Capitolo 284

723 44 50
                                    

Il ritorno a Napoli fu piuttosto sereno, i bimbi desideravano rivedere il nonno, gli zii e i cuginetti. A rendere tutto più entusiasmante era l'euforia di iniziare la scuola: l'asilo per Gaetano e la prima elementare per Giada. Tra grembiulini, zainetto e porta-merende il tempo praticamente volava.

Giada intanto cercava di convincere Mariagrazia a prendere in mano la sua vita comunicando quanto prima possibile a tutta la famiglia la sua decisione. In una delle loro ultime chiamate propose di scendere a Naro prima dell'inizio della scuola e in quell'occasione Mariagrazia avrebbe comunicato il suo trasferimento a Milano.

Era sera, i bimbi erano stati messi a letto e i due innamorati si ritrovarono in salotto a vedere un film.

-'che ne dici di scendere a Naro questo fine settimana?'- chiese Giada mentre rilasciava teneri grattini sulle braccia di Piero

-'è tempo per  Mariagrazia di spiccare il volo'- rispose Piero consapevole della motivazione che spingeva Giada a proporre quel viaggio

-'ora ti fai le battute da solo?'- fece notare scanzonata la donna alleggerendo il clima pesante che si era creato

Solo in quel momento Piero si rese conto della frase detta e rise di gusto stringendo a se la sua donna , riservandole teneri baci alla base del collo che le procurarono i primi gemiti.

In un attimo Giada si girò verso il tenore salendogli a cavalcioni.

-'che intraprendenza amore mio'-

-'amami Piero'- 

A quelle parole il narese la spogliò con sensuali carezze e con non poca difficoltà vista la posizione della donna.

Quando ormai entrambi erano nudi, Piero fece sdraiare Giada sul tappeto per posizionarsi tra le gambe e penetrarla.

Spinte forti e passionali si alternarono a spinte dolci seppur costanti permettendo ad entrambi di raggiungere l'apice del piacere prima di ritirarsi nella loro camera e abbandonarsi a Morfeo.

Quando arrivarono a Naro fu un tripudio di abbracci e coccole per i nipotini. Ognuno se li spupazzava come meglio poteva.

Durante la cena, Mariagrazia decise finalmente di annunciare la grande svolta della sua vita ignara che il fratello già sapesse.

-'vi devo dire una cosa'- esordì di punto in bianco , mentre a tavola si stava mangiando l'anguria con il limone.

Quattro paia di occhi le si puntarono addosso: quelli preoccupati dei genitori, quello rassicurante di Giada e quello amorevole di Piero. Intanto i nipotini mangiavano indisturbati la frutta.

-'Paolo ora vive a Milano per lavoro e questo lo sapete già' -iniziò con il raccontare la donna -'quello che non sapete è che voglio trasferirmi anche io da lui. Ne abbiamo già parlato e lui ne è felicissimo. Ci amiamo troppo per perderci, posso continuare i miei studi lì e intanto cercarmi un lavoro per mantenermi così da non gravare su di voi e comunque scenderò ogni volta qui, da voi'- vomitò d'un fiato la ragazza facendo capire di aver già pensato a tutto

Gaetano ed Eleonora si scambiarono un indecifrabile sguardo. Avevano intuito il malessere che aveva colpito la figlia dopo il trasferimento del fidanzato e immaginavano che sarebbe arrivato questo momento. A prendere la parola, dopo un profondo sospiro, fu Piero.

-'non hai bisogno di cercare alcun lavoro, l'aiuto che ha avuto Francesco lo avrai anche tu e sono felice di poter essere io stesso a poterti aiutare con la promessa che si, dovrai scendere a casa per le feste, per l'estate e per tutte le volte che potrai.'- 

Giada sorrise a quelle parole, segno tangibile della grande maturità che Piero stava mostrando in quel momento. Mariagrazia lo guardò confusa ma felice gettandosi tra le sue braccia.

-'Piè grazie, grazie per non esserti arrabbiato. Sei il miglior fratello che si possa desiderare'- continuava a ripetere la piccola di casa mentre bagnava la maglia di Piero con le sue lacrime di gioia.

Gaetano , scosso da quella decisione ma ancor più dalla reazione del figlio, abbassò il capo cercando di metabolizzare tutto. Intanto Eleonora si distraeva con i nipoti mentre si rendeva conto che  la sua picciridda era ormai una donna.

-'promettimi che mi renderai sempre più orgoglioso di te'- chiese Piero facendo annuire la sorella -'e comunque  non devi ringraziare me'- ammise sorridendo.

Mariagrazia si staccò da quell'abbraccio per rivolgersi a Giada.

-'sapevo che c'era il tuo zampino'- le confessò abbracciando pure lei -'sei la sorella che non ho mai avuto'

-'lo stesso per me tesoro'- aggiunse Giada commossa -'ti aspettiamo anche a Napoli, i tuoi nipotini ti aspetteranno sempre a braccia aperte'

Quella sera  Gioia e Gaetano vollero dormire con la zia. Tornati nella loro casa, fu Giada a mettere a letto Celeste per poi scoprire Piero a sbirciare le foto di Mariagrazia che aveva sul cellulare.

-'inizia a costruirsi la sua vita non parte mica per andare in guerra'- fece notare Giada sdrammatizzando quel musone che aveva messo su il suo uomo

-'lo so ma resta la mia picciridda e guai se quel coglione la fa soffrire, dovrà vedersela con me'- minacciò Piero con voce dura e sguardo assottigliato

-'sei particolarmente eccitante quando fai il siculo geloso'- confessò Giada con voce suadente rendendo chiare le sue intenzioni.

Intenzione comprese dal tenore che amò Giada quella notte più e più volte.

Il giorno dopo mentre Mariagrazia preparava le sue valigie , Piero e Giada organizzavano il loro ritorno a Napoli. Il lunedì successivo sarebbe iniziata la scuola per i piccoli.

Certo della gelosia che il tenore nutriva nei confronti di Gioia, Gaetano decise di prendere in giro il figlio prima di lasciarlo andare.

-'nicuzza tutto pronto per la scuola??'-

-'si nonno, mami mi ha compato un gembule bello co le pincesse'- spiegò entusiasta la nipotina

-'ma che brava mamma. Mi raccomando sii socievole con tutti'- si raccomandò facendo l'occhiolino a Giada che capì lo sfottò che il nonno aveva messo su

-'nonno che vuol dire?'- chiese confusa la piccina

-'niente Giò'- si intromise Piero sbuffando

-'vuol dire che devi fare tante amicizie, femminucce e maschietti'- chiarì Gaetano ridendo intanto che la bimba annuiva 

-'niente maschietti Giò, solo femminucce altrimenti viene papà a scuola a chiarire alcune cose'- rispose sempre più stizzito l'uomo 

-'nonno co me viene anche Tonio'- aggiunse Gioia ricordando in particolare un amichetto dell'asilo che avrebbe frequentato con lei le classi elementari

-'ah bene, ha già un amichetto speciale'-

-'e chi sarebbe sto Antonio??'- domandò Piero rivolgendosi a Giada con occhi furiosi ma senza attendere alcuna risposta continuò come un fiume in piena -'prima Paolo poi Antonio. Già è andata via mia sorella, mia figlia deve aspettare prima di portare il primo maschio a casa'- sparlò Piero gesticolando , preda del nervosismo mentre la sua famiglia se la rideva a più non posso.

Quando Giada si rese conto che lo scherzetto messo su da Gaetano aveva reso Piero nervoso per davvero, gli si avvicinò per abbracciarlo.

-'amore mio stavamo scherzando. Per Gioia l'unico uomo della sua vita sei ancora tu'

-'e resterò io per molti anni ancora'- rispose il tenore ricambiando l'abbraccio della sua donna.

Mariagrazia segue Paolo e i piccini iniziano scuola, troppe novità per il cuore del tenore.

Grazie per l'affetto verso questa storia.

Un abbraccio

2.Sono qui, vivimi - (sequel di E sei Splendida)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora