Capitolo 347

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Stasera si va per il doppio aggiornamento! Intanto vi invito a leggere le one shot che sto scrivendo sul bel tenore narese: non sono nulla di eccezionale, semplici storie nate in momenti di particolare ispirazione. 

Buona lettura.

Le urla di Piero avevano spaventato Gioia e la dolcezza dello stesso Piero la fece calmare rimettendola a letto.

Intanto Giada restò a letto, raggomitolata su se stessa, cercando di dare un senso a quelle accuse del marito.

Dopo quasi un'ora Piero tornò in camera, in silenzio si sdraiò tenendo Giada a debita distanza.

-'mi fidavo di te'- confessò il narese sottovoce  -'come hai potuto Già?'

-'non ti ho mai tradito ne pensato di farlo. Dovresti conoscere l'amore che ho per te, lo stesso che mi ha spinto a perdonarti il tradimento, il divorzio.'- rispose lei chiudendosi ancora di più a riccio

-'io non so più cosa credere'- ammise confuso il narese -'ti ho vista sorridergli , ti ho vista mentre lui ti accarezzava. Questi non sono atteggiamenti da tenere tra una mamma e il maestro della figlia.'

-'solo semplicemente gentile verso chi sta aiutando mia figlia a superare la lontananza del papà.'- rispose Giada con un tono dal retrogusto di accusa che non sfuggì a Piero

-'mi stai incolpando del malessere di nostra figlia?'- domandò stizzito mettendosi a sedere sul letto

-'ti sto solo spiegando perchè mi hai vista parlare con Gianfranco e perchè sono gentile con lui'- ripetè Giada con tono duro imitando Piero nella posizione.

Impiegarono lunghi minuti a scrutarsi negli occhi : furiosi di Piero e delusi di Giada.

-'ho una paura fottuta di perderti'- ammise il tenore allungando la sua mano sulla guancia di Giada bagnata di lacrime.

La donna, non sapendo cosa rispondere, si alzò per lanciarsi tra le braccia del marito.

-'sei un cretino ma ti amo e mai, mai e poi mai, ho pensato di tradirti'- 

Piero si beava di quelle parole, di quell'abbraccio, di quel profumo di lavanda che da sempre caratterizzava Giada.

Con lenti e sensuale carezze, le mani del narese si intrufolarono sotto la maglia del pigiama di Giada slacciandole il reggiseno.

-'perdonami ma odio quando un uomo che non sono io ti accarezza'- spiegò con voce roca il tenore accarezzando i seni della moglie.

-'odio quando dedichi i tuoi sorrisi ad un uomo che non sono io'- continuò mentre fissava le labbra piene di Giada prima di catturarle in un famelico bacio.

Giada si lasciò andare desiderosa di amare il marito e di farsi amare da lui dopo tre mesi di lontananza.

Si sdraiarono e ,con movimenti goffi e impacciati ,si ritrovarono nudi e incastrati l'uno nell'altra. Si amarono alternando spinte irruenti e passionali, con spinte dolci e delicate per poi addormentarsi stretti l'una nelle braccia dell'altro.

Il giorno dopo fu Piero ad accompagnare Gioia a scuola chiedendo di parlare con il maestro di italiano. L'intento ufficiale era di informarsi dettagliatamente dei progressi della figlia, quello ufficioso era di marcare il territorio della moglie.

Credeva in Giada e nel suo amore ma non si fidava del maestro. Il suo lato da siculo geloso scalpitava nel pensare al maestro vicino alla sua donna e soprattutto temeva che l'interesse del maestro non era solo per una sua alunna ma era per la mamma di quell'alunna.

Piero domandò a Gianfranco dei miglioramenti di Gioia, delle difficoltà che ancora presentava, di come poterle superare.

-'Giada sta facendo un ottimo lavoro con la piccola. Ed è grazie a lei che Gioia si è rimessa in carreggiata'- rispose il maestro sorridendo.

Un sorriso che infastidì Piero.

-'mia moglie è una donna eccezionale e questo è palese ma ora sono tornato e potrò aiutarla a stare accanto a nostra figlia'- rispose Piero marcando parole come ''mia moglie'' o ''nostra figlia''.

Non fu difficile per il maestro capire il vero significato di quella frase.

-'ottimo. Gioia è fortunata ad avere due genitori così presenti e premurosi come voi'

-'io e Gioia siamo fortunati ad avere Giada come moglie e come mamma'- ribattè Piero per poi salutare il maestro e tornare a casa. 

Nei giorni successivi, Piero e Giada ritrovarono la serenità che avevano prima del tour. 

I messaggi con il maestro si ridussero drasticamente , il ritorno di Piero a casa e il continuo sostegno di Giada permisero alla piccola Gioia di recuperare egregiamente il suo rendimento scolastico ottenendo l'ammissione a pieni vuoti al quarto anno delle scuole elementari.

Durante le tappe italiane infatti Piero faceva sempre ritorno a casa a notte inoltrata così da poter dormire accanto a Giada,fare colazione con i figli per poi accompagnare Gioia e Tano a scuola, ritornare a casa e coccolare Pietro e Celeste e pranzare tutti insieme prima di mettersi in viaggio per la nuova città dove lo aspettava il soundcheck, poi il concerto e infine il meet & great e rimettersi poi in viaggio per tornare a casa.

 In alcune tappe, era Giada a seguirlo trascorrendo con Piero la mattinata e il tempo di un pranzo, permettendo poi a Gioia, Gaetano e Celeste di assistere , dietro al backstage e lontano dagli occhi delle fan, al concerto del loro papà insieme alla mamma e al piccolo Pietro.

Arrivò giugno e con esso il primo compleanno dell'ultimo arrivato a casa Barone.

Decisero di festeggiarlo a Napoli. 

Per l'occasione Piero fittò un locale in riva alla spiaggia, nella vicina località di Bacoli. 

L'insolita festa offriva prima un pomeriggio a rilassarsi in piscina con tanto di aperitivo e poi una cena al ristorante dello stesso club.

Immancabili furono i tradizionali fiori per Giada per ringraziarla del meraviglioso dono che aveva fatto al tenore con la nascita di Pietro. Gioia scrisse per il fratellino una simpaticissima letterina di auguri mentre Gaetano e Celeste gli donarono un disegno che andò ad arricchire la bacheca dei disegni che avevano in cameretta. 

Orgoglio e commozione furono le compagne di Piero nel vedere sua moglie dondolare in pista con il loro ometto mentre Gioia ballava con Gaetano e Celeste sgambettava scoordinata e sconnessa con il piccolo di casa Boschetto riportando a galla la gelosia di papà Piero.

Il compleanno di Pietro divenne anche l'occasione , da parte del baritono del gruppo, di fare un annuncio: il grande e atteso annuncio.

-'io e Virginia abbiamo deciso di sposarci'- annunciò di punto in bianco tra una portata e un'altra.

Un mega applauso fu la risposta dei colleghi e delle  loro mogli.

-'devo mettermi a dieta per quel momento'- rispose Michele toccandosi la pancia che negli ultimi mesi era leggermente lievitata.

-'in realtà non so se ce la farai a dimagrire per il nostro matrimonio'- ammise Gian sorridendo provocando confusione tra i presenti -'ci sposiamo tra un mese e mezzo'- confessò abbassando gli occhi

-'minchia Gianluco ma fosti incinto?'- domandò sgrammaticato  Ignazio cercando una motivazione valida che spiegasse quella fretta.

-'no Gnà,  la settimana scorsa il tuo amico mi ha chiesto di sposarlo e abbiamo deciso di non aspettare più'- spiegò Virginia ridendo facendo un non tanto velato riferimento al lungo tempo trascorso da fidanzati. 

-'conviene approfittare'- convenne Giada

-'hai fatto benissimo'- confermò Milena 

A fine serata, la famiglia Barone con i nonni e gli zii decisero anche di alloggiare al Lost Paradise Club trascorrendo la notte e concedendosi una giornata di relax per il giorno dopo.

Allarme rientrato e matrimonio del baritono all'orizzonte.

Grazie di tutto, immensamente.

Un abbraccio.


2.Sono qui, vivimi - (sequel di E sei Splendida)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora