando.

Per tutta risposta Piero scese fin nell'interno coscia della donna lasciandole un leggero morso.

-'ho voglia di amarti Giada'- esordì il narese con voce roca e guardandola negli occhi -'non intendo solo possederti'- tentò di spiegare per far capire alla donna da dove nascevano quelle coccole altamente eccitanti.

Giada non riuscì a far altro che a sorridere incentivando il tenore a riprendere quella lenta ma deliziosa tortura che trovò il suo picco quando Piero concentrò tutte le sue attenzioni sull'intimità di sua moglie.

Quando si rese conto che stava ormai per giungere al piacere estremo, Piero si fermò provocando un sonoro sbuffò in Giada.

Senza darle la minima spiegazione, la tirò su dal letto , recuperò una protezione dalla valigia per indossarlo prima di prendere in braccio Giada e farla sua, attaccata al muro, nella loro posizione preferita.

Per nulla stanco e ancora desideroso della moglie,il tenore la mise giù con il cuore che batteva a mille per lo sforzo appena compiuto. La fece avvicinare al letto dove la invitò a piegarsi davanti.

-'non dirmi di no. Stanotte è la nostra notte'- spiegò sconclusionato mentre la faceva sua in quella posizione.

Giada avrebbe voluto rasserenarlo invitandolo a non fermarsi ma non ne ebbe la forza. Era troppo presa dalla rude passionalità del marito. L'unica risposta che Piero ottenne furono i crescenti gemiti di piacere della donna. E quelli bastarono,anzi lo gasarono ancora di più incentivandolo a dare il meglio di se.

Quella notte Giada e Piero si amarono più volte , concedendosi solo il tempo di riprendere fiato. Il tenore si lasciò guidare dalla fantasia nell'amare la sua donna assumendo svariate posizioni.

Era ormai l'alba inoltrata quando si ritrovarono sdraiati a letto, coperti unicamente dal lenzuolo stropicciato.

-'non farmi mai mancare questi momenti, Giada'- la supplicò il tenore stringendola a se e accarezzando la schiena della donna.

-'mai amore mio. Mai' - giurò Giada stringendosi ancor di più al corpo del marito.

CI furono lunghi minuti di silenzio dove l'unico rumore che occupava quella stanza era il ticchettio dei loro cuori che battevano all'unisono.

-'quando partiamo per l'Australia?'- chiese Giada desiderosi di scoprire qualcosa in più su quel regalo inaspettato

-'subito dopo capodanno. Ho chiesto a Rosaria di venire con noi'- aggiunse il tenore chiarendo che a partire non sarebbero stati solo loro due con i figli ma che ci sarebbe stata anche tata Rosaria ad aiutare con i bimbi.

-'ti sarà costato una fortuna'- fece notare Giada agitandosi

Piero intuì il disagio della donna. Non erano state rare le volte in cui Giada aveva richiamato il tenore sulle spesi folli che lo stesso voleva fare ma che lei non gli aveva mai permesso. Nonostante potessero permettersi tutto il lusso immaginabile, Giada aveva sempre obbligato Piero a vivere una vita sobria con confort utili , evitando il lusso inutile. Anche con i figli era così: dalla culla al passeggino, dai giochini ai vestitini, Giada si mostrava parsimoniosa nell' utilizzare per Celeste vestiti e giochini che erano stati di Gioia,e così anche per Pietro aveva conservato molte cose di Gaetano.

-'Celeste e Pietro non pagano ne viaggio ne hotel, Gaetano paga la metà. Solo per noi due, Gioia e Rosaria ho pagato il biglietto intero. E comunque ho avuto lo sconto famiglia per gli alberghi prenotati. '-spiegò certosino tentando di rilassare Giada ma senza grandi risultati

-'potrei collaborare con te per le spese'- propose facendo nascere in Piero una risata

-'penso di guadagnare abbastanza da potermi permettere un viaggio con la mia famiglia'-

Giada non rispose , piuttosto si strinse ancor di più a Piero che riprese a parlare.

-'non abbiamo mai fatto viaggi costosi. Ci siamo sempre spostati tra Naro e Bologna e pochissime volte mi hai raggiunto durante i tour. L'unico viaggio vero e proprio è stato l' anno scorso a Collodi e a Forte dei Marmi, se ho pensato a questo viaggio è perchè ne abbiamo la possibilità senza che tu metta mano ai risparmi accumulati quando ancora non ci conoscevamo'- spiegò con voce leggermente stizzita Piero

-'non dubito delle tue possibilità, penso soltanto che abbiamo quattro figli da crescere e se possiamo evitare spese inutili, perchè non farlo?'- ci riprovò Giada

-'lavoro tutto l'anno sacrificando anche la mia famiglia, questo viaggio ce lo meritiamo e no, non è una spesa inutile'- ribadì Piero con voce ferma e tono autoritario.

Giada sorrise soffiando sul petto del tenore , decidendo così di lasciar cadere ogni remora e godersi quel meraviglioso regalo di Piero.

Dopo qualche coccola, entrambi crollarono esausti addormentandosi abbracciati e più innamorati che mai.

Lascio a voi i commenti.

Grazie

Un abbraccio


2.Sono qui, vivimi - (sequel di E sei Splendida)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora