Anche quella sera fu Piero a sistemare i figli per la notte. Giada , seduta sulla sedia a dondolo, raccontò una favola intanto che Piero cullava la piccola Celeste.
Addormentati tutti e tre i figli, Piero andò in cucina a controllare d'aver chiuso le finestre mentre Giada iniziò a spogliarsi per concedersi una doccia.
-'matri mia Già'- si palesò il tenore scrutando da dietro il corpo di Giada.
La donna si girò imbarazzata poggiando le mani sul seno.
-'non devi coprirti i seni, da belli che sono normalmente diventano bellissimi con la gravidanza, diventano più pieni'- spiegò fissandoli in un modo sconcertante -'e non devi imbarazzarti. La gravidanza ti rende meravigliosa come neppure immagini.'- disse avvicinandosi alla donna - 'Io davvero non te lo so spiegare ma diventi di una bellezza unica durante questi nove mesi, hai una luce diversa negli occhi. Minchia Già attiri e attizzi. E non sai quanto mi costa resisterti, ho una voglia matta di farti mia sempre e ovunque.'- confessò il tenore deglutendo a vuoto pur di ristabilire un minimo della salivazione azzerata dalla visione di Giada che gli si era parata avanti -'non vergognarti del tuo fisico amore mio, mai. Io non so cos'è bello per il mondo ma so che per me sei tu l'essenza della bellezza. Non una pancia piatta ma una pancia che ha accolto la vita'- disse intanto che rilasciava sensuali carezze su di essa -' non un seno sodo ma un seno che ha dato da vivere'- mentre le mani salivano stuzzicandoli e facendoli inturgidire -'non un corpo perfetto ma un corpo che si è modellato per amore'- concluse con le mani che scivolavano lentamente sul sedere della donna.'
-'Piero amami'- supplicò la donna che con gli occhi chiusi si beava di quelle carezze
Il narese avvicinò il viso a quello di Giada e con il naso stuzzicava la su base del collo facendo nascere i primi gemiti.
-'ne ho una voglia matta'- ammise mentre avvicinava la sua eccitazione al ventre di Giada -'ma ho paura'- disse mettendo distanza tra i due corpi intanto che baciava la mandibola della donna
-'ti prego Piero, evitiamo le spinte irruenti ma ho bisogno di sentirti mio ed io di sentirmi tua. Non voglio stare senza di te'- confessò Giada singhiozzando.
Solo in quel momento Piero aprì gli occhi per focalizzare il viso di Giada e rendersi conto che piangeva.
I primi attimi furono di puro panico. Giada non aveva mai pianto per non aver fatto l'amore. Poi si ricordò di un elemento predominante della gravidanza.
-'mannaggia a questi ormoni ballerini'- si lagnò fintamente imbronciato provocando una piccola risata in Giada -'non devi piangere nicuzza mia.'- la richiamò con tono dolce asciugando le lacrime con i pollici di entrambe le mani -'ho solo paura di far del male al bimbo'- ripetè il tenore -'ma minchia Già ti desidero pure io'
-'facciamo piano, come abbiamo sempre fatto'
-'ma prima non avevi mai avuto una minaccia d'aborto'- disse Piero spiegando da dove nascesse quella sua paura
-'facciamo piano'- ripetè la donna intenzionata ad avere Piero intanto che con le mani accarezzava l'intimità del tenore
-'stai giocando sporco'- la rimproverò gemendo
-'ti voglio e sarai mio'- chiarì con decisione Giada
Piero decise di lasciarsi andare, liberò la donna anche dello slip e la fece stendere a letto
-'niente muro per un pò'- spiegò il narese ridendo mentre si appoggiava sul corpo inerme di Giada
-'mi sta benissimo il letto'- rispose irriverente la donna intanto che allargava le gambe permettendo un accesso facilitato al tenore e alla sua lingua.
Quando ritenne la donna pronta, Piero decise di essere più incisivo senza ovviamente mancare di raccomandarsi
-'se faccio male dimmelo'- le impose con la voce roca e spezzata dai gemiti.
Fu di una dolcezza unica Piero quella sera e Giada glielo fece notare non appena il narese si staccò da lei per stendersi al suo fianco.
-'sei stato perfetto papino'- si complimentò poggiando il capo sul petto
-'nessun dolore? nessuna fitta? nessuna stranezza?'- domandò a raffica lui
-'solo tanto immenso piacere'- rispose scanzonata lei accucciandosi su di lui
-'dobbiamo pensare al nome Giada'- fece presente intanto che la stringeva tra le sue braccia.
-'eh ma ora no, abbiamo sei mesi circa per pensarci'
-'non vorrai fare come Celeste che lo abbiamo deciso praticamente mentre eri in travaglio'- disse Piero ricordando che il nome di Celeste fu deciso dai figli a poche settimane dal parto
-'no, Piè. Stavolta lo decidiamo mentre in macchina mi accompagni in ospedale per partorire'- lo prese in giro Giada.
Piero le pizzicò i fianchi facendola sorridere di cuore prima di riprendere a parlare.
-'quando ho saputo che eri incinta ho avuto paura della tua reazione'- confessò il narese ricordando quel ricovero d'urgenza in ospedale -'temevo in una tua sfuriata e boh, ho avuto paura che tu non lo volessi questo figlio'-
Piero aveva deciso di confessare a Giada ogni sua paura ed essere sincero con lei, come sempre accadeva nel loro rapporto.
-'non avrei mai abortito'- rispose stizzita la donna fraintendendo le parole dell'uomo e allontanandosi dal suo corpo nudo.
-'di questo ne ero certo'- rispose mantenendo la calma e tirando a se Giada facendola riappoggiare su di lui -'temevo solo che tu potessi prendere male questa notizia. Infondo non lo volevi '
-'non lo volevo, non mi sentivo pronta e a dire il vero non mi sento ancora pronta. Tu tornerai di nuovo a Bologna dopo natale, Celeste è ancora troppo piccola ed io ho ancora una tremenda paura ma ora lui c'è'- disse toccandosi il ventre -'e ha resistito al virus, alle medicine, alla minaccia d'aborto, alla mia resistenza. Pisellino in realtà è già un piccolo guerriero, come posso non amarlo con tutta me stessa?'- domandò retorica Giada intanto che Piero la stringeva sempre più forte a lui orgoglioso di quella donna -'potendo scegliere, avrei scelto un altro momento ma ora c'è e lo proteggo con tutta me stessa pregando Dio di aiutarmi a portare avanti questa gravidanza.'
Il cuore di Piero sembrava gli stesse per esplodere tanto era la felicità che stava provando nell'ascoltare quelle parole.
-'sarò ripetitivo e noioso ma ti amo nica. Ti amo e sono tanto felice di averti come mia compagna. Chissà quale grande merito ho per averti nella mia vita??'- domandò il tenore con voce solenne
Giada decise di stemperare il clima che si era creato e dette a Piero una risposta epica.
-'il tuo più grande merito è di saper fare bene l'amore'- e a quelle parole dette con quel tono malizioso e quello sguardo sensuale, Piero amò di nuovo Giada.
Momento coccoloso ... almeno per ora.
Grazie a tutti i lettori che non si sono ancora stancati di leggere di Piero e Giada.
Un abbraccio
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2.Sono qui, vivimi - (sequel di E sei Splendida)
Romance-'il corpo appartiene a chi sa farlo godere, quindi sono il vincitore assoluto '- disse con sicurezza Piero continuando a baciarle il monte di Venere .... Giada ammutolì dinnanzi a quelle parole veritiere. -'tu allora non essere ge...