''Domani torno a Napoli , Gioia ha ancora il terrore di essere lasciata da sola e si sveglia durante la notte piangendo. Io non so cosa fare. Forse a casa starà meglio. Sei il primo a sapere del nostro ritorno a Napoli.''
Piero lesse il messaggio la mattina seguente e un senso di panico e di impotenza lo invase.
Gioia aveva bisogno di lui, Giada non sapeva cosa fare e lui era lontano da entrambe.
Aveva saputo dalla sorella che Giada era stata a cena a casa di Maurizio, da soli e non gli fu difficile immaginare come era andata a finire la serata.
Voleva tanto vomitarle addosso il suo dolore nel saperla posseduta da un altro uomo, la sua rabbia nell'aver lasciato i figli con la sorella, la sua frustrazione nell'aver perso ormai definitivamente l'unica donna che lui aveva mai amato. Ma decise di mostrarsi impassibile. Il suo pensiero ora era unicamente la figlia.
Fece quindi partire immediatamente la chiamata per Giada.
''Piero''
''Giada cosa è successo? Come sta ora la bambina? e tu come stai?''- chiese come un fiume in piena
''dorme ancora, io sto preparando le valigie''- rispose con una voce flebile che intenerì il tenore mettendo da parte il nervoso di sapere che Giada si era concessa a Maurizio e immaginando come potesse sentirsi in quel momento come mamma.
''chiamo zio oppure Calogero così ti faccio portare a Catania senza crearti altri problemi''- organizzò ricevendo solo un semplice ok da parte di Giada -''Giada non mollare, i bimbi hanno bisogno di te e del tuo sorriso''- incoraggiò Piero desiderando ardentemente abbracciare quella donna
''Gioia ha bisogno di te''- sussurrò Giada mentre piangeva
Avrebbe voluto aggiungere che anche lei aveva bisogno di lui, di un suo abbraccio ma preferì tacere. Ancora una volta.
''lo so ma ora non posso venire, abbiamo l'aereo per Torino tra meno di un'ora. Stasera cantiamo lì''- spiegò il narese con un nodo che stringeva alla gola.
Voleva correre dalla figlia e abbracciarla forte, voleva riempirla di baci, voleva metterla a letto e risvegliarsi accanto a lei ma non poteva.
''lo so. Devo andare ora. Ti faccio chiamare quando si sveglia''- la fece breve Giada
Piero lesse in quel saluto la delusione e l'amarezza che la donna provava in quel momento.
''ti faccio chiamare da Calogero''- disse semplicemente sentendosi in colpa per la sua lontananza.
Dopo neppure un'oretta Giada e i bimbi erano in viaggio con Calogero e la ragazza verso il Fontanarossa di Catania. Avevano salutato velocemente Eleonora e Mariagrazia che erano state avvisate da Piero. Mentre era in viaggio, Giada decise di mandare un sms a Maurizio.
''Sto per tornare a Napoli, Gioia non sta bene. Ci sentiamo quando arrivo a casa''
Non aveva voglia di parlare con lui, della loro serata, del loro rapporto, di un loro che aveva faticato a decollare ,di un loro che ad essere onesti non c'era mai stato.
Maurizio non rispose a quel messaggio, grazie a Paolo che era stato avvisato da Mariagrazia sapeva perfettamente tutto quello che era successo e ora stava guidando per arrivare anche lui all'aeroporto unicamente per parlare con Giada.
Arrivati all'aeroporto, fu Gaetano a vedere Maurizio.
-'mami c'è Mauizo'- disse indicando l'uomo
-'mami no andare'- la pregò Gioia già con i lacrimoni agli occhi mentre le tirava la maglia
-'non ti lascio piccina mia'- la rasserenò Giada sotto lo sguardo confuso di Calogero che non capiva la reazione di Gioia ne la risposta di Giada.
Dopo pochi minuti, Maurizio li raggiunse.
-'Giada avrei bisogno di parlarti' - disse senza neppure premurarsi di salutare Calogero, la fidanzata e i bimbi.
Calogero non sapeva cosa fosse successo tra i due ma intuì che qualcosa non andava , si sentiva a disagio ma non poteva andarsene poichè aveva promesso al tenore che avrebbe accompagnato Giada fino al gate.
-'ora non è possibile'- rispose Giada mentre teneva Gioia per una mano
-'è importante, solo due minuti'- insistette il maestro
La fidanzata di Calogero decise di intervenire
-'ci sono delle giostrine là, chi vuole venire con me e mangiare anche un bel gelato'
-'mami andiamo?'- chiese la bimba
-'mamma ed io restiamo qui per sistemare le valigie'- mentì Calogero pur di far allontanare dalla mamma i due figli più grandi.
Quando Gioia e Gaetano raggiunsero le giostrine insieme alla ragazza di Calogero, quest'ultimo prese il passeggino con Celeste che vi dormiva dentro e si allontanò il giusto necessario per lasciare un pò di privacy a Giada e Maurizio.
-'E' inutile negarlo, tu non hai ancora dimenticato tuo marito'- partì diretto il maestro desideroso di chiarire tutto e subito
-'ti ricordo che non è più mio marito'- corresse lei infastidita dal tono usato da Maurizio
-'dovresti ricordarlo a te stessa e non a me. Non ti fai accarezzare, non ti fai amare. Non mi hai concesso di entrare nella tua vita pienamente'- la accusò con una certa freddezza nel tono mentre i suoi occhi tradivano dolore
-' E' tutto così difficile, ho bisogno di tempo'- ammise lei abbassando lo sguardo.
Anche lei si era resa conto che la presenza di Piero era così forte e marcata nella sua vita che non aveva lasciato il giusto spazio a Maurizio eppure non voleva sentirselo dire. Non così, non da lui, non in quel modo.
-'non hai bisogno di tempo ma hai bisogno di lui, solo di Lui Giada. E fossi in te lo chiamerei ora per dirglielo. E' palese che per lui è lo stesso. Ne va del vostro amore, della vostra famiglia. Vi state solo facendo del male'- fece notare Maurizio con un sorriso triste accarezzandole una guancia -'sei una donna meravigliosa e mi spiace non essere riuscito a farti innamorare di me. Avrei potuto renderti felice se solo me ne avessi dato davvero l'opportunità. Io non posso lottare contro ciò che Piero è per te. Mi spiace'-
Dopo quella confessione amara in quanto veritiera, Maurizio le baciò il capo lasciandole una carezza e si allontanò per sempre da quella donna che tanto amava senza neppure darle il modo di parlare. E forse era meglio così. Giada non avrebbe potuto far altro che dargli ragione.
Nel vedere Maurizio andare via, Calogero si avvicinò alla donna asciugandole con una carezza le lacrime che le bagnavano il volto.
Pochi minuti dopo fecero ritorno anche Gaetano e Gioia e insieme presero il volo che li portò a Capodichino dove ad attenderli c'erano nonno Salvatore felice di riabbracciare l'amata figlia e i nipotini.
Intanto Piero si stava arrovellando l'anima nel pensare a Gioia stare male e nell'immaginare Giada consolata da Maurizio; ci pensò Gaetano a distrarlo.
-'rendi Gioia orgogliosa del suo papà e concentrati sul lavoro'-
-'lo farò pà ma mi mancano i miei figli, e Gioia ha bisogno di me'- confessò Piero abbassando lo sguardo
-'e pensi a Giada' - aggiunse Gaetano ben conoscendo i pensieri del figlio che si limitò ad annuire.
Atterrati al Pertini di Torino, Piero ricevette una telefonata di un'agitata Eleonora.
Perchè mai Eleonora è agitata?
Quanti punti ha guadagnato Maurizio con quel gesto?
Ancora una volta, GRAZIE.
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2.Sono qui, vivimi - (sequel di E sei Splendida)
Romansa-'il corpo appartiene a chi sa farlo godere, quindi sono il vincitore assoluto '- disse con sicurezza Piero continuando a baciarle il monte di Venere .... Giada ammutolì dinnanzi a quelle parole veritiere. -'tu allora non essere ge...