Capitolo 260

936 48 49
                                    

-'manca anche a me Rachele'- confessò avvicinandosi alla donna che annuì abbassando il capo -'manca tanto ma lei non fa che vegliare su di te e sui nipotini'- aggiunse il tenore asciugando alcune lacrime dal volto di Giada.

-'sarebbe stata felice di vederci di nuovo insieme, lei ti ha sempre voluto bene'- ammise Giada abbracciando il narese e soprattutto lasciandosi abbracciare

-'lo so nicuzza mia, mi ha sempre difeso anche quando non lo meritavo'- aggiunse lui ricordando l'intervento di Rachele affinchè la figlia perdonasse la scenata di Piero quando ci fu lo scandalo del bacio di Stefano -'mi ha sempre voluto bene perchè tu glielo hai permesso'- continuò provocando confusione in Giada -'non le hai mai detto delle mie scenate, delle parole inappropriate che ti rivolgevo offuscato dalla mia gelosia. Lei ha conosciuto solo il lato buono di me. Grazie a te'- spiegò con tenerezza -'mi spiace solo che se ne sia andata senza darmi l'opportunità di farle vedere quanto io ti amo. Se n'è andata vedendo il mio lato peggiore'- concluse con un nodo alla gola ricordando che la morte prematura della donna era avvenuta quando lui stava con Cristina.

Giada accarezzò con dolcezza una guancia del tenore, come per rincuorarlo

-'Mamma sa che mi ami, ne sono certa'- disse con voce tremolante

Piero la strinse quasi come a volerla fondere. 

-'mi coccoli un pò?'- domandò con vocina imbronciata

Giada annuì e senza staccarsi da quel groviglio di braccia, si sdraiarono a letto.

-'quanti errori ho commesso nella nostra storia, amore mio'- confessò con voce rotta da singhiozzi -'non basta una vita per farmi perdonare'

-'amami come stai facendo e null'altro occorre'- rispose con dolcezza Giada accarezzandogli la nuca -'il passato è passato. Viviamoci il presente tesoro mio'

-'una cosa però te la voglio dire'- disse Piero sciogliendo quell'abbraccio e sedendosi sul letto fissando Giada negli occhi -'anche quando ti ho lasciata,ho sempre pensato che non avrei voluto figli da altre donne'-

Giada lo fissò , quasi scioccata, senza capire il perchè il tenore rivangava quel passato così doloroso.

-'Cristina più volte parlava del nostro futuro sognando un figlio ma io non mi sono mai sentito coinvolto da quei suoi progetti. In quel momento una sola certezza avevo: tu eri perfetta per essere la mamma dei miei figli. Solo ed unicamente  tu con la tua dolcezza, la tua presenza costante, il tuo lato autoritario, i tuoi valori ,il tuo essere mamma fin nell'animo. Solo tu amore mio'- spiegò il tenore come se quella certezza era per lui motivo di vanto, come se rappresentava quel jolly che gli facesse guadagnare punti, come se fosse una sorta di candeggina in gradi di levargli le macchie dei suoi tanti errori.

-'parlavate di avere figli?'- domandò stralunata Giada  capendo solo la prima frase di tutto il discorso

-'lei, non io'- specificò il narese allungando una mano verso il viso di Giada alla ricerca di un contattò che la donna evitò scostandosi -'Giada ti prego, il passato è il passato. Lo hai detto tu stessa.'

-'ma parlava di figli, significa che ti amava. Che parlavate di futuro insieme'

-'ero come ubriaco amore mio, avevo la mente e il cuore offuscato ma mai ho pensato di avere un figlio con lei. Mai'- insistette il tenore tentando di spostare l'attenzione sulla seconda parte del suo discorso.

Giada annuì, persa nei suoi pensieri. Piero decise di risdraiarsi a letto tirandola a se 

-'ti amo, non dubitarne mai'- ricordò il tenore accarezzando la schiena della sua donna che lentamente si rilassava a quel tenero contatto.

Passarono lunghi minuti, Giada aveva accantonato il pensiero di Cristina: era il passato e non voleva farsi rovinare più la vita da quella infelice parentesi; Piero invece continuava ad accarezzarla desideroso di farla sentire amata, protetta, vezzeggiata.

-'mi coccoli un pò, nica?'- ripetè il narese 

Giada sorrise, alzò la testa dal suo petto e iniziò a lasciargli una lunga scia di baci sul viso.

-'sono gelosa di te, Piero'- ammise la donna mentre continuava quella lenta tortura -'del tempo trascorso lontano da me; dei baci , delle carezze, degli abbracci ricevuti da una donna che non ero io; del tuo respiro unito a quello di un altra donna'- confessò lasciando un bacio sulle labbra -'delle tue mani che hanno accarezzato un corpo diverso dal mio'- intanto che le mani di Giada presero vita sugli addominali del tenero che emise un flebile gemito -'della tua intimità che ha fatto godere una donna che non ero io'- concluse stuzzicandola con sensuali carezze che la fecero irrigidire all'istante

-'Giada continua ti prego'- implorò Piero chiudendo gli occhi e allargando gli arti superiori e inferiori imitando l'Uomo Vitruviano.

Una posizione che fece sorridere Giada senza farla distrarre però dal suo compito. Quando ormai il pantalone si fece troppo stretto,  la donna lo abbassò fino a toglierlo definitivamente.

-'tutto tuo, solo tuo'- dichiarò Piero mentre lasciava una carezza sul viso di Giada per poi spingere il capo verso il suo bacino rendendo chiari i suoi desideri.

La donna, senza indugiare ulteriormente, si chinò su di lui e gli procurò piacere riempendo la stanza dei gemiti che il tenore non riuscì a trattenere.

Soddisfatta, Giada si si sdraiò accanto riempendosi gli occhi del sorrisino che aveva messo su Piero accompagnata da quell'aria appagata tipica del post coito.

-'smettila di guardarmi'- tentò di rimproverarla alzandosi con una lentezza snervante mentre si adoperava per ricambiare il trattamento ricevuto.

Liberò Giada dagli shorts che indossava e si dedicò con amore e devozione alla sua donna permettendole di raggiungere il punto di non ritorno in breve tempo.

-'adoro sentirti invocare il mio nome mentre godi'- la canzonò Piero intanto che le si sdraiava accanto.

-'non voglio più fare a meno di te'- confessò Giada voltandosi verso Piero e baciandolo unendo i loro sapori in un bacio lungo, passionale,togli-fiato.

Poco dopo si concessero una doccia veloce e si rivestirono per poter chiamare i vari familiari che avevano preso in custodia i tre figli, scoprendo che si erano riuniti tutti al Bambar.

Pochi minuti e pure Giada e Piero li raggiunsero uscendo dall'uscita secondaria dell'hotel sperando di non essere visti dalle fan.

Grazie a tutti.

Un abbraccio

2.Sono qui, vivimi - (sequel di E sei Splendida)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora