Capitolo 225

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Giada era in ansia. In auto Maurizio si era trincerato in un pesante silenzio e non era difficile capirne la causa.

Giunta a casa, la donna si recò in cameretta seguita da Celeste e Gioia per sistemare i letti dei bambini lasciando Piero e Maurizio insieme a Gaetano in salotto.

-'papi dommi qui?'- chiese innocentemente Gaetano trafficando con una macchinina trovata a terra.

-'certo piccolè'- rispose Piero per tranquillizzare il figlio e per ingelosire Maurizio 

-'non credo sia il caso di dormire con la tua ex'- intervenne il maestro mostrando il nervo scoperto della gelosia

-'non credo di doverti delle spiegazioni su ciò che faccio e non faccio io con i miei figli e poi se dormo qui ,dormo con i miei figli e non con la madre dei miei figli'- spiegò saputello il tenore con una vena di cattiveria sottolineando che quella era casa sua e che Giada , prima di essere la sua ex, era la madre dei suoi figli. Quindi in un certo senso le apparteneva.

Maurizio avrebbe tanto voluto rispondere ma l'arrivo di Giada glielo impedì

-'Piè mi aiuti a sistemare i bambini per la notte?'- chiese Giada per coinvolgere Piero con i bimbi ma soprattutto per allontanare quei due fuochi che tanto la impensierivano.

Piero sorrise beffardo e si avviò nella cameretta dei figli portando con se Gaetano

-'non voglio che litighiate'- avvisò Giada

-'non voglio che lui dorma con te'- ribattè Maurizio

-'ammesso che resti a dormire qui, lo fa per i figli'

-'lo farà per  te, Giada. Possibile non ti rendi conto che ci prova con te in una maniera spudorata. Minchia , Già ti voglio per me, ho bisogno di te, di sentirti vicina. Mi sei mancata tantissimo.'- confessò Maurizio abbassando il capo e stringendo le mani in pugni.

Giada lesse in quelle frasi tutto il desiderio e il bisogno che quell'uomo aveva di lei sentendosi importante, amata.

-'anche io voglio stare con te ma voglio anche che i miei figli stiano con il papà. Una cosa non esclude l'altra'- lo rasserenò baciandogli le labbra. 

Un bacio che Maurizio decise di approfondire scomodando le lingue. In pochi attimi, Giada si ritrovò con le spalle al muro e con le mani di Maurizio sotto la canotta di lei ad accarezzarle i seni mentre le mani di lei accarezzavano le spalle muscolose del maestro. 

-'Giada i bamb...'-ma la frase gli morì in gola nel vedere la donna che lui amava sbattuta al muro mentre mani non sue la accarezzavano e labbra non sue la baciavano ma soprattutto nel vedere il bacino di lui spingere sul ventre di lei come a volerla possedere.

Nell'udir quella parole Giada si scostò da Maurizio

-'arrivo Piè'- disse con affanno allontanando con dolcezza Maurizio che invece sbuffò mentre permetteva alla sua donna di andare dai figli. 

Appena Giada sparì nel corridoio, Maurizio si voltò a guardare Piero con aria di sfida e con un sorrisetto sulle labbra.

-'potrai anche dormire qui ma lei è mia'- e se ne andò a sedere sul divano con aria strafottente

-'potrà anche essere tua ma non ti amerà mai come ha amato me'- rispose a tono Piero certo che le parole dette erano vere.

Arrivato in bagno aiutò Giada a lavare i bimbi e a metterli a letto, fu Piero a leggere la fiaba mentre Giada cullava Celeste. Quando anche gli occhietti dell'instancabile Gioia si chiusero, i genitori uscirono dalla cameretta senza far rumore.

2.Sono qui, vivimi - (sequel di E sei Splendida)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora