Capitolo 365

715 44 30
                                    

NON CANCELLATE LA STORIA!!!

E' l'Ultimo Capitolo ma manca l' EPILOGO e POI ho già in mente un'altra storia sul nostro bel tenore occhialuto e ve lo comunicherò tramite AVVISO in questa storia.

Quando Piero e Giada si ritrovarono a letto, stretti l'una nelle braccia dell'altro, fu Piero a fare un sunto di quella giornata che avrebbe ricordato per sempre.

-'mi sono sentito morire quando ho visto Gioia con quelle foto in mano'- disse il narese aprendo la diga con la quale aveva trattenuto le sue emozioni

Giada annui prima di dire la sua

-'Gioia è una piccola grande donna, lo è sempre stato e tale si è confermata'

-'ora sto davvero bene, nulla più mi manca. Fino ad oggi, la paura che Gioia potesse abbandonarmi una volta scoperta la verità mi faceva vivere sempre sul 'chi-va-là'. Ora invece sono felice. Tutto merito tuo amore della mia vita. Mi hai incontrato che ero davvero un ragazzino immaturo, certo responsabile a lavoro ma totalmente ignorante sull'amore. Mi hai insegnato ad amare amandomi per la persona che sono , amando prima i miei difetti e poi i miei pregi. Mi hai donato quattro figli, i gioielli più preziosi della mia misera vita. Mi hai amato senza remore, senza vincoli, senza tabù. Con te l'atto fisico è sempre stato un atto d'amore profondo, di folle fantasia, di passionalità viscerale. Mi hai insegnato il perdono perdonando partenze infinite, lontananze incolmabili, tradimenti inqualificabili, scenata assurde di gelosia. Sono grato a Dio per avermi donato la mia famiglia, il mio lavoro, i miei amici ma più di tutto sono grato a Dio per avermi donato te. Sei il tassello più importante del mio puzzle, quello che ha dato un senso a tutto.'

Nell'ascoltare quelle parole Giada si lasciò andare ad un pianto irrefrenabile di Gioia.

-'tu sei stato la mia rinascita, Piero. Hai ridato senso alla mia vita. Hai donato il tuo prezioso amore a me e a Gioia permettendoci di avere una vita felice.'

Quelle parole vennero seguite ad un intenso momento d'amore dove l'uno trovò posto nell'altra unendosi, completandosi, amandosi.

Piero si posizionò su Giada puntando sui suoi gomiti per non pesare e iniziò a mordicchiare il lobo della donna facendole nascere i primi gemiti.

-'Piero non ti fermare'- lo pregò la donna allargando le gambe come chiaro invito a continuare.

L'uomo sorrise soffiando sulla pelle del collo di Giada dove le aveva procurato un succhiotto.

Lentamente, la scia di baci si allungò verso i seni inturgidendoli all'istante. Con la lingua scese poi lungo l'addome fino ad arrivare al monte di Venere dove lasciò dei piccoli morsetti che procurarono una piccola risata in Giada.

-'sei musica per le mie orecchie'- confessò il tenore alzando gli occhi per puntarli in quelli di Giada che  si mordicchiava il labbro per trattenere i gemiti di piacere che il marito le stava procurando.

Desideroso di coccolare la moglie, concentrò tutte le sue attenzioni sull'intimità bagnata e vogliosa della moglie.

-'Sei pronta'- soffiò l'uomo procurando una miriade di scariche su tutto il corpo della moglie che si trasformarono poi in una calda ondata che avvolse il basso ventre.

-'per te, sempre'- confermò la donna con voce roca.

Pochi e sapienti colpetti di lingua e Giada raggiunse l'apice del piacere piegando le gambe e incastrando il viso si Piero sulla sua intimità.

Il narese dovette pizzicarle i fianchi per liberarsi da quella morsa.

-'hai gradito'- notò beffandosi della donna che ebbe solo la forza di annuire prima di stendere le gambe e permettere a Piero di sistemarsi accanto a lei, con l'intimità che richiamava le giuste attenzioni.

2.Sono qui, vivimi - (sequel di E sei Splendida)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora