Capitolo 346

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Perdonate l'assenza di questa settimana ma ho avuto altro per la testa. 

Buona lettura.

Passarono dei giorni che si trasformarono in settimane: tre con precisione. 

Piero si apprestava a vivere l'ultimo mese di tour, stavolta finalmente in Italia.

Durante quelle settimane Giada e il maestro di Gioia erano stati costantemente in contatto aggiornandosi sull'andamento scolastico di Gioia. Se da un lato Giada ogni pomeriggio si dedicava maggiormente a Gioia e ai suoi compiti, dall'altro lato il maestro non faceva passare un solo giorno senza contattare Giada per raccontarle di Gioia e del suo comportamento in classe o per chiedere alla mamma di come Gioia si comportava a casa.

In quelle settimane Giada aveva apprezzato la disponibilità del maestro nel voler aiutare sua figlia mentre il maestro aveva scoperto in Giada una mamma presente, attenta , disponibile e sola. Aveva infatti sentito parlare di Piero e aveva capito chi era attraverso alcune ricerche su internet, aveva così scoperto la storia di quel matrimonio e tutte le difficoltà che esso aveva dovuto affrontare dallo scandalo di Beatrice al divorzio a causa di Cristina. E più scopriva dettagli dolorosi e più non si spiegava il perchè di tutti quegli errori da parte di Piero vista la donna che gli era accanto.

Per il tour italiano Piero aveva deciso di fare tappa a Napoli. Di sicuro si sarebbe accumulata il doppio della stanchezza dovendo fare avanti e indietro tra la città partenopea e le città del tour,  ma almeno avrebbe trascorso del  tempo con i figli e con la moglie che ultimamente sentiva stanca e lontana, atteggiamenti che il tenore attribuiva alla situazione di Gioia e alla sua lontananza.

Prima del tour italiano, i ragazzi avevano qualche giorno di pausa. Il narese ne approfittò per scendere a Napoli. Giunto a casa si stranì parecchio nel ritrovare solo Rosaria con Pietro e Celeste.

-'Giada doveva vedersi con il maestro di Gioia'- gli comunicò la tata mentre osservava Piero coccolare i suoi due bimbi.

-'la raggiungo allora'- rispose il tenore desideroso di rivedere sua moglie dopo tre mesi di lontananza.

In realtà Piero non ebbe neppure il tempo di varcare il cancello della scuola di Gioia che  si inbattè in una scena che gli fece salire il nervoso.

Ai suoi occhi Giada stava civettando con un uomo che doveva essere il maestro della figlia: lui le accarezzava un braccio e lei gli sorrideva. 

Una gelosia inspiegabile si impossessò dell'uomo che si avvicinò a quei due con passi veloci seppur pesanti.

-'Ciao'- salutò freddo e distaccato catturando l'attenzione di Giada e del maestro.

Un bellissimo sorriso si stampò sul viso della donna, nulla a che vedere con quello che stava rivolgendo al maestro pochi minuti prima.

-'amore mio'- salutò Giada avvicinandosi al tenore per abbracciarlo . 

Un abbraccio dal quale Piero si scansò continuando a scrutare il maestro che lo salutò con un sorriso di circostanza per poi tendergli la mano per presentarsi.

-'piacere sono Gianfranco, il maestro di italiano di Gioia. Lei dev'essere..'- ma Piero non gli permise di finire la frase

-'il marito di Giada'- si presentò più per marcare il territorio che per presentarsi stringendogli la mano con forza.

Giada capì che qualcosa non andava e cercò di riprendere in mano la situazione.

-'Gianfranco mi stava dicendo che Gioia si è ripresa, sta migliorando sia come attenzione che come esposizione infatti oggi l'ha interrogata e ha saputo rispondere benissimo'- vomitò d'un fiato la donna mentre osservava il marito che intanto continuava a guardare il maestro con sguardo funereo.

-'Si, Gioia si sta riprendendo ed ora che ha il papà a casa vedremo altri miglioramenti. Ne sono certo'- aggiunse l'uomo sentendosi a disagio.

Poche altre battute e il maestro si allontanò lasciando da soli i due genitori in attesa che Gioia uscisse da scuola.

-'che meravigliosa sorpresa'- disse Giada abbracciando goffamente un Piero che si dimostrava scostante tant'è che non ricambiò quell'abbraccio -'stanco , amore mio?'- continuò lei attribuendo alla stanchezza quello strano atteggiamento.

Piero , senza degnarsi di risponderla, sciolse quell'abbraccio e si incamminò verso sua figlia che stava uscendo da scuola.

-'papi mio'- urlò Gioia correndo incontro a Piero che si abbassò allargando le braccia e ingabbiando la figlia in una tenera morsa. 

Il tutto sotto lo sguardo indecifrabile di Giada: felice di vedere sua figlia raggiante ma confusa per l'atteggiamento del marito.

Saliti in auto, Piero continuò ad ignorare la moglie riservando tutte le sue attenzione a Gioia e al fiume di parole con le quali condivideva qualsiasi cosa le passasse per la testolina.

Giunti a casa, il tenore venne travolto anche da Gaetano riportato a casa dal nonno materno.

Mentre il tenore si godeva i figli, Giada si chiuse in cucina a preparare il pranzo cercando di dare una spiegazione al comportamento di Piero in attesa di potergli parlare.

Dopo il pranzo Gioia e Gaetano si impegnarono a fare i compiti con la promessa di andare poi al parco con il papà mentre Celeste e Pietro si concessero il loro pisolino pomeridiano.

Giada, come da sempre accadeva in quelle ultime settimane, si sedette accanto a Gioia per aiutarla sotto lo sguardo indagatore di Piero.

Travolti dai figli e dalla loro voglia di stare con il papà, Giada non riuscì a parlare con Piero se non quando si ritrovarono entrambi nella camera da letto, dopo aver messo a letto i figli.

-'mi dici ora perchè mi tratti con freddezza ignorandomi del tutto?'- domandò Giada piazzandosi dinnanzi a Piero che era appena entrato in camera dopo la doccia.

-'mi dici perchè dopo tre mesi che non ci vediamo ti trovo a flirtare con il maestro di tua figlia??'- domandò irritato lui alzando la voce di svariati toni.

Giada a quelle parole indietreggiò come punta da uno scorpione. Piero non poteva dire sul serio?

-'io non stavo flirt..'- provò a dire la donna prima di essere interrotta dal marito che la prese per le spalle.

-'non dire minchiate Già. Vi ho visto con i miei stessi occhi. Lui ti accarezzava e tu gli sorridevi. Addirittura vi siete chiamati per nome. Da quanto tempo va avanti eh? Da quanto mi tradisci con lui sotto lo sguardo di nostra figlia?'- chiese il tenore urlando e scuotendo Giada per le spalle.

Con gli occhi colmi di lacrime, Giada cercava di trovare la forza di rispondere a quelle accuse infondate.

-'Giada da quanto tempo?'- insistette il narese ormai con gli occhi iniettati di sangue.

Giada non ebbe modo di rispondere che una Gioia impaurita si palesò dinnanzi la porta della loro camera.

-'papi perchè urli?'- domandò la bimba singhiozzando, spaventata dal papà.

Piero decise di lasciar perdere Giada e andare dalla figlia.

Libera dalla stretta del marito, la donna cadde come un peso morto sul letto incapace di reagire mentre Piero prese Gioia in braccio .

Gelosia giustificata quella di Piero?

Grazie per la pazienza con la quale avete atteso questo aggiornamento.

Un abbraccio




2.Sono qui, vivimi - (sequel di E sei Splendida)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora