Capitolo 316

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-'ma è presto!'- asserì Piero picchiettando la mano affusolata sulla gamba nuda mostrando così il suo disagio

Dopo alcuni minuti passati in silenzio ad ascoltare , iniziò a mordicchiarsi il labbro

-'ma ora come sta?'- chiese sospirando mentre Giada che gli stava accanto si agitava sempre più.

Voleva chiedere chi fosse a telefono, voleva capire cosa era presto, voleva sapere a chi si rivolgeva la sua domanda.Eppure se ne stava lì, aspettando che Piero staccasse quella chiamata e le spiegasse finalmente tutto.

-'lo avviso io, tu stai tranquillo. Piuttosto se ti serve qualcosa chiama Franz, la moglie è infermiera e può aiutarvi'

Quindi qualcuno stava male, ne dedusse Giada. E fu in quel momento che l'ansia la colpì in pieno come un diretto ad alta velocità.

Quando finalmente Piero chiuse la chiamata, si voltò verso Giada ritrovandola con gli occhi lucidi a fissare un punto indefinito, il labbro inferiore trattenuto tra i denti e le mani ad accarezzare il suo pancione come a voler difendere suo figlio.

-'oddio Già'- la richiamò Piero preoccupato -'non stai bene? Pietro sta male? Hai qualche dolore? Minchia Giada parlami'- chiese a raffica prendendo la donna per le spalle e scuotendola leggermente in attesa di una risposta da parte sua.

Giada spostò i suoi occhi puntandoli verso di lui, occhi rossi e lucidi , senza riuscire però a parlare.

-'minchia Giada rispondimi. Cosa c'è che non va?'- chiese sempre più preoccupato.

-'chi è che non sta bene??'- domandò singhiozzando 

Piero la guardò confusa.

-'Non lo so Già, sei tu che sei strana'- spiegò contorto lui

-'tu hai chiesto come sta e hai detto di Ilaria, perchè Piero ?'- chiese tirando su con il naso

Il tenore finalmente intuì che Giada si riferisse alla chiamata appena ricevuta, intuì che la donna  non aveva capito chi era a telefono e aveva frainteso tutto, gli ormoni avevano fatto il resto.

Un mezzo sorriso sghembo fu la sua prima reazione intanto che riprendeva la regolarità del battito.

-'Ignazio, Milena è in travaglio. Sta per nascere Francesco'- spiegò sintetico mentre tirava verso di se Giada per abbracciarla.

Ritrovandosi tra le braccia forti del marito, Giada sfogò tutta l'ansia accumulata in pochi minuti lasciandosi andare ad un pianto sommesso.

-'amore mio ma come devo fare con te?'- chiese retorico Piero mentre rilasciava tenere carezze sulla schiena della donna -'per fortuna che mancano solo altri tre mesi'- riflettè poi a voce alta sorridendo intanto che Giada annuiva e si stringeva ancora di più a Piero.

-'starai con me per questi altri tre mesi vero?'- domandò la donna per sapere gli impegni del tenore -'non mi lasci da sola?'- chiese ancora mentre si allontanava dal petto del suo uomo per guardarlo in viso in attesa di una risposta.

Piero sapeva di dover tornare a Bologna per decidere le canzoni del prossimo cd ma non sapeva quando. Decise di essere sincero con Giada e di parlargliene.

-'dovrò di sicuro tornare a Bologna ma non so quando amore mio'- spiegò mentre riportò il corpo di Giada tra le sue braccia -'ma ora pure Ignazio ha il suo erede, potremmo chiedere a Michele una maggiore flessibilità sui nostri impegni '- provò a rincuorarla-' due su tre sono padri di famiglia adesso'- disse con voce incerta cercando di rasserenare l'animo di Giada che si limitò unicamente ad annuire.

Passarono minuti interi a dondolarsi, l'una tra le braccia dell'altro. Una morsa d'amore che si sciolse al suono del campanello.

-'dev'essere papà che ha riportato i piccoli'- ipotizzò Piero staccandosi da Giada e rivestendosi velocemente per aprire la porta e lasciando a Giada più tempo per sistemarsi.

Mentre Piero veniva travolto dall'euforia dei figli, Giada si rivestì molto lentamente ripensando alle parole di Piero. 

Doveva prima o poi tornare a Bologna, prima o poi altri chilometri li avrebbero separati, avrebbe trascorso da sola l'ultimo periodo di gravidanza, magari avrebbe anche partorito senza l'aiuto di Piero . E se Piero intanto avrebbe conosciuto qualcun'altra , come fu con Cristina? Infondo era un uomo giovane e affascinante. DI certo non gli mancavano le donne pronte ad infilarsi nel suo letto anche solo per una notte, e poi Piero era molto fisico. Ancora ricordava il periodo di castità forzata dopo la nascita di Celeste, da lì l'avvicinamento a Cristina, la separazione, il divorzio.

Si ritrovò ad essere schiacciata dal passato, dall'incertezza del presente, dalle paure sul futuro.

Si appoggiò sul letto e sfogò tutto questo con un pianto sommesso e irrefrenabile.

Fu Gioia a ritrovarla in quello stato quando decise di andare a salutare la mamma per raccontarle della sua giornata a scuola.

-'nonno, nonno. Corri. Mami no sta bene'- urlò la figlia spaventata richiamando l'attenzione di Salvatore che con il cuore fermo, si recò da Giada correndo lasciando Gaetano e Celeste a giocare sul tappeto del salotto intanto che Piero stava al telefono rispondendo ad una chiamata della mamma.

-'Giada che c'è , cosa ti senti?'- le chiese impanicato 

-'Piero mi lascerà di nuovo, papà'- confessò la donna raggomitolandosi ancora di più su se stessa

-'piccirè Piero non lo farà mai, ha capito l'errore e non lo commetterà più'- le disse il papà accarezzandole la schiena

-'lo farà non appena tornerà a Bologna. Sai quante donne vorranno entrare nel suo letto?'- ribattè la figlia singhiozzando

Ad ascoltare quelle parole, fuori dalla porta della camera da letto, c'era Piero. 

Richiamato dalla figlia, aveva staccato immediatamente con la mamma per correre dalla sua donna. Sentendo Giada e il suo sfogo, decise di intervenire.

-'Salvatore, per cortesia, puoi tornare dai bambini? Devo parlare con lei'- 

Salvatore lasciò un ulteriore carezza alla figlia per poi alzarsi dal letto e avviarsi verso la porta dove incoraggiò Piero con una pacca sulla spalla.

-'durante la gravidanza tutto è amplificato, puort pacienz'- si sentì in dovere di dire l'uomo capendo la posizione non facile del genero.

Piero annuì mentre entrava in camera e si accomodava accanto alla sua donna

-'io non andrò più via da te e non perchè non ci saranno donne che vorranno entrare nel mio letto'- spiegò lui riportando le sue parole -'ma perchè sono io a non volerle. Ho visto la mia vita senza di te e i tuoi sbalzi di umore'-sottolineò sorridendo -'e non è vita amore mio. Assolutamente no.'- ribadì convinto -'e se pur dovessi andare a Bologna, troveremo un modo per non farti stare da sola, un modo per farti stare sopratutto tranquilla'.

Aggiornamento dell'ultima ora per dirvi di chi era la chiamata. 

Giada e le sue paure che Piero tranquillizza. 

Quale sarà il modo che il tenore ha in mente per non lasciare Giada da sola?

Grazie di cuore 

Un abbraccio.

PS: domani e domenica non aggiornerò perchè starò fuori città. Ci si legge Lunedì.



2.Sono qui, vivimi - (sequel di E sei Splendida)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora