Erano lì, occhi negli occhi. Piero aveva dato voce ai suoi pensieri più nascosti, alle sue emozioni più contrastanti, ai suoi sentimenti più autentici. Giada tentava , invano, di metabolizzare quelle parole ascoltate ma più di tutto tentava di farle entrare nel suo cuore e magari di darvi un posto.
Aveva trascorso mesi interi desiderando anche solo la metà di ciò che Piero aveva detto quella sera, sognando anche uno solo di quei tanti 'ti amo'che aveva pronunciato in pochi minuti. Aveva pianto lacrime amare , si era disperata fino alla follia per lui, aveva desiderato insistentemente uno solo di quegli sguardi innamorati che quella sera le stava invece regalando gratuitamente ma sopratutto sinceramente.
Piero si era appena dichiarato innamorato eppure era pronto a lasciarla tra le braccia di un altro uomo, solo ed unicamente per la sua felicità. Quel gesto per Giada rappresentava il gesto d'amore più estremo e più autentico che una persona innamorata potesse mai compiere. E ne rimase sorpresa. Autoritario, cocciuto, geloso, era pronto a mettersi da parte pur di vederla felice. In un solo gesto stava indirettamente ripagando Giada per tutte le volte che era stata lei a mettersi da parte per lui, per il suo lavoro, per la sua felicità.
Scossa, alzò una mano per potergli concedere una leggera carezza sul volto ricoperto da quella leggera barbetta che lo rendeva tremendamente uomo anche nel fisico.
Piero chiuse gli occhi beandosi di quel tocco così familiare.
-'io ...' provò a dire Giada con la voce rotta di singhiozzi -'io ... '- riprovò a parlare tentando di darsi un tono più sicuro ma senza riuscirci -'per mesi ho desiderato ascoltare queste parole da te mentre tu invece facevi l'amore con un'altra donna. Per mesi ho desiderato avere per me il tuo meraviglioso sguardo mentre tu lo riservavi ad un'altra ignorandomi, riservandomi indifferenza o rabbia. Per mesi ho cresciuto da sola i nostri figli, giustificando la tua assenza mentre tu uscivi a divertirti con lei sentendoti giovane e privo di responsabilità'-
Non era un rinfacciare il dolore che lui le aveva procurato, il tono era dolce e confidenziale. Era un condividere ciò che portava dentro, condividerlo con chi lo aveva causato permettendogli di capire quali erano stati gli effetti devastanti delle sue scelte, condividerlo per poterlo metabolizzare definitivamente, condividerlo per liberarli di un peso che ancora le opprimeva il cuore.
E Piero lo capì perfettamente.
Giada gli stava dando gli ultimi pezzi di un complicato puzzle permettendogli di avere un'idea chiara , profonda e veritiera di quella che era stata la sua vita dopo il suo abbandono. Gli stava colmando i vuoti di mesi di silenzio, di parole non dette, di assenza.
-'Ho visto e rivisto mille volte il suo profilo tentando di capire il perchè tu avessi scelto lei ; mi sono sentita brutta, una nullità, sbagliata e inadatta a te. E' un pò come quando vinci la lotteria e sei di una felicità indescrivibile, ti chiedi come sia possibile che proprio tu abbia avuto quella fortuna ma poi arriva qualcuno che ti porta via la lotteria dichiarandosi il vero vincitore e ti fa sprofondare in un baratro di dolore incomprensibile. Tu eri la mia lotteria, la mia felicità e Cristina è venuta a portarti via da me. Mi sono aggrappata ai nostri figli fingendo , solo per loro, una forza che non avevo. Tutto il giorno sorridevo con loro desiderando ardentemente che arrivasse presto la notte, quando mi lasciavo andare ai ricordi di noi due felici e mi sfogavo con tante lacrime mentre ero rannicchiata sul tuo lato del letto, abbracciando il tuo cuscino, immaginando le tue braccia a stringermi forte, le tue carezze a darmi consolazione.'
Piero accoglieva ogni parola vedendo nella sua mente le immagini di ciò che Giada descriveva. Riusciva a vedere Giada,seduta sul divano;a scrutare il profilo di Cristina, oppure raggomitolata a letto a piangere un amore finito; o ancora fingere di sorridere con i piccini mentre dentro moriva. E lentamente moriva anche lui rendendosi conto di quanto male le avesse fatto, rendendosi conto che il male che le aveva procurato l'aveva ormai marchiata a fuoco come una cicatrice che non sarebbe mai sparita.
-'Giada mi spiace, vorrei poter tornare indietro ed evitarti tutto questo dolore' - disse Piero prendendole il volto tra le mani
-'purtroppo non è possibile'- rispose la donna abbassando gli occhi e poggiando le sue mani su quelle di Piero facendole scivolare dal suo volto -'Non amerò mai Maurizio come ho amato te, di questo ne sono convinta. Neppure Luigi ho amato come ho amato te'- continuò Giada riprendendo il discorso e dare una risposta alla richiesta di Piero che intanto a quelle parole sorrideva.
-'Tu resti la mia lotteria, mi hai fatto provare una felicità mai provata, mi hai insegnato ad amare con il cuore e con il corpo ma non fido più di te.'
A quelle parole il sorriso del tenore si spense intuendo la conclusione di quel discorso così profondo, così vero, così doloroso.
-'mi hai lasciata quando avevo più bisogno di te; mi hai lasciata con tre bimbi piccoli da crescere, tra cui una neonata; mi hai lasciata dopo averti perdonato l'imperdonabile e dopo avermi dichiarato amore eterno.'-
-'stavolta è diverso Già'- la interruppe Piero con il panico negli occhi
-'è diverso perchè stavolta non ti darò l'occasione di ferirmi ancora. Non amerò mai Maurizio come ho amato te ma di lui mi fido. Lui mi è stato accanto quando ero nella condizione peggiore, ha avuto pazienza con me e tuttora ne ha non obbligandomi a situazioni per le quali non sono ancora pronta. '
Piero chinò il capo e face qualche passo indietro, Maurizio era la scelta definitiva di Giada e per quanto tutto quello lo facesse stare male, accettò ogni parola per amore di quella donna che aveva perso per un suo stupido capriccio.
-'ti auguro di trovare una donna che possa amare la meravigliosa persona che sei'
-'non amerò mai nessun'altra donna'- la interruppe Piero stizzito puntando i suoi occhi lucidi in quelli di Giada che gli si avvicinò intenerita per lasciargli un'altra tenera carezza sul viso.
Piero quella sera aveva dato dimostrazione concreta di essere davvero cresciuto, ora era un Uomo ma un uomo del quale Giada aveva imparato a fare a meno, del quale non si fidava. Era diventato un Uomo ma a spese sue.
-'posso farti un'ultima richiesta?'- chiese il tenore con voce spezzata
Giada si limitò ad annuire senza capire quale richiesta.
Quale ultima richiesta avanzerà Barone?
Sembra banale ma GRAZIE ... leggervi mi riempi di Gioia :)
Un abbraccio
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2.Sono qui, vivimi - (sequel di E sei Splendida)
Romansa-'il corpo appartiene a chi sa farlo godere, quindi sono il vincitore assoluto '- disse con sicurezza Piero continuando a baciarle il monte di Venere .... Giada ammutolì dinnanzi a quelle parole veritiere. -'tu allora non essere ge...