Capitolo 358

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-'puoi, per cortesia, ripetere?'- domandò il narese incenerendo Giada con il suo solo sguardo.

-'si sentono, si raccontano le loro giornate, si danno la buonanotte, qualche gelato o qualche cioccolata calda insieme.'- spiegò Giada tentando di sminuire quella frequentazione.

-'da quanto tempo?'-chiese ancora con una fintissima calma

-'qualche settimana'- rispose Giada in attesa della sfuriata del marito che non tardò ad arrivare.

-'E quanto minchia me lo volevi dire, eh?'- le urlò contro Piero con gli occhi iniettati di sangue mentre nella mente si formava l'immagine di Gioia che dava il suo primo bacio ad Antonio -'io a quello non l'ho mai potuto sopportare e avevo ragione. Fin da piccolo aveva messo gli occhi su Gioia e lei ci è cascata. Per non parlare di te che sapevi tutto e mi hai nascosto ogni cosa.'- vomitò d'un fiato Piero -'ma ora mi sente. Mai più deve vederlo e soprattutto non uscirà più se non con tutti noi'- impose il narese mentre si incamminava verso la cameretta che Gioia condivideva con Celeste.

-'tu da qui non ti muovi'- gli disse Giada piazzandosi dinnanzi a Piero incrociando le braccia al petto mentre il piede destro picchiettava  nervosamente il pavimento.

Piero stava prendendo fiato per rispondere ma Giada glielo impedì.

-'Antonio è un bravissimo ragazzo, lo abbiamo visto crescere e devi essere fortunato se è lui a stare accanto a tua figlia che ti ricordo essere un'adolescente e non più una bambina. Quindi niente scenate se si sente o se lo frequenta. Soprattutto se vuoi che continui a parlarne a casa evitando che lo faccia a nostra insaputa'.

-'lo fa già a nostra insaputa. Io non ne sapevo niente'- rispose accigliato Piero

-'vediti e capisci perchè tua figlia non ti ha detto nulla'- ribattè Giada con tono accusatorio.

-'Gioia è piccola'- 

-'Gioia ha l'età giusta per approfondire l'amicizia con Antonio, ovviamente rispettando i giusti tempi' - la difese ancora Giada

Piero sbuffò sonoramente lasciandosi cadere sul divano 

-'ma è la mia picciridda'- confesso piagnucolando il tenore

-'e resterà tua, Piè ma concedile lo spazio per crescere sapendo di potersi fidare di noi'- rispose con fare dolce Giada, consapevole dell'enorme difficoltà che Piero aveva nel vedere crescere Gioia.

-'ti ricorderò queste tue parole quando sarà Tano o Pietro a portare la prima fidanzatina a casa'- la beffeggiò Piero tirandola per un braccio e facendola ricadere su di lui.

-'nessuna donna sarà degna dei miei principini'- rispose Giada punta sul vivo circa la gelosia che lei provava per i figli maschi.

Una bellissima e profonda risata gutturale fu tutto ciò che ottenne da Piero che intanto si stringeva Giada a se rincuorandosi di avere lei al suo fianco.

Il giorno dopo, Piero approfittò per andare in camera di Gioia mentre questa stava leggendo un libro.

La osservò in silenzio per alcuni minuti. Ripensò alla neonata paffutella conosciuta anni fa rendendosi conto della piccola donnina che ora era diventata. Si ricordò di tutti gli abbracci, i baci e le carezze che Gioia gli aveva sempre riservato; era sempre stata la più affettuosa dei suoi figli. Sorrise nel rivivere gli attacchi di gelosia quando una fan si avvicinava troppo a lui e si rese conto che nessun ragazzo avrebbe mai potuto cancellare l'amore che Gioia nutriva per lui. 

Solo una cosa Piero temeva potesse allontanarlo da Gioia: la verità sul suo padre biologico.

Si  concesse il tempo di un lungo  sospiro prima di interrompere la lettura di Gioia.

2.Sono qui, vivimi - (sequel di E sei Splendida)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora