-'sto meglio, il dolore sta passando'- tentò di rasserenarlo abbozzando un sorriso ma Piero non rispose, continuò a fissarla in viso tentando di scorgere ogni minimo cambiamento
-'davvero Piè, sto meglio. E che forse mi sono..' - ma Piero non le dette modo di completare la frase
-'ti sei affaticata, agitata, arrabbiata, innervosita.'- vomitò d'un fiato alzando il tono di voce -'minchia Già sei incinta, hai già rischiato di perderlo , te ne rendi conto?'- domandò urlando mentre si alzava dal divano allontanandosi dalla donna -'devi stare calma, per il bene tuo e di Pietro e tu invece che fai? Vai a litigare con Cristina per poi sentirti male. Sei un'irresponsabile.'- le urlò contro .
Giada ascoltava quello sfogo senza avere il coraggio di interromperlo, di calmarlo.
-'mi hai fatto morire quando ti sei fermata dolorante,quando sei diventata bianca e non mi rispondevi. Ho avuto paura di perdere Pietro e di perdere te. Come minchia fai a non capire che senza di voi io non so vivere??'- a quella domanda Piero crollò in un pianto disperato.
L'uomo che Giada amava più di ogni altra cosa era lì, di fronte a lei, spaventato che sfogava tutto quello che portava dentro attraverso le lacrime.
Intenerita, Giada si alzò dal divano e allargò le braccia. Piero le si gettò come un bimbo sul petto per farsi abbracciare, coccolare, rincuorare.
-'perdonami amore mio per averti fatto spaventare'-si scusò con voce dolce mentre accarezzava la schiena del suo uomo
-' è stato tremendo. In quei pochi secondi ho avuto paura di perdere tutto. Siete il mio tutto, Già'-
A quelle parole la donna sorrise e gli baciò il capo più innamorata che mai.
Impiegò lunghi minuti Giada nel coccolare Piero. Fu Piero a rompere quel silenzio e a spostarsi da quell'abbraccio.
-'la mia vita dipende unicamente dalla tua, abbine cura ti prego'- confessò il tenore prendendo il viso della donna tra le sue mani e baciando quelle labbra rose e morbide.
Un bacio dolce, un bacio che sapeva di promessa, di presenza, di felicità.
Durante tutto il pomeriggio, Piero impose a Giada di non muoversi dal divano. Comunicò a Michele che non sarebbe andato in sala di registrazione raccontando del malessere di Giada e confessandogli di essere spaventato e volerle stare accanto.
Anche la tata si stranì della presenza del tenore in casa tant'è che glielo fece notare, indirettamente.
-'se lei è qui oggi, posso anche andare via e tornare domani'- disse Rosaria ben consapevole degli accordi presi con lo stesso tenore.
-'resti Rosaria. Giada stamattina non si è sentita bene, ecco perchè sono rimasto. Ma dei bimbi se ne occupi lei, per favore. Giada deve riposare e io voglio occuparmi unicamente di lei'- spiegò con solerzia lui provocando un bellissimo sorriso nella donna.
-'sua moglie è fortunata ad averla accanto'-
-'si sbaglia Rosaria, si sbaglia di grosso. Tutti quanti vi sbagliate.'-ammise il tenore ricordando tutti i commenti delle fan che scrivevano quando Giada fosse fortunata ad avere Piero accanto -' Quello che faccio non è neppure la metà di quello che quella donna mi ha donato. Lei ha paura che io me ne vada, ma sono io ad avere una paura fottuta di non renderla felice come merita. Sono io a sentirmi maledettamente in colpa per tutto il male che le ho fatto. '-
Come un fiume in piena, Piero aveva aperto il suo cuore con una perfetta sconosciuta dando voce a quanto portava dentro e sentendosi così più libero, più leggero.
Rosaria aveva letto da qualche sito il passato di Piero: sapeva che Gioia non era figlia sua , sapeva di averla salvata dalla leucemia, sapeva di Beatrice, di Stefano e di quel bacio rubato da entrambi, sapeva di Cristina e del divorzio. Poteva solo immaginare il dolore affrontato da quella donna, poteva solo immaginare i sensi di colpa di quell'uomo.
Eppure era felice di lavorare per loro, non solo per la lauta paga che il tenore elargiva pur di occuparsi dei figli e aiutare la sua consorte, era felice di lavorare per una donna che aveva mantenuto un profilo basso sulla sua vita insieme al tenore, era felice di lavorare per un uomo che aveva fatto tanti sacrifici per essere chi era,era felice di lavorare con quei bambini educati e non viziati, era felice di lavorare per quella famiglia che nonostante potesse permettersi il lusso sfrenato viveva in maniera umile senza rinunciare però a tutte le comodità necessarie.
Quando la sera si ritrovarono a letto, abbracciati , notando che Giada si era totalmente ripresa dal malessere che l'aveva colpita in tarda mattinata, decise di parlare della scenata fatta a Cristina.
-'è sempre altamente eccitante vederti marcare il territorio'-
-'si è avvicinata a nostro figlio non essendo la sua maestra, lo ha fatto per riconquistare te'- spiegò Giada con gli occhi chiusi beandosi del calore che emanava il corpo di Piero
-'di sicuro dopo oggi non si avvicinerà più a Tano'
-'e neppure a te'- aggiunse Giada
-'non si avvicinerà ma seppur lo avesse fatto sarebbe stato inutile. Sei tu la donna della mia vita'
Nei giorni successivi, quando Piero e Giada accompagnavano Gaetano a scuola, non videro più Cristina. Quello scambio infelice di battute era servito a ricordare i ruoli di ognuno e soprattutto a mantenere le opportune distanze
Mancava poco meno di una settimana alla data del cesareo previsto per la nascita di Pietro, Giada decise di organizzare una cena a casa loro con la famiglia Boschetto, Franz e Ilaria, Gian con Virginia che aveva raggiunto il baritono per qualche giorno insieme , Michele e Barbara.
-'non potevi pensarci prima o farla dopo la nascita di Pietro'- la rimproverò ancora una volta il narese per nulla d'accordo su quella cena.
Giada si sarebbe stancata e con lei anche il bambino, questo era il suo chiodo fisso e non fece nulla per nasconderlo.
-'amore mio ti prego. Stiamo bene e vogliamo passare una serata diversa'- rispose Giada con voce da bimba facendo sbuffare Piero
-'mi freghi sempre tu'-
Malessere passeggero e ulteriori chiarimenti.
Aggiornamento notturno ma non riuscivo a farvi stare con l'ansia. Sono BUONA, eh??
Grazie di tutto
Un abbraccio
STAI LEGGENDO
2.Sono qui, vivimi - (sequel di E sei Splendida)
Romance-'il corpo appartiene a chi sa farlo godere, quindi sono il vincitore assoluto '- disse con sicurezza Piero continuando a baciarle il monte di Venere .... Giada ammutolì dinnanzi a quelle parole veritiere. -'tu allora non essere ge...