Giada puntò i suoi occhioni lucidi in quelli profondi di Piero.
-'ho paura, Piè'- si sentì in dovere di confidare mentre vedeva il suo uomo avvicinarsi al letto
-'non devi amore mio. Troverò il modo di starti sempre accanto, sempre'- la rasserenò il tenore intanto che l'attirava tra le sue braccia.
Giada si stava godendo il calore e la protezione di quell'abbraccio, Piero invece pensava a come risolvere laddove sarebbe dovuto tornare a Bologna.
Nel frattempo a Bologna Boschetto stava alle prese con le doglie della moglie,l' aveva accompagnata all'ospedale pregando tutti i santi affinchè tutto andasse bene e ora si trovava ,impanicato, a consumare il corridoio della sala d'attesa in attesa di notizie della sua Milena e del suo piccolino.
Durante l'attesa aveva chiamato Piero, l'unico che ora lo poteva capire essendoci già passato , ma l'ansia stava ancora lì a divorargli il cuore nonostante le raccomandazioni del narese.
Decise di chiamare così sua sorella Nina ma non ebbe il tempo di far partire la chiamata che l'ostetrica della moglie lo chiamò.
-'Boschetto?!'-
-'sono io'- rispose il tenore bloccandosi con la mano a mezz'aria
-'se vuole, può entrare nella sala parto e sostenere sua moglie'
A tutto Ignazio aveva pensato tranne che a quella eventualità.
Se da un lato moriva dalla voglia di sostenere Milena e di assistere alla nascita del suo primogenito; dall'altra parte temeva di non reggere le urla di Milena, la vista di sangue, la concitazione di quel momento.
-'Ha deciso quindi cosa fare?'- domandò con tono leggermente scocciato la donna
Ignazio in quel momento pensò di nuovo a Piero, al dispiacere di non aver assistito alla nascita di Gaetano, alla gioia di poter assistere a quella di Celeste. Fu un attimo e decise.
-'voglio venire'-
Pochi minuti dopo si ritrovò in una stanza dove i lamenti di Milena coprivano qualsiasi altro suono.
-'amore sono qui'- si palesò avvicinandosi titubante alla sua donna , impregnata di sudore e con il viso contratto in una smorfia, distesa su di un lettino mentre spingeva per dare la vita al loro Francesco.
Milena si limitò ad un fugace sguardo per poi tornare a concentrarsi sulle indicazioni che le stava dando l'ostetrica.
Ignazio si ritrovò dove mai aveva pensato di stare, a farsi stritolare la mano da sua moglie mentre la sua mente veniva riempita dalle grida di dolore di Milena e dalle incitazione dei medici presenti in sala parto.
Ad un certo punto, un'infermiera presente in sala si avvicinò a Ignazio.
-'vi vedo piuttosto pallido, è sicuro di voler restare?'- chiese preoccupata del pallore assunto dall'uomo
Ignazio sembrava immerso in un mondo tutto suo, l'infermiera si sentì in dovere di lasciargli qualche pacca per ridestarlo.
-'matri mia. Mi sento muovere la pancia pure io'- sfogò lui appoggiando una mano sulla sua pancia intanto che regolarizzava il suo respiro con quello di Milena, ispirando ed espirando pure lui quasi come se fosse preso dalle contrazioni anch'egli.
L'infermiera si lasciò sfuggire una risata profonda nel vedere Ignazio in perfetta simbiosi con sua moglie.
-'può capitare'- spiegò poi con dolcezza la donna -'sopratutto quando si è presi tanto dalla situazione'
-'figghiu miu muoviti a nascere'- supplicò Ignazio intanto che ritornava nel suo mondo e ripensava a come aveva conosciuto la sua donna, al loro matrimonio, a quando gli aveva annunciato di essere incinta.
I suoi pensieri furono interrotti da uno strano suono : acuto, vibrante. Era il primo vagito di suo figlio.
Puntò i suoi occhioni color pece verso il fagotto che aveva l'ostetrica tra le braccia.
-'signori ecco a voi...'- disse la donna mostrando il bimbo ancora sporco di placenta
-'Francesco'- continuò Ignazio con il viso rigato dalle lacrime -' Francesco Boschetto'-
Il piccolo venne appoggiato per qualche secondo accanto alla mamma per permettere ad entrambi di annusare i loro odori e riconoscersi sotto lo sguardo innamorato di Ignazio.
-'vuole fare una foto?'- chiese un'infermiera richiamando l'attenzione di papà Ignazio, che annuì senza mai staccare gli occhi da quella meravigliosa visione intanto che lasciava il cellulare nella mani della donna.
Mentre il neonato affrontava il primo controllo per poi essere lavato e vestito, Milena veniva sistemata e Ignazio venne fatto accomodare fuori ancora scosso per quanto aveva assistito.
Si prese qualche minuto per metabolizzare tutto, poi in attesa di rivedere figlio e moglie, inviò una delle foto scattate dall'infermiera sul gruppo dei ragazzi e alla famiglia di entrambi per annunciare la nascita di quel piccolo miracolo.
Dopo lunghi minuti, venne concesso ad Ignazio di recarsi da Milena. Lì vi trovò anche Francesco.
-'sei stata bravissima amore mio'- si complimentò Ignazio accarezzando i capelli di Milena
-'non mi aspettavo di vederti in sala'- confessò la donna sorridendo al suo uomo
-'non mi aspettavo che me lo chiedessero ma non potevo lasciarti da sola. '
-'è stupendo vero?'- domandò Milena volgendo la sua attenzione al piccolino che dormiva nella culletta accanto al suo letto
-'è la cosa più bella che io abbia mai fatto'- rispose emozionato il tenore
Una contemplazione , quella che Ignazio stava rivolgendo a Francesco, che venne interrotta dal suono del cellulare. Era Piero.
''cumpà è natu o figghiu miu''- rispose con voce squillante il marsalese
''è bellissimo Gnà. Ti sei proprio dato eh?''- chiese con tono leggero Piero
''beddu è Pierù. Beddu assai''- si lasciò sfuggire Ignazio con voce commossa intenerendo anche il collega.
''E Milena come sta??''
''Sta bene , stanca ma contenta''
''ora deve un poco riposare''- consigliò esperto Piero prima di continuare -''Gnà tu non sei coglione come me ma te lo dico comunque, non lasciarla sola. Non ora. Adesso ha bisogno di te e del tuo amore più di prima''-
Un consiglio fraterno che nasceva dall'esperienza, dagli errori fatti, dalle paure ancora vivide di Giada.
Ignazio ringraziò l'amico e staccarono con la promessa di sentirsi più tardi per parlare anche con le loro donne.
Tornato in camera, vide il figlio nel suo primo cambio pannolino e decise di assistervi.
-'il pesciolotto di papà suo sei'- si complimentò mentre osservava con attenzione ogni movimento dell'infermiera e del figlio, memorizzando tutti i passaggi per poter poi lui compiere quell'azione.
Ecco la nascita di Boschetto junior.
Grazie di tutto, sempre.
Un abbraccio.
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2.Sono qui, vivimi - (sequel di E sei Splendida)
Romance-'il corpo appartiene a chi sa farlo godere, quindi sono il vincitore assoluto '- disse con sicurezza Piero continuando a baciarle il monte di Venere .... Giada ammutolì dinnanzi a quelle parole veritiere. -'tu allora non essere ge...