Capitolo 355

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I preparativi per l'ultima nata nella famiglia Barone occuparono i mesi successivi. Ogni decisione della piccola di casa veniva discussa e approvata anche dai fratelli e dalle loro mogli, sempre più coinvolti nelle nozze della loro principessina.

Mancavano ormai pochi giorni alle nozze , Piero e Giada si trovavano già a Naro per godere un pò di sana aria siciliana insieme ai loro figli, beandosi del caldo sole estivo della bella Naro. In quei giorni però Giada si mostrava particolarmente stanca senza capirne il motivo.

Un pomeriggio , Giada stava pulendo il bagno quando nell'aprire il cassetto per recuperare la nuova confezione del sapone delle mani si ritrovò tra le mani il suo pacco di assorbenti, totalmente nuovo.

In quel momento si ricordò che quel mese e anche il mese precedente non aveva avuto il ciclo. Un senso di panico le inghiottì lo stomaco e fu costretta a sedersi a terra poichè le gambe non riuscivano più a reggerla.

L'assenza del ciclo, quel senso di perenne stanchezza e quei gelati mangiati in orari assurdi pur di soddisfare quelle improvvise voglie di dolce potevano avere un'unica risposta.

Stava provando a ricordare se lei e Piero avessero usato sempre le dovute precauzioni ma senza grande risultato. La mente le era divenuta una tabula rasa.

Piero, intento a scrutare sul tablet gli zainetti da comprare ai figli per il nuovo anno scolastico, si avviò in bagno per farli vedere alla moglie. 

Quando entrò in bagno la ritrovò seduta a terra, con lo sguardo perso nel vuoto e con un pacco di assorbenti tra le mani.

-'Già cos'è successo??'- chiese spaventato avvicinandosi alla donna per rimetterla in piedi.

Giada puntò i suoi occhioni lucidi in quelli confusi del marito.

-'forse sono incinta'- vomitò fuori con voce flebile liberandosi di quel macigno che le pesava sul cuore

-'ne sei sicura?'- domandò Piero scrollandole le spalle pur di farla rinsavire.

-'due mesi di ritardo e questa stanchezza che mi porto dietro da un pò'- elencò a mò di spiegazione.

Piero l'attirò a se per abbracciarla stretta.

-'affronteremo tutto insieme, amore mio. Come sempre'-

Il narese non riusciva a capire se era felice o preoccupato per quella gravidanza della moglie, aveva però intuito lo sconforto della moglie che a 46 anni si ritrovava molto probabilmente con un quinto figlio in arrivo.

La tirò su di peso per poi portarla in braccio, a mò di sposa, nella camera da letto.

Lì la appoggiò a letto dove la donna si rannicchiò stringendo le gambe al petto. Una sensazione di tenerezza invase il tenore nel vedere la moglie così piccola e fragile.

-'devo fare il test'- disse Giada dopo un pò riprendendosi da quello stato di shock.

-'non muoverti, amore mio. Vado a prenderlo io'- propose Piero pur di rendersi utile.

Giada gli bloccò il braccio creando confusione in Piero.

-'vado io, ho bisogno di aria.'- confessò mentre si rimetteva in piedi.

Il tenore, spaventato e confuso da quella reazione, seguì Giada per il corridoio.

-'andiamo insieme. Lasciamo i bimbi ai miei.'- disse velocemente 

Giada si voltò scontrandosi con il sorriso rassicurante di Piero.

-'non chiedermi di lasciarti da sola. Voglio starti accanto, voglio aspettare con te quei minuti necessari per avere la risposta.Ti prego'- la implorò il marito accarezzandole il ventre piatto.

Giada annuì e mentre Piero chiedeva al papà di raggiungere casa per occuparsi dei figli, lei recuperava la borsa.

Tempo dieci minuti, Gaetano arrivò con Eleonora per stare con i nipoti. Piero, senza spiegare il motivo di quella richiesta improvvisa, salutò e uscì con Giada. In auto il silenzio era pesante. Ognuno era perso nei propri pensieri.

Piero già si immaginava a coccolare un altro fagottino con orgoglio e con amore, Giada invece pensava a come poteva affrontare questa gravidanza vista la sua età adulta, tenuto conto dei quattro figli e pensando al lavoro di Piero che lo portava a viaggiare il mondo per mesi interi. 

Si sentì soffocare e di istinto poggiò una mano sulla gola, un gesto che non sfuggì al tenore il quale accantonò i suoi pensieri per rivolgere la sua attenzione alla donna che gli sedeva accanto e in quel momento percepì la paura della moglie comprendendola fin nel profondo.

Di risposta al gesto di Giada, lui poggiò la sua mano destra sulla gamba della moglie per rassicurarla.

In quel momento Giada si sentì capita e amata, si sentì protetta e forte. La stessa mano che aveva appoggiato alla gola la fece scendere sul ventre lasciandosi andare ad un timido sorriso.

Arrivati in farmacia, fu Giada a scendere per acquistare i soliti tre test di gravidanza che faceva quando sentiva di essere in attesa.

Decisero di tornare a casa poichè i nonni paterni avevano portato i ragazzi ad Agrigento per una passeggiata.

Giada si recò in bagno per usare i test lasciando la porta aperta per permettere a Piero di entrare. 

Era iniziato il conto alla rovescia di quei tre lunghi minuti di attesa.

-'lo ameremo come amiamo gli altri'- spezzò il silenzio il narese mentre fissava quei tre stick posizionati ordinatamente sul mobiletto del bagno

-'mai avrei immaginato di avere un altro figlio alla mia età'- riflettè Giada avvicinandosi al tenore per farsi abbracciare -'chissà quando è stato concepito?'- chiese guardando Piero.

Era lui che si premurava sempre di indossare la protezione.

-'non lo so amore mio. Io credo di aver sempre usato la precauzione'- disse poco convinto per poi perdersi nei suoi pensieri per qualche minuto -'hai detto che hai due mesi ritardo?'- domandò con la fronte corrucciata

Giada si limitò ad annuire.

-'la promessa di Mariagrazia?!'- disse con tono incerto ripensando a quando brilli e con la cava vuota si concessero all'amore senza inibizioni.

I pensieri di Giada ritornarono a quella sera e si, niente protezione e tanto amore. Non poteva essere diversamente da come ipotizzava Piero.

Un trillo del cellulare di Piero avvisò che i tre minuti erano passati.

Ed ora??Quali saranno i risultati dei test?

SI aprono le scommesse.

Grazie di tutto.

Un abbraccio.

2.Sono qui, vivimi - (sequel di E sei Splendida)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora