Capitolo 363

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Il momento che Piero tanto temeva era arrivato. Prese un profondo respiro e dovette schiarirsi più volte la voce prima di parlare.

-'io ti ho cresciuto come una figlia, come la mia prima figlia. E ti amo come tale. L'assenza del vincolo biologico non mi ha mai vietato di sentirti mia. Di sentirti una Barone' - disse Piero ricordando la frase di Gioia che scosse lievemente la testa come per confermare che lei non era una Barone.

Dinnanzi a quel gesto, Piero decise di aprire il suo cuore.

-'quando ho conosciuto tua mamma non sapevo della tua esistenza. mi piaceva Giada, minchia se mi piaceva e ho fatto di tutto pur di farmi notare da lei: per lei ho inserito una canzone della scaletta di un concerto, per lei ho macinato chilometri presentandomi a sua insaputa a Salerno.La volevo nella mia vita, la desideravo nel mio letto. Ma quando ho saputo di te l'ho allontanata. Tua madre mi ha conosciuto che ero poco più di un ragazzino immaturo. '- ammise concedendosi un altro sospiro. -'poi ci siamo rincontrati per caso dopo alcuni mesi, mesi durante i quali non ho fatto altro che pensare a lei. Lì ti ho vista per la prima volta, avevi poco più di otto mesi ed eri bellissima, paffutella , con delle guanciotte da prendere a morsi. Fino a quel momento ti accusavo di essere la causa della nostra separazione ma quando i miei occhi hanno incrociato i tuoi mi sono perdutamente innamorato di te. Ancor prima di amare tua mamma, capisci??'- domandò ironico Piero scuotendo il capo mentre abbozzava un timido sorriso nel ricordare quell'incontro sul lungomare dove Gioia piangeva a dirotto per aver perso il suo palloncino, palloncino recuperato poi dallo stesso tenore. -'mi sei entrata dentro Gioia di papà e non te ne sei più andata via. Più volte, per causa mia, la storia con Giada sembrava destinata a finire, e ogni volta la mia richiesta a tua madre era solo una :' non mi allontanare da Gioia'. Avrei potuto sopravvivere senza l'amore di mia moglie ma mai senza l'amore di mia figlia, mai senza l'amore tuo'

Gioia riprese a piangere ricordando vagamente di quando Piero chiamava a casa per sentire lei e il fratello senza mai parlare con Giada. Erano i tempi di Cristina.

-'lo so'- ebbe la forza di confermare la ragazza tirando su con il naso

-'Non avrei mai potuto vivere senza di te: sei stata la mia prova volta da papà!Il primo pannolino cambiato, il primo bagnetto fatto, la prima volta che mi sono sentito chiamare ''papà''.

-'papa Pieo' - ricordò Gioia lasciandosi andare ad un mezzo sorriso, provocandone un altro in Piero e Giada.

-'le tue sbaciucchiose coccole sul lettone e il tuo musetto imbronciato ad ogni mia partenza. ''papi quanno tonni?'', mi chiedevi corrucciando la fronte per poi darmi un bacio e dirmi ''papi tonna petto''. E sono sempre tornato da te principessa mia, e ci ritornerei altre mille volte, sempre. Con te ho scoperto il senso profondo del sentirsi inutili quando ti è stata diagnosticata la leucemia. Avrei voluto prendere su di me il tuo male, io avrei voluto morire pur di donarti una vita lunga , principessa di papà.'

-'e invece me l'hai salvata la vita'

-'dopo aver sposato tua mamma, è la cosa che più mi rende felice. Con quell'intervento non solo ti ho salvato la vita ma ti ho donato una parte di me. Da quel momento il tuo sangue era il mio sangue. Per davvero. Non mi importa di non averti concepito io, tu sei mia figlia a tutti gli effetti. E resti tale. Lo sei stata fin dal primo momento, lo sei tuttora e lo sarai per sempre. Gioia Barone'

Gioia si incantò ad osservare la fierezza che Piero mostrava in quel momento. Per lui era davvero così. Era figlia a lui, in ogni cosa.

-'perchè solo ora ho scoperto di Luigi? volevate nascondermelo?'- domandò singhiozzando Gioia con un tono severo parlando al plurale ma rivolgendosi a Giada

-'io Gio..'-provò a spiegare lei prima di essere interrotta da Piero

-'fin dall'inizio della nostra storia, Giada ha chiarito che un giorno avresti saputo del tuo vero papà. Non era giusto nasconderti le tue origini, avevi il diritto di conoscere la bella persona che era Luigi'- ammise con fatica il narese che da sempre aveva temuto quel momento  -'io e mamma aspettavamo soltanto il momento giusto.'

Gioia ascoltò in silenzio quelle parole. Tutto quello per lei era troppo. Sentiva il cuore pesante dalle tante verità scoperte, la mente imbrattata di pensieri e frasi da sistemare.
Si sentiva disagiata, sbagliata,fuori luogo. Come se fino ad ora avesse vissuto una vita non sua.

Piero, spaventato da quel silenzio, decise di dar voce anche all'ultima paura che portava dentro. Ormai Gioia sapeva la verità e tanto valeva aprirgli definitivamente il suo cuore mostrando il lato debole del cuore del tenore.

-'Gioia ho vissuto questi anni con la fottutissima paura di perderti. Temevo che scoperta la verità tu potessi dimenticarti di me, rinnegarmi, allontanarmi. Ho trascorso tante notti in bianco pregando Dio che questo non accadesse mai, ho versato infinite lacrime temendo in un tuo allontanamento. Tutti mi ripetevano di non preoccuparmi,che tu mi avresti voluto comunque al tuo fianco ma io ho tuttora questa paura. Papà tuo senza di te non ci sa stare, principessa mia. Gaetano, Celeste , Pietro sono indispensabili per me, la mia vita, la mia felicità. Ma tu nicuzza bedda sei speciale, sei unica.' - confidò mentre una lacrima gli solcava il viso.

Gioia si rese conto che era giunto il momento di dire la sua su quella verità assurda,a tratti irreale. Una verità che non sentiva sua nonostante fosse legata alla sua nascita,alle sue origini.

Anche Piero ha aperto il suo cuore.

Quale sarà la risposta di Gioia?

Grazie a tutti...

Un abbraccio forte forte

2.Sono qui, vivimi - (sequel di E sei Splendida)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora