Capitolo 237

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Durante la cena furono i piccoli a tenere banco con i loro discorsi, le loro smorfiette, i loro sorrisi.

Piero , che si presentava particolarmente assente, venne ripreso indirettamente da Gioia che gli saltò in braccio e non lo lasciò per l'intera serata mentre Gaetano veniva coccolato dal nonno e Celeste spupazzata a turno dai commensali.

Tornati in albergo, ognuno si ritirò nella propria camera. Fu il momento giusto per Gaetano di parlare con il figlio.

-'mi dici cosa è successo quando sei salito con Giada e Celeste?'- chiese diretto 

Piero con poche parole spiegò tutto mentre irrigidiva la mascella e stringeva i pugni.

-'e ti meravigli?'- chiese quasi scocciato il papà -'sai che quella donna è orgogliosa e testarda e la tua sicurezza l'ha infastidita.'- spiegò saputello

-'mi ha illuso'- la attaccò il narese senza nascondere il suo fastidio

-'figghiu miu ma come devo fare con te?'- domandò ironicamente mentre si sedeva sul bordo del letto -'dimentichi troppo spesso quanto sia testarda Giada ma la cosa peggiore è che dimentichi troppo spesso tutto il male che ha dovuto affrontare da sola, a causa tua.' -spiegò con ovvietà Gaetano -' ti vuole, è inutile negarlo ma non mostrarti sfacciato su questo suo desiderio che lei vive come una vera e propria debolezza. Devi meritare il suo perdono e le premure che stai dimostrando devono essere accompagnate dall'umiltà e dalla pazienza, altrimenti è tutto vano'-

Piero ascoltò ogni parola del padre, ne assimilò ogni sfaccettatura cogliendone il significato più profondo. 

-'credevo di essere stato perdonato. Sapevo che quel bacio non era l'inizio del nostro nuovo rapporto ma quando ho saputo di mia figlia, consapevole dell'ascendente che ha su Giada, ho pensato che ...'- stava spiegando prima di lasciar cadere il discorso e di rendersi conto dell'enorme errore fatto.-'ho perso di nuovo tutto'- si lasciò sfuggire triste sospirando

-'è solo nervosa , Piè. Dalle il tempo di sbollire tutto e vedrai che, per amore dei figli, ritornerà ad aprirsi a te. Però tu fa il bravo. Te lo ripeto: hai aspettato un anno per capire che vuoi Giada, ora non bastano pochi mesi per cancellare il male fatto. Dalle il tempo di fidarsi di nuovo di te e di capire che sei davvero cambiato '

Rincuorato da quelle parole, Piero decise di recarsi da Giada per offrire il suo aiuto a mettere a letto i bimbi, per augurare la buonanotte a tutti, per chiederle scusa.

-'posso?'- chiese il tenore mentre entrava in punta di piedi attraverso la porticina che rendeva comunicanti le due stanze.

Piero si stranì nel non vedere ne Giada ne i figli, si recò nella camera dei figli e trovò già Gioia e Gaetano dormire stanchi e beati mentre Giada era intenta a fare il bagnetto a Celeste che rideva beata.

Una scena che il narese decise di godersi senza disturbare. Dopo alcuni minuti , Giada si voltò per appoggiare la piccina sul fasciatoio e si scontrò con il sorriso di Piero 

-'volevo vedere se avevi bisogno di aiuto'- si giustificò lui spiegando la sua presenza in quella camera

-'I più grandi già stanno a letto, erano stanchissimi'- spiegò Giada con un mezzo sorriso mentre faceva indossare il pigiamino a Celeste che continuava a dire parole incomprensibili attirando l'attenzione di Piero.

-'abbiamo desiderato così tanto questa bambina ed io da coglione mi sono perso i suoi momenti più belli'- confessò quasi senza rendersene conto 

Giada, stupita da quella rivelazione, si voltò ad osservarlo piuttosto meravigliata ritrovandosi Piero alle sue spalle che osservava concentrato sua figlia.

-'come posso chiedere a te di perdonarmi già ora se io non riuscirò mai a perdonare me stesso?'- domandò retorico mentre prendeva la mano di Celeste che si agitava sempre più per farsi prendere dal papà. -'non ne faccio una buona ,Gia. L'unica cosa buona che ho fatto è stato scegliere te come moglie e mamma dei miei figli e ho rovinato pure questo'- ammise con gli occhi lucidi.

Giada era ormai senza parole, Piero si stava aprendo dando voce al suo essere più vero, più profondo. 

Nel vedere la bimba agitarsi sempre più, la donna decise di intervenire.

-'vuole essere prese da te'- 

Piero le si avvicinò ancora di più e la prese tra le sue braccia lasciandosi andare ad un sorrise triste

-'principessina di papà, lo sai che ti amo tanto tanto?'- domandò mentre la stringeva a se beandosi di quel fagotto di quasi 10 chili

La bimba sorrise solleticata dalla barbetta ispida del papà intanto che Giada si asciugava due lacrime ribelli.

Nei minuti successivi Piero si dedicò unicamente alla figlia, sdraiati sul lettone la fece giocare e ridere di cuore fino a quando la bimba non si addormentò con il dito del papà stretto nella sua paffutella mano.

Nel silenzio e con cura, il narese la sistemò nella sua culla socchiudendo poi la porta e tornando da Giada che intanto sistemava i vestiti per il giorno dopo.

-'ti volevo chiedere scusa per oggi, sono stato stupido a pensare di poter avere il tuo perdono subito ma mi manchi amore mio, mi manchi più dell'aria e il non poterti stringere a me è la condanna più dura da pagare.'- vomitò d'un fiato il tenore davanti ad una Giada sempre più smarrita da questa nuova veste dolce, umile, profonda di Piero.

-'posso solo immaginare il male che ti ho fatto, un male che non potrò mai del tutto curare purtroppo ne potrò mai capire fino in fondo'

Furono quelle parole a scuotere Giada e a farla reagire.

Gaetano si che ha capito tutto e ha imparato a conoscere Giada fin nell'intimo. Non è pazza è semplicemente ferita ed orgogliosa e fatica a perdonare la causa del suo dolore nonostante lo ami.

In che modo reagirà Giada?

Grazie mille ... di tutto.

Un abbraccio


2.Sono qui, vivimi - (sequel di E sei Splendida)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora