Capitolo 242

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Il concerto fu un tripudio di applausi e standing ovation per i ragazzi.

Gioia e Gaetano si comportarono benissimo tra le braccia di nonno Gaetano e di Leonora, la mamma del baritono che adorava quei piccoli.

In camerino intanto Celeste giocava spensierata con la mamma fino a crollare esausta. 

Quando il concerto finì, il tenore ritornò in camerino per mettersi comodo e dedicarsi ai meet & great.

-'dove stanno Tano e Gioia?'- chiese Giada non vedendoli entrare con Piero e con Gaetano.

-'con Leonora e con Milena'- rispose Gaetano mentre aiutava il figlio a sistemarsi

-'com'è andata?'- domandò mentre vedeva Piero spogliarsi della camicia per asciugare il sudore e indossare una maglietta

-'il concerto benissimo  e i bimbi sono stati bravissimi, vero pà?'- chiese conferma il tenore

-'si si, sono stati tranquilli tutto il tempo'- confermò fiero il nonno mentre vedeva Giada voltarsi verso il muro provocando una risata gutturale nel tenore che capì il disagio della donna dovuto al suo rimanere in mutande per indossare un più comodo e pratico pantalone

-'scusami'- vomitò veloce intanto che saltellava verso il separè per cambiarsi definitivamente il pantalone -'la forza dell'abitudine'- si giustificò 

Giada si rigirò verso Gaetano con un leggero rossore in viso 

-'scusami tu, forse non dovevo rimanere qui ma Celeste si è addormentata e non so come tornare in albergo'-  vomitò d'un fiato spiegando la sua presenza in camerino.

-'posso accompagnarti io'- si propose l'ex suocero 

-'se non ti è di disturbo'- accettò lei

-'ma i bimbi restano con me vero?'- domandò Piero uscendo con la testa dal separè e assumendo un'espressione dolcissima , tanto che Giada sorrise senza sapergli dire di no

-'sicuro che non danno impiccio, Piè?'- domandò per esserne certa

-'me ne occupo io, non ti devi preoccupare di nulla tu'- la rasserenò uscendo vestito di tutto punto da dietro il paravento

-'Piè tu devi lavorare non puoi occuparti dei bambini'- lo richiamò Giada guardandolo di sottecchi

-'c'è papà e ci sono Milena con Caterina e poi Leonora con Barbara. I bimbi non stanno da soli ed io posso lavorare e poi non ci sono molti meet prenotati quindi non impiegheremo troppo tempo'- disse d'un fiato il tenore pur di convincere Giada.

Il suo più grande desiderio era di condividere con i figli quanto più tempo possibile, anche durante il suo lavoro.

Giada emise un profondo sospiro e poi annuì.

-'se non si comportano bene, devono tornare in albergo però'- si raccomandò con un tono che non ammetteva repliche.

-'A volte dubito che sia io l'autoritario della famiglia'- la schernì il narese mentre si avvicinava al passeggino dove dormiva la sua ultimogenita per poi lasciarle una leggera, quasi impercettibile, carezza.

-'preferisco chiamare un taxi così Gaetano resta qui con i bambini'- organizzò Giada riempendosi gli occhi di Piero che ammirava la piccola Celeste.

Non era una domanda, ne una richiesta. Piero fece partire una telefonata per Barbara chiedendole di chiamare un taxi per Giada. Il tempo di un saluto e , mentre Giada tornava in albergo con Celeste, Piero e Gaetano si recavano ai meet & great.

Come detto da Piero, i biglietti Vip erano pochi. Quasi tutti adulti con bambini. 

Gioia e Gaetano osservavano il papà e gli zii concedere foto, scartare regali, salutare con baci e abbracci gente totalmente sconosciuta. Mentre Gaetano si lasciava distrarre dai regali che Piero di volta in volta lasciava al nonno, Gioia era attenta ad ogni singolo movimento del papà. 

Osservava tutti i sorrisi che faceva, gli abbracci che concedeva, le chiacchiere che diceva.

Tra un fan e un altro Piero non mancava di rivolgerle un meraviglioso sorriso, totalmente diverso da quello che riservava ai fan. Barbara più volte provò a distrarre la bimba ma inutilmente: seria , rimaneva seduta sulle gambe di Leonora a guardare il suo papi.

Era giunta quasi la fine dei meet , quando arrivò il turno di due giovani fan particolarmente esuberanti che si lanciarono in simultanea chi sul narese chi sul rosetano suscitando un moto di stizza in Gioia che sbuffò sonoramente.

Leonora non prestò particolarmente attenzione alla piccola fino a quando questa non scese dalle gambe della donna e corse incontro a Piero.

-'papi, papi'- urlò allargando le braccia

Piero si staccò dall'abbraccio che la fan aveva voluto per accogliere tra le braccia l'amata figlia.

-'amore di papà che c'è?'- chiese il tenore credendo che la figlia avesse qualche particolare bisogno.

Per tutta risposta, Gioia strinse le braccine attorno al collo di Piero mentre lasciò un tenerissimo bacio sulla guancia.

-'nicuzza bedda pure tu la foto vuoi?'- domandò Ignazio ridendo per quella intrusione dolcissima

-'no, vollo papi'- rispose seria Gioia mentre si stringeva ancora di più al papà che se la rise di gusto immaginando il perchè di quella reazione e rivedendo in Gioia la gelosia di Giada.

-'amore mio, pochi altri minuti e poi andiamo da mamma'- le promise Piero sottovoce

Gioia annuì e venne presa in braccio da Barbara permettendo ai ragazzi  di completare quel limbo di sorrisi,regali, foto.

Quando anche l'ultimo fan andò via, Piero si avviò  finalmente in albergo. Gaetano era crollato tra le braccia del nonno mentre Gioia, seppure stanca, non dava segni di cedimento.

Giunti in albergo, entrarono nella stanza di Giada. Gaetano si premurò di mettere a letto il nipotino, Piero cercò di convincere Gioia a capitolare.

-'devi fare ninna amore di papà'- le sussurrò mentre superavano il lettone dove Giada dormiva con Celeste.

-'pecche Celeste domme co mamma?'- domandò incuriosita Gioia

-'perchè forse Celeste non voleva stare da sola nella camerette'- rispose Piero abbozzando la prima risposta che gli venne in mente intanto che sistemava Gioia nel suo lettino

-'papi pecche no dommi tu co me?'- propose la piccoletta facendo il labbruccio.

A quella richiesta, a quella smorfietta e a quegli occhioni Piero non seppe dir di no.

-'mi dai due minuti, piccirridda. Vado a mettermi il pigiama'- avvisò sorridendo il narese .

Come promesso, pochi minuti dopo Piero rientrò nella camera di Giada. In silenzio e con profonda attenzione , prese tra le braccia Celeste e la portò nella sua culla, poi si accoccolò accanto a Gioia dove si addormentarono entrambi stringendosi l'uno all'altra.

Quanto è tenero Piero? 

Grazie sempre di tutto. 

Un abbraccio









2.Sono qui, vivimi - (sequel di E sei Splendida)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora