Stremata, si accomodò nella camera dove era stata ricoverata Gioia , in attesa che le riportassero la figlia.
Aveva il cellulare in mano per far partire la chiamata a Piero, lei e la figlia avevano bisogno di lui eppure non riusciva a trovare le parole da dirgli quando , d'improvviso, squillò il cellulare:era Eleonora.
-'Eleonora'- rispose lei atona
-'Giada ma dove state? A casa non risponde nessuno'-
-'Eleonora io ...cioè no Gioia in realtà...Eleonò io non so ...'- impacciata la donna non riusciva a spiegare alla nonna cosa stava accadendo.
-'Già mi stai facendo preoccupare. Perchè stai piangendo? Cosa sta succedendo?'- domandò con voce più dura in attesa di una qualsiasi risposta da parte di Giada
-'Gioia è in ospedale'- ebbe la forza di dire prima di crollare in un isterico pianto liberatorio.
Eleonora, dall'altra parte del telefono, perse innumerevoli battiti e le si bloccò il respiro prima di riprendere la parola.
-'cosa è successo? come si è fatta male?'- chiese pensando si fosse fatta male a scuola giocando ma il pianto di Giada fu l'unica cosa che ottenne come risposta.
-'Misericordia ... calmati Giada e fammi capire'- sbottò furiosa tentando di spronare Giada a reagire, placando quelle lacrime e spiegando cosa diamine fosse accaduto alla nipotina.
-'ha una forte infezione. Io ho paura.Io non reggerei...ne morirei, stavolta ne morirei'- spiegò sconclusionata la donna permettendo finalmente ad Eleonora di capire la gravità della situazione.
-'Stai tranquilla Già. Tutto si risolverà come in passato. Piero lo sa??'- domandò con voce flebile
-'non l'ho chiamato. Io non so cosa dire. Non ho la forza di reagire stavolta'- sfogò
Eleonora la tranquillizzò imponendole di preoccuparsi unicamente della figlia e promettendole il loro aiuto prima possibile.
Con questa rassicurazione staccò la chiamata con Giada per chiamare Piero. Doveva sapere. Doveva scendere a Napoli.
Piero staccò la chiamata inviandole un sms per spiegarle che stava in riunione e che l'avrebbe richiamata appena possibile.
A quel messaggio Eleonora rispose richiamandolo di nuovo. Nessuna riunione veniva prima di Gioia.
Dinnanzi a quella strana insistenza della mamma, Piero chiese una pausa.
''mamma che succede?''- chiese il tenore richiamando la mamma
''scendi immediatamente a Napoli, Gioia è stata ricoverata e si teme il ritorno della malattia. Piè hanno bisogno di te. Adesso''- vomitò d'un fiato la donna senza attendere alcuna risposta da parte del figlio.
Piero , dal canto suo, impallidì tutto d'un tratto. Nella mente rivisse tutti i momenti più drammatici di quel periodo e un senso di panico lo avvolse totalmente.
''perchè non mi ha chiamato Giada??''- domandò il tenore
''è distrutta''-
Bastò questa risposta semplice per far capire a Piero in quale stato stesse la sua donna.
''scendo stasera mà.''
E salutò la mamma.
Staccata la chiamata, Piero percorse il corridoio degli uffici con grandi e pesanti falcate ritrovandosi in poco tempo dinnanzi alla sala riunione dove il manager e i colleghi lo aspettavano per riprendere la riunione interrotta .
-'io torno a Napoli, adesso. Gioia è stata ricoverata. La mia famiglia ha bisogno di me'-
A queste parole nessuno ebbe la forza di controbattere, ognuno a modo suo appoggiò questa scelta.
Barbara prenotò il primo volo per Napoli, Gian e Ignazio lo abbracciarono rincuorandolo e pregando Dio affinchè non fosse nulla di grave, Michele gli disse di prendersi tutto il tempo di cui aveva bisogno rassicurandolo che avrebbe spostato gli appuntamenti a data da definirsi.
Con il cuore che pulsava all'impazzata, le mani che fremevano e le gambe che tremavano dall'ansia, Piero venne accompagnato in aeroporto e si ritrovò sul primo volo per Napoli.
Intanto Giada aspettava il ritorno della figlia come un'anima in pena. Dopo aver sentito Eleonora, aveva chiamato la cognata per dirle quanto stava accadendo e di chiederle la cortesia di occuparsi degli altri due figli. Ma non trovava la forza di chiamare l'unica persona della quale avesse bisogno. Non sapeva come dirgli che la loro amata figlia era di nuovo in ospedale, di nuovo in pericolo di vita.
Quando ormai il tempo per Giada sembrava essersi fermato, finalmente riportarono Gioia in camera.
-'amore della mamma'- la salutò Giada con gli occhi arrossati delle tante lacrime versate.
-'mami ho tanto dolore qui'- rispose la piccola indicando il petto
-'tutto passerà presto, te lo prometto'-
Dopo un pò la bimba crollò dal sonno. Giada vegliava su di lei quando arrivò un medico a destarla.
-'Giada'-
La donna alzò gli occhi sull'uomo e riconobbe il medico che due anni prima si era occupato del trapianto di Gioia
-'Dottor Coppola'- ebbe la forza di dire mentre si alzava dalla sedia e gli corse incontro.
QUell'uomo che aveva vissuto con Giada una delle battaglie più difficili per una mamma, l'accolse tra le braccia donandole un pò di conforto.
-'non abbatterti Giada, a breve avremo i risultati e vediamo di che si tratta. Non è detto che sia ritornata'- le disse con voce dolce
-'io non ho più la forza di lottare ancora'- confessò Giada stringendo il camice del dottore e bagnandolo delle sue lacrime
-'certo che ce l'hai la forza e lotteremo insieme'- rispose Piero arrivando di corsa davanti la camera dov'era ricoverata la figlia.
A quelle parole Giada alzò il viso dal petto del medico rivolgendolo verso il suo uomo. Il medico decise di lasciar soli i due genitori e si staccò con dolcezza dall'abbraccio di Giada.
Trasandato, ciuffo scomposto, occhiali scuri per nascondere gli occhi lucidi , Piero era arrivato direttamente all'ospedale una volta che l'aereo era atterrato.
La donna corse incontro a Piero intanto che lui allargava le braccia per accoglierla.
-'ce la faremo anche stavolta amore mio. Gioia è forte e io sono qui. Uscirà da qua dentro più forte che mai.'- la rincuorò Piero stringendola forte a se
-'come lo hai saputo?'- domandò confusa
-'mamma mi ha avvisato, il tempo di comunicarlo ai ragazzi e a Michele e vi ho raggiunto. E' questo il mio posto. Starvi accanto è il mio unico compito'
Quelle parole, quell'abbraccio, quella voce sicura rasserenarono leggermente l'animo della donna.
Insieme entrarono nella camera di Gioia in attesa che si risvegliasse, in attesa di ricevere il responso dei medici, in attesa di agire per poter salvare la loro piccolina.
Quale male affligge la piccola Gioia?
Grazie a tutti.
Un abbraccio
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2.Sono qui, vivimi - (sequel di E sei Splendida)
Romance-'il corpo appartiene a chi sa farlo godere, quindi sono il vincitore assoluto '- disse con sicurezza Piero continuando a baciarle il monte di Venere .... Giada ammutolì dinnanzi a quelle parole veritiere. -'tu allora non essere ge...