Capitolo 298

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Fu una lunga settimana per tutti.

Per i piccoli che, tranne Celeste, avevano ripreso la scuola con i loro ritmi serrati.

 Per Piero che si divise tra infinite ed estenuanti riunioni e i preparativi per la festa di Giada.

Per Giada che , dopo un sonno agitato, si svegliava inevitabilmente stanca. Lei credeva fosse tutto dovuto all'assenza di Piero. Ma negli ultimi giorni alla stanchezza, si aggiunse la nausea non appena sentiva odore del cibo, dolori alla schiena e alle gambe.

Non voleva parlarne con Piero per non farlo preoccupare. Decise così di confidarsi con Mary.

-'Giadù ma non è che Barone ha fatto di nuovo centro?'- chiese maliziosa l'amica lanciando uno sguardo eloquente al ventre della donna.

A quella domanda Giada sbiancò ancor di più rendendosi conto che durante gli ultimi coiti non sempre Piero aveva usato la protezione.

Il silenzio,il pallore del viso, quella ''o'' di stupore sul viso di Giada bastarono a Mary per capire la risposta.

-'scendo a comprarti un test'- disse semplicemente lasciando da sola l'amica.

All'udir quella frase Giada si ritrovò in bagno a svuotar lo stomaco, di nuovo. 

Mentre aspettava Mary si accucciò sul divano pensando ai suoi malesseri.

Come aveva fatto a non pensarci prima? Un figlio. Un altro. Il quarto.

Ricordò di quando aveva litigato con Piero perchè per lei non era il momento giusto per avere un altro figlio mentre lui lo desiderava fortemente. Piero sarebbe stato felice di questo nuovo arrivo. Ma lei? Lei era pronta ad affrontare un'altra gravidanza dopo quella tortuosa di Celeste? Lei era pronta a crescere quattro figli con Piero che continuava a viaggiare per il mondo fermandosi a casa quattro mesi complessivi su dodici?

Mille domande, altrettante paure e solo una risposta. No!Lei non era pronta. 

Non ora che Gioia si era ripresa dalla polmonite dopo aver pensato al ritorno della leucemia.

Non ora che Celeste era poco più di una neonata ancora bisognosa della sua costante attenzione.

Non ora che con Piero aveva trovato la giusta stabilità dopo un anno di tradimenti, bugie, separazioni.

Non ora che ancora risultavano essere compagni e non marito e moglie.

Mentre rifletteva su cosa significava ora una nuova gravidanza, si ritrovò a piangere disperata stringendo le ginocchia  a petto in cerca di una consolazione che non sarebbe mai arrivata.

SI sentiva così inadatta, così sbagliata. Lei, che da sempre aveva amato i suoi figli di un amore incondizionato, ora non si sentiva pronta per quest'altra gravidanza.

Dopo poco più di mezz'ora Mary tornò a casa ritrovando Giada sudata e accaldata,con il viso bagnato dalle lacrime.

-'Dio mio Già, cos 'è successo?'- domandò spaventata senza ricevere alcuna risposta -'ma tu scotti'- notò l'amica poggiando una mano sulla fronte della donna.

In breve tempo la sistemò a letto poggiandole delle pezze bagnate sulla fronte intanto che le misurava la febbre.

Confermata la presenza dell'influenza, Mary chiamò il medico di Giada facendosi consigliare gli opportuni farmici.

In tutto quel trambusto, sistemò il test di gravidanza nel cassetto dove Giada custodiva le chiavi dell'auto certa che lì i bambini non avrebbero mai curiosato e certa che il test non serviva più: stanchezza, nausea, dolori, erano tutti sintomi del virus influenzale e l'elevata temperatura corporea della donna ne era il segno più evidente.

2.Sono qui, vivimi - (sequel di E sei Splendida)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora